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Questo in relazione al fatto che la Coop.va “Lai Momo” risulta essere tra i soggetti selezionati nella procedura ad evidenza pubblica (ancora in fase di contrattualizzazione) volta alla coprogettazione SPRAR per il triennio 2017/2019 nell’Area 1 di detto bando, ovvero “Mediazione linguistico-culturale nei confronti di ordinari e vulnerabili” (CIG 7033983266) e nell’Area 2 “Mediazione linguistico-culturale nei confronti di MSNA” (CIG 7033996D1D), e considerate le peculiarità dei servizi in oggetto, le criticità e la delicatezza del rapporto operatore/utente.
Nel dettaglio ASP Città di Bologna ha richiesto alla Coop.va -entro un termine di sette giorni- di conoscere per ciascuna unità di personale impiegata nei servizi di mediazione culturale titoli di studio e qualifica contrattuale, esperienze, abilitazioni professionali e non, orario e periodo di lavoro di ciascun prestatore di lavoro impiegato, rapporto contrattuale con il soggetto che partecipa alla procedura in oggetto (contratto a tempo determinato con indicazione della scadenza, ovvero a tempo indeterminato).
ASP ha altresì richiesto quali modalità adotti la Coop.va a garanzia della continuità e del mantenimento dei requisiti professionali e/o di competenza delle risorse umane impiegate: progetti di formazione e aggiornamento professionale realizzati negli ultimi tre anni; piano formativo dell’anno 2017 e previsione formativa anno 2018.
Da ultimo sempre a tutela di fondamentali principi di garanzia offerti dai Servizi sociali è stato richiesto quali provvedimenti siano stati assunti nei confronti del lavoratore/prestatore d’opera autore delle gravissime dichiarazioni riportate dagli organi di stampa.
Bologna, 29 Agosto 2017
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