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In occasione dell'evento finale del progetto FAMI F@ster, ASP assieme ai partenr di progetto ha presentato le Linee Guida Affidati, uno dei principali output di progetto. Il documento cerca di esporre, in sintesi, il lavoro svolto nel corso della durata di progetto, in termini di conoscenza e expertise, di attività realizzate, cercando di tradursi in un trapolino di lancio per un percorso da proseguire nel futuro, anche attraverso l’implementazione delle stesse Linee Guida.
E’ stato pubblicato l’avviso di asta pubblica per la locazione di n.1 unità immobiliare sita in Bologna VIA RAVENNA 1 - VIA ARNO 36-38. Il Bando è scaricabile all’interno dell'annuncio o qui sotto e avrà termine il 24/02/2022 ore 12,00. Avviso proroga scadenza termini Avviso di asta pubblica Domanda di partecipazione Modello offerta economica DGUE semplificato Verbale di Sopralluogo Relazione Illustrativa progetto Elaborato planimetrico Schema Contratto di Locazione
Con la tua donazione contribuisci a migliorare la qualità della vita dei più fragili e crei ogni giorno, nella nostra città, una comunità sempre più accogliente. Ci sono tanti modi per donare e occasioni diverse per farlo. Sostienici con una donazione libera come gesto di solidarietà. Tutte le donazioni in denaro a favore di ASP Città di Bologna effettuate con mezzi di pagamento tracciabili sono fiscalmente deducibili o detraibili ai sensi di quanto previsto dell’art. 4 punto 7 del decreto legislativo 4 maggio 2001 n. 207. Donazioni libere - DONA ORA Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36 = 'sostienici' + '@'; addy4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36 = addy4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36 + 'aspbologna' + '.' + 'it'; var addy_text4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36 = 'sostienici' + '@' + 'aspbologna' + '.' + 'it';document.getElementById('cloak4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36').innerHTML += ''+addy_text4ccd91f85ede0881bf80a95621362b36+'';
E' stato pubblicato l'avviso di asta pubblica per la locazione di unità immobiliari site in Bologna e Provincia. Si tratta di n. 14 unità abitative. Il Bando è scaricabile qui sotto, e avrà termine il 08/07/2021 ore 15,00. Per informazioni e maggiori dettagli si può telefonare dalle ore 11,00 alle ore 13,00 dal lunedì al venerdì al n. 051.62.01.675 o 051.62.01.674 Per visionare gli appartamenti, verificare le date e gli orari pubblicati su: Affitti e vendite e Nuovo sito ASP
sportello di mediazione in carcere Nonostante la complicata situazione di emergenza da Covid-19, lo Sportello informativo e di mediazione in carcere, gestito dall'ASP di Bologna, presso la Casa Circondariale “Rocco D’Amato”, ha saputo reagire nel migliore dei modi in questi giorni. Viste le norme attuate dal governo, si è deciso infatti di attuare una procedura di funzionamento in smart work per facilitare il lavoro degli addetti in questo periodo delicato. La proposta, che decorre da mercoledì 25 Marzo 2020 fino al 30 Aprile 2020, mira a ripristinare gradualmente i servizi dello Sportello in modalità di smart work, con risposta telefonica mediante l’applicazione Google Duo. La proposta in questione è stata concordata con il Consorzio Arcolaio, Società Dolce soc.coop. Ecco in cosa consiste nel concreto questa proposta. Destinatari ed azioni efficaci Le azioni messe in campo sono riferite ai cosiddetti “nuovi giunti”, persone per le quali ci si occupa delle seguenti situazioni: Della richiesta da parte del detenuto di avvisare la famiglia dello stato di restrizione Di supporto per le pratiche di attivazione delle chiamate con i famigliari Di procedure per attivazione contatti skype Della produzione nelle diverse lingue di una informativa scritta che riepiloghi le principali informazioni relative al funzionamento della Casa Circondariale Delle richieste da parte del detenuto di mettersi in contatto con i legali rappresentanti. Inoltre, le attività a favore delle persone “in attesa di giudizio” riguardano il raccordo con famigliari per i seguenti ambiti: Pratiche attivazioni chiamate Procedure per attivazione contatti skype Richieste da parte del detenuto di mettersi in contatto con i legali rappresentanti (avvocati - altro diritto ecc.) Infine, lo Sportello opera per fornire supporto al Corpo di Polizia Penitenziaria mediante la traduzione di avvisi per la popolazione detenuta, forniti dalla Direzione della Casa Circondariale. Sono, inoltre, possibili colloqui telefonici in supporto del personale di Polizia Penitenziaria al verificarsi di situazioni critiche, mediante l’attivazione del supporto da remoto di uno dei mediatori in servizio. La proposta in questione ha carattere sperimentale per la durata dell’emergenza Covid-19 come stabilito a livello nazionale. Ma non è escluso che ci sia la possibilità di proseguire anche in futuro alcune delle attività con la stessa modalità, qualora si verificasse un andamento positivo in queste settimane. Procedure operative Dopo aver esaminato quali sono i destinatari e le azioni efficaci, passiamo ad analizzare le procedure operative, che verranno attuate. In sintesi, nella prima settimana di funzionamento si procede mediante condivisione delle procedure operative al Corpo di Polizia Penitenziario / Area Sanitaria / Area Pedagogica. Il tutto attraverso un documento condiviso con la Casa Circondariale di Bologna che sintetizzi contatti, orari, lingue e azioni svolte dallo Sportello. Si definiscono, poi, le modalità del funzionamento dello Sportello. Soprattutto con un riferimento alla gestione delle segnalazioni in entrata, al coinvolgimento dei diversi attori interni e al raccordo necessario con ciascuno di essi. A questo riguardo, si prevede che sia utilizzata lamodalità verbale per esprimere il bisogno di contatto, dal detenuto all’agente di Polizia Penitenziaria e che quest’ultimo attivi la chiamata allo Sportello. È importante, inoltre, che venga definito il flusso di documenti relativo alla gestione delle richieste provenienti dalla popolazione detenuta anche in rapporto ai contatti con i familiari. Le risposte che lo Sportello invia al detenuto avvengono mediante e-mail, ad una casella di posta elettronica indicata dalla Casa Circondariale. Il raccordo con i funzionari giuridico-pedagogici sarà mantenuto dallo Sportello principalmente proprio mediante e-mail. Infine, lo Sportello produce nei primi giorni di funzionamento un’apposita informativa scritta per i nuovi giunti che, dopo il vaglio della Direzione della Casa Circondariale, sarà tradotta nelle principali lingue veicolari e condivisa con il personale in servizio. Nelle prime giornate di riapertura lo Sportello ha provveduto ad effettuare la traduzione di comunicati della Direzione della Casa Circondariale in quattro lingue (inglese, francese, arabo, albanese). Questi comunicati sono rivolti alla popolazione detenuta, e sono relativi alle previsioni del cosiddetto decreto Cura Italia e alla gestione delle somme da parte dei detenuti. Dal 30/03 lo Sportello ha assunto la strutturazione di seguito riportata. 20 h mediazione lingua araba (4 h/g dal lunedì al venerdì) 12 h mediazione lingua rumeno/inglese/francese/russo/moldavo (3 giorni a settimana 4h/g) 8 h mediazione lingua albanese (2 giorni a settimana 4h/g) Ci teniamo a dimostrare che, anche in un momento così delicato, lo Sportello informativo e di mediazione in carcere sarà sempre a disposizione per garantire i propri servizi nella maniera più positiva possibile.
L’accompagnamento educativo offre un supporto alle famiglie che si apprestano ad affrontare un percorso teso all’autonomia abitativa e di vita. La progettualità che si mette in campo è una co-progettazione concertata con il Servizio Sociale Territoriale e la famiglia stessa, che impegna ciascun attore, ognuno per il proprio ruolo e competenza, in compiti specifici definiti nel Patto di adesione personalizzato. Gli aspetti principali sui quali lavoriamo insieme alla famiglia riguardano anzitutto la sfera economico-lavorativa, come l’incremento del reddito o una gestione del denaro maggiormente consapevole, mediante l’attività di money-tutoring. Ci concentriamo inoltre sulla promozione di un inserimento attivo della famiglia nel tessuto sociale, così che possa intessere relazioni significative e uscire dall’isolamento in cui spesso si trova. Vi è poi la condivisione delle buone norme di gestione della casa, quali l’auto-lettura delle utenze e la cura dell’ambiente in cui si vive, in termini di decoro e di ordinaria manutenzione. La maggior parte delle volte, il lavoro degli educatori inizia tentando di rispondere a una domanda: “Tu cosa credi di insegnarmi?” Questo perché, dopo un primo periodo di affiancamento, si avvia un confronto con le famiglie parlando, oltre che delle loro potenzialità e risorse, anche delle loro fragilità. È comprensibile che non sia sempre facile e immediato accettare i propri punti deboli, soprattutto quando si tratta di fattori generazionali: nel momento in cui questi limiti vengono affrontati, però, sentiamo che il lavoro è già a buon punto, perché il primo passo è stato fatto. È facile comprendere come, a volte, agli educatori accada di affrontare aspetti anche molto intimi della persona, quali le paure e le incertezze legate alla genitorialità. I figli rappresentano infatti un aspetto centrale ma anche delicato del lavoro educativo, per due principali ragioni. In primo luogo, perché la letteratura e le normative vigenti ci informano di come i Bisogni Educativi Speciali (BES) possano comprendere anche difficoltà derivanti da uno svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, e per questo è fondamentale lavorare sulle fragilità dei genitori e sostenerli nel recupero dell’autonomia. In secondo luogo, perché ogni adulto deve avere sempre cura dei bambini con cui entra in contatto: ciò comporta preoccuparsi e prestare attenzione nel rendere piacevoli anche i momenti di incontro con gli operatori. Questa attenzione passa poi attraverso la promozione di un inserimento attivo dei minori nel tessuto sociale, al fine di garantire loro occasioni di socializzazione piacevoli, stimolanti e arricchenti. Pare quindi importante, in particolare rispetto ai bambini e in un’ottica di prevenzione, tendere al più importante dovere pedagogico: aprire orizzonti di possibilità per tutti, non uno di meno. Pubblicato il 30 giugno 2019 Tratto da ASP NEWS 2_2019
Si comunica a tutti gli operatori economici interessati, che ASP Città di Bologna intende procedere all’affidamento in concessione del servizio di gestione del bar presso il Centro Servizi Giovanni XXIII di ASP Città di Bologna. CIG: 7967946D09. Il presente avviso, in atti al PG. 13516 del 05/07/2019, è pubblicato nella sezione dedicata Bandi di gara.
E’ stato pubblicato l’avviso di asta pubblica per la locazione di unità immobiliari site in Bologna e Provincia. Si tratta di n. 26 unità di cui n. 16 abitative, n. 4 uffici, n.1 negozio, n. 5 posti auto. Il Bando è scaricabile all’interno di ogni annuncio o qui sotto , e avrà termine il 30/07/2019 ore 12,00. Per informazioni e maggiori dettagli si può telefonare dalle ore 11,00 alle ore 13,00 dal lunedì al venerdì al Geom. Riccardo Casagrande al n. 051.62.01.675/674. Per visionare gli appartamenti, verificare le date e gli orari pubblicati su: Affitti e vendite e Nuovo sito ASP
Il problema che questo progetto vuole frenare è l’emarginazione dei MSNA in Italia. Il 95% dei ragazzi accolti in strutture è di sesso maschile ed ha un’età compresa tra i 13 e 17 anni. Si tratta quasi sempre di adolescenti in fuga da contesti di violenza e povertà estrema che giungono sulle coste italiane da soli. Per tutti coloro a cui non è riconosciuta la protezione internazionale, il 18° anno corrisponde alla scadenza del permesso di soggiorno per minore età e quindi alla perdita di molti dei diritti acquisiti. Senza una prospettiva stabile, improvvisamente questi ragazzi tornano ad essere in una condizione di estrema precarietà e vulnerabilità che, se non accompagnata, rischia di esporli a pratiche di illegalità e sfruttamento. Il progetto prevede due aree di intervento: -Supporto all’autonomia socio-economica di MSNA alla soglia dei 18 anni e neomaggiorenni nei territori di Siracusa, Bologna, Livorno e Bergamo (gestione del denaro, educazione sessuale, rafforzamento delle competenze linguistiche, superamento dell’esame della patente, ricerca attiva di lavoro, sostegno alloggiativo integrato, sostegno psicologico specialistico); -Rafforzamento, scambio di buone pratiche e competenze, e messa in rete di figure e servizi territoriali di riferimento; Formazione di tutori sociali per accogliere al meglio i giovani; Creazione di una piattaforma virtuale in cui i tutori e aspiranti tutori possono scambiarsi moduli formativi ed informazioni sulle tematiche. Programma: Never Alone Obiettivo: contribuire ad una gestione efficiente, efficace e sostenibile del percorso migratorio di MSNA alla soglia dei 18 anni e migranti neomaggiorenni presenti in Italia. Temi: Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), inclusione sociale, tirocini, formazione, passaggio all’età adulta. Finanziamento: € 560.000 Donatore: Leading Foundation Fondazione Cariplo; altre Fondazioni contributrici: Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione Monte dei Paschi di Siena; Durata progetto: 3 anni (dal 01/04/2017 al 31/03/2020) Capofila: CESVI Fondazione onlus. Partner: ASP Città di Bologna, Cooperativa sociale Famille, Associazione della Comunità Don Lorenzo Milani Onlus, Associazione Formazione Professionale del Patronato San Vincenzo, Comune di Bergamo, Associazione Agevolando, Società cooperativa sociale Camelot coop. A.R.L, Cooperativa sociale CEIS Formazione, C.S.A.P.S.A. DUE soc. coop. Sociale, Cooperativa Sociale Società Dolce, Comune di Bologna – Area Benessere di Comunità, Oxfam Italia Intercultura soc. coop. Onlus, Soc. Coop. Sociale il S.O.L.E. Onlus, Associazione Accoglie Rete per la tutela dei minori stranieri non accompagnati Onlus, Associazione di solidarietà sociale Onlus L’Albero della Vita, Passwork impresa sociale società cooperativa Onlus. Link utili: La conferenza pubblica sui minori e tratta e il seminario di formazione Never Alone | Per un domani possibile Nuovo sito web per il programma Never Alone - per un domani possibile Strada Facendo: azioni sperimentali dedicate a giovani e minori non accompagnati
Il servizio protezioni internazionali in questi anni si è profondamente modificato sotto molteplici profili. Gli obiettivi dello SPRAR sono innanzitutto quelli di garantire non solo accoglienza e assistenza, ma anche servizi trasversali di mediazione linguistico-culturale, orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo, sociale e ai servizi del territorio, formazione e qualificazione professionale, tutela psico-socio-sanitaria e legale. La riorganizzazione del modello (avvenuta a marzo 2016) costituisce un Servizio nell’ambito di quelli alla persona, accorpando le funzioni dei minori stranieri non accompagnati (collocate nel Servizio Minori e Famiglie) a quelle degli adulti. Il Servizio si colloca accanto ai servizi sociali territoriali che effettuano la presa in carico. Con l’esperienza di allargamento dello SPRAR dal livello cittadino a metropolitano (marzo 2017), ASP sperimenta una nuova gestione del servizio metropolitano, cercando di innovare anche rispetto alla metodologia di conduzione della gara per l’individuazione di soggetti gestori. Si cerca, infatti, di coniugare i principi della co-progettazione prevista dalla Legge regionale 2/2003 con le norme del Codice dei contratti. Tutta la riorganizzazione del servizio si adopera anche per affiancare all’esperienza metropolitana dello SPRAR importanti progetti come la formazione e l’abbinamento dei tutori volontari di MSNA, in collaborazione con la Garante regionale dell’infanzia, e il volontariato per iniziative della città. Tratto da ASPNEWS 4/2018 - Scarica il pdf ASP NEWS 4 2018
I 5 anni di mandato sono stati l’occasione per delineare una nuova idea di responsabilità sociale dell’Azienda nel contesto cittadino. A partire dal bilancio, come già evidenziato, ma an che nella conduzione del patrimonio immobiliare, con equità e trasparenza nell’accesso e con una manutenzione in grado di valorizzarlo. Frutto di una storia secolare il patrimonio di ASP garantisce redditività (circa 8,8 milioni di euro) e quindi nuove risorse al sistema pubblico di servizi. Rispetto al personale si è promosso il senso di responsabilità dei dipendenti e, in particolare, delle figure apicali nei confronti di un lavoro pubblico, particolarmente rilevante se orientato all’erogazione di servizi e interventi sociali: percorso non scontato, non tanto per l’ottima preparazione dei funzionari, ma spesso per la riottosità al cambiamento, cambiamento reso invece necessario dalla ricerca di soluzioni sempre migliori sul fronte gestionale e della responsabilità verso i cittadini. Questa visione ha portato all’ampliamento e alla differenziazione dei servizi in tutti gli ambiti di intervento attribuiti ad ASP, alla ricerca di modelli che si allontanano sempre più dall’assistenzialismo, per contribuire a realizzare una società più responsabile, ma anche più accogliente, inclusiva e non stigmatizzante. È il caso questo del servizio di transizione abitativa (che ha aperto in 5 anni ben 5 strutture per rispondere ai bisogni abitativi) e dell’Agenzia per l’abitare. In questa logica del miglioramento continuo, anche come miglior utilizzo delle risorse, nel 2018 si è avviata una prima valutazione di impatto su alcuni servizi/interventi che si connotano per particolare innovazione. Un primo progetto pilota per introdurre questa metodologia con sistematicità nella gestione di ASP, le cui risultanze sono state presentate alla città a dicembre 2018. In questa logica di nuova responsabilità vanno collocate anche le iniziative di progettazione sociale avviate con altri distretti: strutture della Fondazione Carisbo di Argelato e Monte San Pietro; San Benedetto Val di Sambro (struttura di proprietà di Invimit, Società di gestione del risparmio del ministero per l’Economia e le finanze, che verrà data in gestione ad ASP non appena terminati i lavori) e struttura di Tolè Vergato (donata ad ASP con atto notarile deldicembre 2018). Si tratta di coprogettazioni nelle quali ASP ha messo a disposizione di altre realtà le proprie capacità gestionali per individuare soluzioni innovative di gestione per servizi che intendono rispondere ai bisogni socio-assistenziali peculiari dei territori. E sempre agendo responsabilità sociale ASP ha voluto occuparsi di giovani e giovanissimi. Le forme individuate sono state diverse, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con diverse università, oltre che con molteplici enti di formazione professionale: tirocini universitari curriculari e non (fisioterapia, dietistica, infermieristica), mirati allo sviluppo di competenze professionali e soft skill dei giovani e all’orientamento professionale ed esperienze di alternanza scuola-lavoro (da poco più di 200, si è passati a oltre 700 nel 2018). Per quanto riguarda i tirocini post laurea, dal 2018 viene riconosciuta una indennità mensile di 800 euro, quasi il doppio di quella minima prevista. Sempre in termini di responsabilità sociale abbiamo lavorato molto per fare del nostro patrimonio storico e artistico, che in alcuni casi vanta una storia di più di 500 anni, un’occasione culturale per la città. Abbiamo quindi valorizzato la nostra Quadreria di via Marsala, inserendola nel circuito dei Musei cittadini e promuovendo molteplici iniziative, abbiamo condiviso con la Curia di Bologna la ristrutturazione della Chiesa del Baraccano che partirà nel 2019, mentre è in fase di definizione un importante accordo con la Soprintendenza ai Beni artistici e culturali, Comune di Bologna e Quartiere Santo Stefano, per valorizzare l’importante patrimonio conservato nel complesso del Baraccano, testimonianza della storia delle ASP e dell’assistenza sociale nei secoli che ci hanno preceduto. Sempre nel 2016 si è avviata l’esperienza dell’Organismo di partecipazione e rappresentanza degli interessi degli utenti: un nuovo strumento di ascolto nell’ottica del progressivo miglioramento. A fine 2017 si è inoltre costituito il Comitato consultivo dei servizi per anziani, raccogliendo istanze di continuità di questa forma di ascolto già presente e consolidata prima della costituzione di ASP Città di Bologna. Confronto operato anche con il Comitato scientifico, costituito a giugno 2014 da esperti in ambiti di intervento di ASP o di tematiche organizzativo-gestionali, che ha portato a innovazioni riguardanti molteplici aspetti. Così come muove dalla logica dello scambio reciproco delle informazioni su temi di comune interesse il lavoro di rete fatto con le altre ASP dell’Emilia-Romagna attraverso CISPEL, iniziativa che ha generato la collaborazione su alcuni processi, come la gestione in partenariato del concorso per gli operatori socio-sanitari (146 posti di lavoro) e l’avvio di un confronto strutturato con la Giunta regionale. E in questi 5 anni più di 200 sono state le cause in sede civile, del lavoro, penale e amministrativa sostenute da ASP per affermare il valoredel diritto e della legalità. Tratto da ASPNEWS 4/2018 - Scarica il pdf ASP NEWS 4 2018
ASP ha assunto progressivamente la connotazione di Azienda multiutenza, occupandosi di molteplici servizi anche per famiglie e minori, grave emarginazione adulta, transizione abitativa, protezioni internazionali. Per l’organizzazione di questi servizi, il Comune di Bologna trasferisce ogni anno ad ASP, sulla base della spesa effettivamente sostenuta, una quota che passa da 20 milioni di euro a circa 40, nel periodo 2014-2018. All’avvio della gestione dei servizi trasferiti si è affiancato, dal 2014 in poi, un processo che ha portato l’Azienda a partecipare a bandi per progettazioni locali o finanziamenti europei, in partnership con altri soggetti, con cui si è consolidata la relazione di collaborazione nel corso del tempo. Le richieste di finanziamento sono state fatte complessivamente per una progettazione pari a 20 milioni di euro e a oggi sono stati finanziati progetti per 960.800 euro, di cui 315.700 euro per ASP. Nella collaborazione tra direzione Servizi alla persona e Settore patrimonio sono stati avviati progetti inediti per la città e rilevanti progettazioni sociali anche in immobili non di proprietà di ASP. Queste esperienze aprono importanti scenari rispetto all’intervento sociale e a una dimensione di Città Metropolitana che apre i confini del proprio agire in una trasversalità importante di relazioni, con indubbi benefici volti alla riduzione della spesa sociale pubblica, riportando molti interventi, soprattutto quelli rivolti a minori e a nuclei famigliari con minori nei nostri territori. Tratto da ASPNEWS 4_2018 Scarica ASPNEWS 4_2018