Nonostante la complicata situazione di emergenza da Covid-19, lo Sportello informativo e di mediazione in carcere, gestito dall'ASP di Bologna, presso la Casa Circondariale “Rocco D’Amato”, ha saputo reagire nel migliore dei modi in questi giorni.
Viste le norme attuate dal governo, si è deciso infatti di attuare una procedura di funzionamento in smart work per facilitare il lavoro degli addetti in questo periodo delicato.
La proposta, che decorre da mercoledì 25 Marzo 2020 fino al 30 Aprile 2020, mira a ripristinare gradualmente i servizi dello Sportello in modalità di smart work, con risposta telefonica mediante l’applicazione Google Duo. La proposta in questione è stata concordata con il Consorzio Arcolaio, Società Dolce soc.coop.
Ecco in cosa consiste nel concreto questa proposta.
Destinatari ed azioni efficaci
Le azioni messe in campo sono riferite ai cosiddetti “nuovi giunti”, persone per le quali ci si occupa delle seguenti situazioni:
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Della richiesta da parte del detenuto di avvisare la famiglia dello stato di restrizione
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Di supporto per le pratiche di attivazione delle chiamate con i famigliari
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Di procedure per attivazione contatti skype
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Della produzione nelle diverse lingue di una informativa scritta che riepiloghi le principali informazioni relative al funzionamento della Casa Circondariale
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Delle richieste da parte del detenuto di mettersi in contatto con i legali rappresentanti.
Inoltre, le attività a favore delle persone “in attesa di giudizio” riguardano il raccordo con famigliari per i seguenti ambiti:
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Pratiche attivazioni chiamate
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Procedure per attivazione contatti skype
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Richieste da parte del detenuto di mettersi in contatto con i legali rappresentanti (avvocati - altro diritto ecc.)
Infine, lo Sportello opera per fornire supporto al Corpo di Polizia Penitenziaria mediante la traduzione di avvisi per la popolazione detenuta, forniti dalla Direzione della Casa Circondariale.
Sono, inoltre, possibili colloqui telefonici in supporto del personale di Polizia Penitenziaria al verificarsi di situazioni critiche, mediante l’attivazione del supporto da remoto di uno dei mediatori in servizio.
La proposta in questione ha carattere sperimentale per la durata dell’emergenza Covid-19 come stabilito a livello nazionale.
Ma non è escluso che ci sia la possibilità di proseguire anche in futuro alcune delle attività con la stessa modalità, qualora si verificasse un andamento positivo in queste settimane.
Procedure operative
Dopo aver esaminato quali sono i destinatari e le azioni efficaci, passiamo ad analizzare le procedure operative, che verranno attuate.
In sintesi, nella prima settimana di funzionamento si procede mediante condivisione delle procedure operative al Corpo di Polizia Penitenziario / Area Sanitaria / Area Pedagogica. Il tutto attraverso un documento condiviso con la Casa Circondariale di Bologna che sintetizzi contatti, orari, lingue e azioni svolte dallo Sportello.
Si definiscono, poi, le modalità del funzionamento dello Sportello. Soprattutto con un riferimento alla gestione delle segnalazioni in entrata, al coinvolgimento dei diversi attori interni e al raccordo necessario con ciascuno di essi.
A questo riguardo, si prevede che sia utilizzata lamodalità verbale per esprimere il bisogno di contatto, dal detenuto all’agente di Polizia Penitenziaria e che quest’ultimo attivi la chiamata allo Sportello.
È importante, inoltre, che venga definito il flusso di documenti relativo alla gestione delle richieste provenienti dalla popolazione detenuta anche in rapporto ai contatti con i familiari.
Le risposte che lo Sportello invia al detenuto avvengono mediante e-mail, ad una casella di posta elettronica indicata dalla Casa Circondariale.
Il raccordo con i funzionari giuridico-pedagogici sarà mantenuto dallo Sportello principalmente proprio mediante e-mail.
Infine, lo Sportello produce nei primi giorni di funzionamento un’apposita informativa scritta per i nuovi giunti che, dopo il vaglio della Direzione della Casa Circondariale, sarà tradotta nelle principali lingue veicolari e condivisa con il personale in servizio.
Nelle prime giornate di riapertura lo Sportello ha provveduto ad effettuare la traduzione di comunicati della Direzione della Casa Circondariale in quattro lingue (inglese, francese, arabo, albanese).
Questi comunicati sono rivolti alla popolazione detenuta, e sono relativi alle previsioni del cosiddetto decreto Cura Italia e alla gestione delle somme da parte dei detenuti.
Dal 30/03 lo Sportello ha assunto la strutturazione di seguito riportata.
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20 h mediazione lingua araba (4 h/g dal lunedì al venerdì)
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12 h mediazione lingua rumeno/inglese/francese/russo/moldavo (3 giorni a settimana 4h/g)
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8 h mediazione lingua albanese (2 giorni a settimana 4h/g)
Ci teniamo a dimostrare che, anche in un momento così delicato, lo Sportello informativo e di mediazione in carcere sarà sempre a disposizione per garantire i propri servizi nella maniera più positiva possibile.