Il più delle volte la donna ha come punto di riferimento il partner il quale ha interesse ad isolarla da realtà esterne, quali famiglia, amici/amiche, lavoro così da renderla dipendente da lui.
Contribuiscono all'isolamento della donna che ha subito violenza anche gli stereotipi sbagliati, che portano a svalutare la grande portata di questo fenomeno.
Infatti, si pensa comunemente che:
• Sia un fenomeno numericamente limitato.
• Riguardi solo alcune fasce sociali svantaggiate, emarginate, deprivate.
• Non coinvolga donne anziane.
• Sia una questione culturale e in particolare propria delle comunità straniere.
• Sia un problema degli uomini che nella loro storia familiare sono stati vittime e/o testimoni di violenza.
• Colpisca donne fragili, vittime passive, cresciute in un clima familiare violento.
• Sia provocata dalle donne.
• Debba trovare soluzione tra le pareti domestiche, perché è importante che la famiglia resti unita per evitare che i figli soffrano l’assenza di un genitore.
In particolare, per quanto riguarda la violenza sessuale comunemente si crede che:
•Sia nella maggioranza dei casi compiuta da estranei.
•Trovi spiegazione in atteggiamenti delle donne provocanti o in comportamenti poco prudenti.
In molti casi di violenza domestica, la situazione di dipendenza affettiva e/o le "pressioni famigliari", le persone vittime tendono a perdonare il partner dell'accaduto o a negare il problema.