I 5 anni di mandato sono stati l’occasione per delineare una nuova idea di responsabilità sociale dell’Azienda nel contesto cittadino. A partire dal bilancio, come già evidenziato, ma an che nella conduzione del patrimonio immobiliare, con equità e trasparenza nell’accesso e con una manutenzione in grado di valorizzarlo. Frutto di una storia secolare il patrimonio di ASP garantisce redditività (circa 8,8 milioni di euro) e quindi nuove risorse al sistema pubblico di servizi.
Rispetto al personale si è promosso il senso di responsabilità dei dipendenti e, in particolare, delle figure apicali nei confronti di un lavoro pubblico, particolarmente rilevante se orientato all’erogazione di servizi e interventi sociali: percorso non scontato, non tanto per l’ottima preparazione dei funzionari, ma spesso per la riottosità al cambiamento, cambiamento reso invece necessario dalla ricerca di soluzioni sempre migliori sul fronte gestionale e della responsabilità verso i cittadini. Questa visione ha portato all’ampliamento e alla differenziazione dei servizi in tutti gli ambiti di intervento attribuiti ad ASP, alla ricerca di modelli che si allontanano sempre più dall’assistenzialismo, per contribuire a realizzare una società più responsabile, ma anche più accogliente, inclusiva e non stigmatizzante. È il caso questo del servizio di transizione abitativa (che ha aperto in 5 anni ben 5 strutture per rispondere ai bisogni abitativi) e dell’Agenzia per l’abitare.
In questa logica del miglioramento continuo, anche come miglior utilizzo delle risorse, nel 2018 si è avviata una prima valutazione di impatto su alcuni servizi/interventi che si connotano per particolare innovazione. Un primo progetto pilota per introdurre questa metodologia con sistematicità nella gestione di ASP, le cui risultanze sono state presentate alla città a dicembre 2018.
In questa logica di nuova responsabilità vanno collocate anche le iniziative di progettazione sociale avviate con altri distretti: strutture della Fondazione Carisbo di Argelato e Monte San Pietro; San Benedetto Val di Sambro (struttura di proprietà di Invimit, Società di gestione del risparmio del ministero per l’Economia e le finanze, che verrà data in gestione ad ASP non appena terminati i lavori) e struttura di Tolè Vergato (donata ad ASP con atto notarile deldicembre 2018). Si tratta di coprogettazioni nelle quali ASP ha messo a disposizione di altre realtà le proprie capacità gestionali per individuare soluzioni innovative di gestione per servizi che intendono rispondere ai bisogni socio-assistenziali peculiari dei territori.
E sempre agendo responsabilità sociale ASP ha voluto occuparsi di giovani e giovanissimi. Le forme individuate sono state diverse, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con diverse università, oltre che con molteplici enti di formazione professionale: tirocini universitari curriculari e non (fisioterapia, dietistica, infermieristica), mirati allo sviluppo di competenze professionali e soft skill dei giovani e all’orientamento professionale ed esperienze di alternanza scuola-lavoro (da poco più di 200, si è passati a oltre 700 nel 2018).
Per quanto riguarda i tirocini post laurea, dal 2018 viene riconosciuta una indennità mensile di 800 euro, quasi il doppio di quella minima prevista. Sempre in termini di responsabilità sociale abbiamo lavorato molto per fare del nostro patrimonio storico e artistico, che in alcuni casi vanta una storia di più di 500 anni, un’occasione culturale per la città. Abbiamo quindi valorizzato la nostra Quadreria di via Marsala, inserendola nel circuito dei Musei cittadini e promuovendo molteplici iniziative, abbiamo condiviso con la Curia di Bologna la ristrutturazione della Chiesa del Baraccano che partirà nel 2019, mentre è in fase di definizione un importante accordo con la Soprintendenza ai Beni artistici e culturali, Comune di Bologna e Quartiere Santo Stefano, per valorizzare l’importante patrimonio conservato nel complesso del Baraccano, testimonianza della storia delle ASP e dell’assistenza sociale nei secoli che ci hanno preceduto.
Sempre nel 2016 si è avviata l’esperienza dell’Organismo di partecipazione e rappresentanza degli interessi degli utenti: un nuovo strumento di ascolto nell’ottica del progressivo miglioramento. A fine 2017 si è inoltre costituito il Comitato consultivo dei servizi per anziani, raccogliendo istanze di continuità di questa forma di ascolto già presente e consolidata prima della costituzione di ASP Città di Bologna. Confronto operato anche con il Comitato scientifico, costituito a giugno 2014 da esperti in ambiti di intervento di ASP o di tematiche organizzativo-gestionali, che ha portato a innovazioni riguardanti molteplici aspetti.
Così come muove dalla logica dello scambio reciproco delle informazioni su temi di comune interesse il lavoro di rete fatto con le altre ASP dell’Emilia-Romagna attraverso CISPEL, iniziativa che ha generato la collaborazione su alcuni processi, come la gestione in partenariato del concorso per gli operatori socio-sanitari (146 posti di lavoro) e l’avvio di un confronto strutturato con la Giunta regionale. E in questi 5 anni più di 200 sono state le cause in sede civile, del lavoro, penale e amministrativa sostenute da ASP per affermare il valoredel diritto e della legalità.
Tratto da ASPNEWS 4/2018 - Scarica il pdf ASP NEWS 4 2018