Comunicati stampa

Al termine della procedura di selezione pubblica attivata lo scorso 31 maggio 2019, con atto dell’Amministratrice unica Dott.ssa Rosanna Favato n. 22 del 31 luglio 2019, è stato conferito al Dott. Angelo Stanghellini l’incarico di Direttore Generale di ASP Città di Bologna. Il Dott. Stanghellini vanta una esperienza pluriennale di direzione gestionale, tecnica e amministrativa sia in Ente Locale, sia in Azienda consortile sociale, di programmazione e gestione nell’area dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, accompagnata da un percorso formativo manageriale di rilievo. Si insedierà a decorrere dal prossimo 16 settembre. L’Amministratrice desidera manifestare un sentito ringraziamento alla Dott.ssa Irene Bruno, attualmente Direttrice Generale ad interim, per l'impegno profuso e la professionalità dimostrata. Curriculum Vitae Pubblicato il 3 agosto 2019 Foto di Cremaonline Srls
Il 2018 è stato per ASP un anno di stabilizzazione delle attività volte a rispondere alle esigenze di servizi alla persona, per consentire una corretta redditività dell’Azienda a beneficio del sistema di welfare cittadino e per esperire la nostra responsabilità sociale nel contesto territoriale in cui operiamo. Nell’area dei servizi alla persona le azioni più rilevanti sono state l’avvio della Comunità Alloggio Marri, del Gruppo Appartamento, la procedura per la gara di assegnazione del co-housing Santa Marta, il consolidamento del progetto metropolitano delle Protezioni internazionali e il progetto Teniamoci per Mano con i Café Alzheimer e il Meeting Center. Quest’ultimo vedrà il raddoppio nel corso dell’anno 2019. Nel mese di dicembre ASP ha ricevuto in donazione una importante proprietà sita nella zona collinare di Vergato-Tolè, recante il legato di destinazione a scopi sociali. Nel corso del 2019 sarà oggetto di progettazione innovativa, con il coinvolgimento degli Enti Locali del territorio al fine di individuare formule che rispondano ai bisogni esistenti ed emergenti. ASP ha aderito al Progetto regionale “Dopodinoi” con la messa a disposizione di un appartamento di proprietà sito in Via San Donato, per un percorso di autonomia in collaborazione con la Fondazione Dopo di noi. Il finanziamento regionale è stato assegnato e i lavori di ristrutturazione saranno avviati nei primi mesi del 2019. E’ stato inoltre definito l’accordo con la Curia di Bologna per la rinascita del complesso del Baraccano e la sua riapertura alla cittadinanza. Nell’ambito della gestione delle risorse umane, oltre al concorso per operatori socio-sanitari per 146 posti a tempo indeterminato in rete con le ASP del territorio, si è realizzato il percorso sulle progressioni orizzontali del personale con specifica formazione e il progetto di smart working per gli operatori dei nuclei per la domiciliarità. Azioni forti di innovazione sociale sono realizzate da ASP in molteplici ambiti, ad esempio i progetti europei e nazionali (38 progetti attivi nel 2018), l’accoglienza di delegazioni straniere (libanesi, polacche, giapponesi, ecc.) e il progetto “Innovazione sociale per ASP Città di Bologna: dallo studio dell’innovazione alla sua valutazione” che ha coinvolto i cittadini, le famiglie e le istituzioni (in particolare la ricerca ha coinvolto i destinatari dei servizi: co-housing Porto 15, centro d'incontro Margherita e progetto Teniamoci per mano, alternanza scuola-lavoro, transizione abitativa e patrimonio disponibile per fini sociali). “Con più di 75 milioni di euro di budget e un avanzo di 159 mila euro - dichiara Rosanna Favato, Amministratrice unica di ASP - si presenta un bilancio che segue l’evoluzione dell’Azienda e che conferma il consolidamento della situazione economica e patrimoniale, in linea con i bilanci degli ultimi anni. ASP Città di Bologna conferma anche per l’anno 2018 la sua vocazione ad una attività dinamica e orientata all’innovazione, al cambiamento e alle nuove sperimentazioni. Per questo motivo è in atto un forte sviluppo della struttura organizzativa, con il reclutamento, entro settembre, del Dirigente Amministrativo, Dirigente Servizi alla persona, Dirigente Patrimonio.” “ASP dimostra, con questo Bilancio Consuntivo, la sua vocazione orientata allo svolgimento di servizi, anche innovativi, in una forte interrelazione con diverse realtà cittadine – aggiunge l’Assessore al Welfare e Sanità del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi -, alla ricerca continua di ambiti di lavoro comuni e di sinergie, aprendosi alle varie occasioni di progetti e processi di crescita, contribuendo fortemente alla costruzione di quel welfare di comunità che è uno dei principali obiettivi dell’Amministrazione Comunale.” Il bilancio consuntivo 2018 è stato approvato dall'Assemblea dei Soci, presieduta dall'Assessore al Welfare del Comune di Bologna Giuliano Barigazzi, nella seduta del 27/06/2019. Pubblicato il 1 luglio 2019
Venerdi 14 Dicembre ASP Città di Bologna ha presentato al pubblico la nuova opera d’arte che verrà esposta nelle sale della Quadreria, a completare la variegata collezione del museo. Si tratta di una scultura lignea rappresentante San Sebastiano, datata 1498 e realizzata da Baccio da Montelupo. La statua proviene dalla Chiesa di Santa Maria del Baraccano e dopo essere stata conservata per moltissimi anni nei depositi dell'ASP, oggi torna ad essere fruibile per i visitatori, in quanto profondamente legata alla storia artistica della città. L’evento si è svolto nella Sala delle Mappe, con un’introduzione da parte dell’Assessore del Comune di Bologna Virginia Gieri, dell’Amministratore unico di ASP Città di Bologna Gianluca Borghi, e una conferenza tematica a cura del conservatore del Museo Davia Bargellini, Mark Gregory D’Apuzzo. Proseguiamo nella valorizzazione di un patrimonio artistico che non dobbiamo solo custodire ma anche restituire alla città - ha commentato Gianluca Borghi. In seguito è seguita una performance teatrale a cura di Arianna Piazzi, operatrice culturale all’interno della Quadreria. Leggi qui l'articolo sul sito de La Quadreria Scarica qui la locandina dell'evento Pubblicato il 27 novembre 2018
L’ASP Città di Bologna, Azienda Pubblica di Servizi alla persona della città di Bologna, ha approvato il “regolamento per l’alienazione e per la definizione di altre modalità di utilizzo da parte di soggetti privati e pubblici dei beni immobili”. È la prima volta che viene varato un regolamento di questa tipologia. Il regolamento pone una cura speciale nel controllo dei requisiti di accesso per la locazione, al fine di evitare situazioni di morosità, basandosi sul reddito imponibile annuo almeno pari a due volte e mezzo il canone annuo dell’alloggio aggiudicato attraverso asta pubblica. Inoltre porta all' Attuazione dell' art. 1471 del codice civile ove è fatto divieto di acquisire in proprietà, concessione, locazione o comodato mediante le procedure disciplinate dal regolamento appena approvato, amministratori dell’ASP Città di Bologna e degli organismi partecipati dallo stesso, i dirigenti, i funzionari e i dipendenti dell’ASP e degli organismi partecipati e coloro che per legge o per atto della pubblica autorità amministrano beni dell’ASP, parenti, affini entro il secondo grado, nonché loro coniugi o conviventi. “Abbiamo approvato – afferma l’Amministratore Unico di ASP Città di Bologna Gianluca Borghi – un regolamento indispensabile per tutelare il nostro patrimonio pubblico rilanciandolo, e ponendo massima attenzione alla trasparenza ed a eventuali conflitti di interesse. Il nostro patrimonio immobiliare, artistico ed agrario, è espressione di centinaia di anni di storia della nostra città. L’ottica con la quale lo gestiamo è quella della efficienza economica, mediante la collocazione sul mercato dei nostri beni ricercando la maggiore redditività possibile; il fine ultimo è quello di sostenere, attraverso la redditività del patrimonio, i costi del sistema di welfare cittadino”. Al seguente link è possibile trovare il testo del regolamento: http://www.aspbologna.it/files/All_RegolamentoDel_AU_22_08_08_2018.pdf
Donazione ad ASP Città di Bologna di un nuovo immobile e terreni con vincolo di destinazione socio-assistenziale. La Famiglia Veronesi di Mirandola (Modena) ha donato ad ASP Città di Bologna una rilevante proprietà a Tolé, nel Comune di Vergato, composta da terreni, boschi, struttura ricettiva e alloggi, per un valore stimato di circa 2.5milioni di euro. ASP si impegna ora a rendere l’intera proprietà al servizio dell’accoglienza socio-assistenziale e a fini sociali, oltre che a garantirne la tutela patrimoniale. Per la migliore definizione dei servizi è stata già coinvolta nella progettazione l’Amministrazione comunale di Vergato. Fin dalle sue origini, ASP è stata sostenuta dalle donazioni di benefattori che hanno contribuito a perseguire le finalità di assistenza a favore dei più bisognosi. Le gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di ASP è accomunata da un unico filo conduttore: restituire alla Città, alla comunità e alle persone quanto più valore possibile per generare un sistema di welfare migliore e inclusivo. ASP Città di Bologna ringrazia sentitamente la famiglia Veronesi per l’atto di generosità e per la fiducia accordata, con l’impegno di valorizzare al meglio le strutture per finalità sociali e assistenziali, volte ad un miglioramento prezioso della qualità ed efficienza dei servizi offerti. Pubblicato l'11 dicembre 2018
A poco più di tre anni dall’adozione della procedura relativa agli affitti dei fondi rustici di proprietà, ASP ha proposto e condiviso con le sigle sindacali agricole alcune modifiche e aggiornamenti della procedura, per contestualizzarla alle nuove esigenze e sfide che le realtà agricole locali stanno affrontando, sempre con l’intento di incentivare le produzioni agricole biologiche, favorire la nascita di nuovi progetti sociali agricoli e di giovani realtà agricole. La firma del nuovo accordo con le Associazioni agrarie della provincia di Bologna è avvenuta venerdì 7 dicembre 2018 alle ore 15.00 presso La Quadreria di ASP Città di Bologna, in Via Marsala 7, alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli. Il percorso di adozione della procedura, condiviso con i comuni del territorio bolognese, con tutte le organizzazioni professionali agricole e con il contributo del Dipartimento di Scienze Agrarie dell'Università di Bologna, aveva portato alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa sottoscritto il 15 dicembre 2014 e all’elaborazione della procedura per l'assegnazione in affitto di fondi rustici, sottoscritta il 18 marzo 2015. Tale procedura aveva portato ad una convergenza degli obiettivi dell’Ente e delle realtà imprenditoriali agricole del territorio provinciale, in grado di promuovere un’agricoltura garante della redditività, della qualità del prodotto e degli indirizzi politico-sociali dell’Amministrazione. In particolare, era stata posta attenzione al rafforzamento e al sostegno dell’insediamento di agricoltori giovani e professionalizzati, alla parità di genere, nonché alla promozione di tecniche di gestione sostenibile dei suoli e di produzioni di qualità, all’ubicazione dei terreni, la progettazione aziendale oltreché, ovviamente, all’offerta economica. Sono stati previsti inoltre vincoli agronomici a tutela del Patrimonio Fondiario, come: 1. divieto di coltivazioni di OGM; 2. divieto di coltivazioni non destinate all'alimentazione umana o animale; 3. rispetto dei principi stabiliti dal Reg. (UE) N. 1307/2013, relativamente alle pratiche di inverdimento 4. mantenimento del metodo di agricoltura biologica nel caso di affitto di terreni già convertiti o in fase di conversione ad agricoltura biologica. ASP ha aperto una nuova prospettiva, che ha portato l’intero patrimonio agrario dell’Azienda (circa 2.000 ettari) ad essere affittato con contratti quinquennali, garantendo una adeguata redditività all’Ente per il raggiungimento dei propri fini istituzionali. Le modifiche più rilevanti che saranno introdotte nel nuovo accordo sono le seguenti:  Fondi per finalità sociali Accogliere richieste di affitto a favore di soggetti che svolgono attività sociali/assistenziali “ASP si riserva di valutare e accogliere richieste di affitto a favore di soggetti senza scopo di lucro che svolgano finalità di recupero sociale ed assistenza di soggetti deboli, in base a quanto disposto dalla L.R. 26 luglio 2013 n. 2, che prevede, all’art. 26, di seguito indicato, che una parte del patrimonio ASP possa essere destinato a fini sociali  Diminuzione degli ettari assegnati per azienda da 120 a 50. In ogni caso, a ciascun partecipante, ancorché in possesso del punteggio più alto, potrà essere assegnato una superficie massima di 50 ettari, salvo unità poderali di dimensione superiore, comprensivi di tutti i contratti già in essere con ASP; in caso di superamento di detto limite, il concorrente potrà scegliere a discrezione i fondi oggetto di nuova assegnazione nei limiti di cui sopra.  Aumento della durata contrattuale in casi particolari ASP si impegna a valutare, in presenza di affittuari di età inferiore ai 40 anni, durate contrattuali superiori ai 5 anni, in particolare in presenza di adesione da parte dell’affittuario ad impegni comunitari che richiedono durata superiori ai 5 anni; la predetta durata potrà essere da anni 6 a anni 10; piani di ristrutturazione e riqualificazione degli immobili insistenti nel fondo e/o realizzazione di fattorie didattiche/agriturismi ecc.  Possibilità di ridurre la fideiussione del 50 % in casi particolari Obbligo di garanzia fideiussoria bancaria o deposito cauzionale infruttifero, pari ad una annata agraria e spese di registrazione del contratto al 50% tra le parti. La fideiussione bancaria o il deposito cauzionale, potrà essere pari al 50% del canone annuo solo in caso di terreni con difficoltà di locazione e/o ubicati in zone poco produttive che verranno individuate in fase di bando;  Esclusione dai bandi La partecipazione alla procedura e l’assegnazione del fondo sono preclusi anche nei seguenti casi: - a coloro che abbiano avuto negli ultimi 10 anni antecedenti la data di pubblicazione dei bandi, contenziosi con questa ASP relativi ad inadempimenti contrattuali in rapporti di affitto agrario; - a coloro che hanno commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione dei contratti di affitto di fondi rustici stipulati con questa ASP, o che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte di questa ASP.  È stata definita una diminuzione del canone di affitto a base d’asta. Il canone di affitto, per i terreni ubicati nelle zone di pianure, posto a base di gara, prevede la diminuzione di € 50 sulla base di partenza, in relazione alla volontà di agevolare le realtà agricole del nostro territorio.  Modifiche apportate alla griglia del bando per l’assegnazione dei punteggi per l’aggiudicazione del fondo: - È stato inserito un punteggio anche per i giovani agricoltori <40 anni di primo insediamento (secondo i principi del 1° insediamento del PSR). - È stato inserito un punteggio a chi presenta in fase di domanda alcune certificazioni riconosciute in ambito agricolo. Pubblicato il 7 dicembre 2018
L’occasione per condividere questa nostra prima esperienza di valutazione partecipata con tutti coloro che vi hanno preso parte e con i soggetti interessati ai nostri servizi e interventi. Martedì 4 dicembre 2018, dalle 15.00 alle 17.30, presso il condominio in via della Beverara n.129 in quartiere Navile, è stata presentata al pubblico la valutazione degli impatti sociali delle iniziative e dei servizi di ASP. Scarica qui il programma dell’iniziativa. Sfoglia la gallery Pubblicato il 5 Novembre 2018
Gli annunci per l'affitto di appartamenti, negozi, uffici e posti auto, di proprietà di ASP Città di Bologna, e le relative modalità di partecipazione sono pubblicati in un nuovo sito dedicato, consultabile all'indirizzo affitta.aspbologna.it. Innovativo: foto, planimetrie e prezzo richiesto di tutti gli immobili disponibili attraverso Bandi pubblici o non assegnati a fine asta. Trasparente: nel sito sono raggruppate tutte le informazioni, le condizioni, le modalita’ di partecipazione, di svolgimento dell’asta e la possibilità di scaricare ogni modulo necessario. Accessibile: tutte le domande più frequenti racchiuse in un’unica area per rispondere meglio e in tempi brevi alle esigenze degli utenti. Pubblicato il 19 novembre 2018
Il Centro di Incontro Margherita è un servizio rivolto alle persone con disturbi della memoria o affette da patologie di deterioramento cognitivo, ai loro familiari e assistenti, mirato a sostenerli e accompagnarli. Un luogo di ascolto, sostegno e accompagnamento nel percorso di evoluzione della malattia. La nuova sede è stata inaugurata lunedì 19 novembre 2018 alle ore 12.00 in Viale Roma 21, all’interno dei locali del Centro Servizi Giovanni XXIII. Erano presenti: Gianluca Borghi Amministratore unico ASP Città di Bologna Giuliano Barigazzi Assessore Sanità e Welfare Comune di Bologna Marzia Benassi Presidente Quartiere Savena Irene Bruno Dirigente Servizi Anziani ASP Città di Bologna Rabih Chattat Medico-psicologo clinico Unibo Fausto Trevisani Direttore Distretto Azienda USL Bologna Nato su iniziativa di ASP Città di Bologna e con il coordinamento scientifico e la supervisone del Prof. Chattat del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, il Centro di Incontro Margherita ha preso come modello di riferimento i “Meeting Center” che hanno origine ad Amsterdam nel 1993 ad opera di Rose Mary Droes (docente presso il Dipartimento di Psichiatria di Vrije, Università di Amsterdam). Si tratta di “una tipologia di approccio integrato volto a fornire, mediante l’attività di specifici professionisti, supporto e sostegno sia alla persona con demenza sia ai suoi familiari e accompagnatori per aiutarli a far fronte alla malattia”. L’iniziativa, si è notevolmente sviluppata non soltanto nei Paesi Bassi, ma anche in altri paesi europei. Attualmente è in corso il progetto europeo “MEETINGDEM” che vede coinvolti un consorzio di paesi fra cui Olanda, Regno Unito, Italia e Polonia per lo sviluppo e la diffusione di tale modello di sostegno e supporto. Un aspetto qualificante della progettazione del Centro di Incontro, è stato il coinvolgimento di numerosi interlocutori: Comune di Bologna, AUSL Distretto di Bologna e Dipartimento Cure primarie, Azienda Ospedaliera Centro per i Disturbi Cognitivi, Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, insieme alle Associazione A.R.A.D. e “ Non Perdiamo la Testa” , con la collaborazione di Ancescao. Il gruppo di lavoro ha condiviso l’opportunità di avviare un percorso innovativo che potesse offrire spazi di ascolto, informazione, orientamento, incontro e coinvolgimento per anziani e familiari, volto al superamento del senso di inadeguatezza e di vergogna che spesso accompagnano l’insorgere della malattia della demenza . Si opera in un’ottica preventiva , anticipando il disagio e la crisi del nucleo familiare, accompagnando un percorso di accettazione della malattia e di ri-adattamento dello stile di vita. Attraverso un’equipe di professionisti specificamente formati si fornisce supporto e sostegno per far fronte all’evoluzione della malattia nella vita di tutti i giorni, promuovendo la partecipazione attiva, la socialità e il benessere della persona con demenza e di chi se ne prende cura. Sono previsti momenti informativi/formativi, spazi di confronto e supporto psicologico attività volte a favorire la socializzazione, il movimento e il benessere psico-fisico, l’espressione artistica e delle proprie competenze e abilità pratiche, la attivazione della memoria e del vissuto di reminescenza, coinvolgendo anche il caregiver (familiare e/o assistente familiare) in attività condivise e di gruppo. Fra gli obiettivi condivisi è stata identificata anche una funzione di monitoraggio e raccordo con la rete dei servizi istituzionali, anche attraverso la collaborazione e la partecipazione delle associazioni che si occupano di queste problematiche, nell’ottica di un lavoro di rete e di comunità. Pubblicata il 19 novembre 2018
Il 6 novembre scorso si sono riuniti in aula degli studenti non comuni. Giovani apprendisti che hanno voglia di sperimentare le loro capacità d’impresa, rilevando magari in un prossimo futuro le “botteghe” di artigiani vicini alla pensione. Quattro migranti di talento, quattro artigiani senza eredi: un progetto per salvare i piccoli mestieri artigianali e creare lavoro per rifugiati dei progetti SPRAR della Città Metropolitana. Questo è il progetto PIANI (Promozione Imprenditoriale Artigiani Non Italiani), che continua le sue attività, questa volta su un piano pratico e operativo. “PIANI”, assieme a “Ri-Generazione in Bottega”, sono progetti attivi a Bologna e a Torino grazie ai finanziamenti dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese e di Banca Intesa, e vedono come capofila l’Associazione Microfinanza e Sviluppo Onlus, in collaborazione con ASP Città di Bologna, CNA, ECIPAR Bologna, Extrafondente Open Source, Fondazione Don Mario Operti, Innovaper e CNA Torino. Il corso di formazione si terrà, quindi, parallelamente a Bologna e Torino e prevede anche una giornata di scambio e formazione congiunta tra i partecipanti ai due progetti, che si terrà nel mese di dicembre nel capoluogo piemontese. Dopo diversi mesi di lavoro di affiancamento tra artigiani bolognesi e giovani rifugiati inseriti nello SPRAR, è il momento di integrare la pratica con la teoria: acquisire principi di educazione finanziaria, capire cosa sono e a cosa servono le imposte e le tasse, definire una solida strategia d’impresa e impostare un Business plan sono alcuni dei contenuti che saranno affrontati in aula. L’obiettivo è quello di salvaguardare i mestieri artigianali, che al giorno d’oggi rischiano di sparire, trovando degli eredi ad alcuni artigiani che altrimenti sarebbero costretti a “chiudere bottega” in mancanza di personale interessato a portare avanti la loro attività. Gli eredi sono stati individuati ed identificati tra migranti e richiedenti asilo dei progetti SPRAR della Città Metropolitana di Bologna, come dalle reti di accoglienza torinesi affluenti alla Fondazione Don Mario, con il fine di creare nuove opportunità e favorire l’inserimento lavorativo dei migranti presenti sul territorio e per preservare la presenza delle attività artigianali in un mercato del lavoro che sembra via via escluderle. Ma non è tutto. Il percorso formativo non si limita ad essere aperto solo ai protagonisti del progetto PIANI, ed include altri destinatari coinvolti attraverso i servizi ASP: persone che hanno avviato una piccola impresa ma che hanno problemi nella gestione finanziaria, famiglie vulnerabili interessate ad acquisire competenze in materia di finanza e gestione d’impresa, italiani e stranieri insieme. Scarica qui la locandina Formazione PIANI. Pubblicato il 5 novembre 2018
E’ stata firmata oggi dall’Arcivescovo Matteo Zuppi e dall’Amministratore unico Gianluca Borghi la convenzione tra Arcidiocesi di Bologna ed ASP Città di Bologna per l’avvio dei lavori di ristrutturazione della Chiesa del Baraccano: 2,7 milioni di euro per realizzare gli interventi di restauro sulla chiesa dichiarata monumento nazionale, di proprietà di ASP, e quelli di recupero della cinta muraria, dell’ex convento e del portico che si apre su via Santo Stefano. La convenzione dà seguito al Protocollo d’intesa finalizzato al recupero del Santuario di Santa Maria del Baraccano e alla valorizzazione del contesto in cui è inserito che è stato sottoscritto lo scorso marzo tra ASP Città di Bologna, Comune di Bologna, Arcidiocesi di Bologna, Università degli Studi di Bologna, Fondazione Carisbo e Quartiere Santo Stefano. “La chiesa del Baraccano, tra i vari beni culturali e artistici, conserva l'immagine della Madonna della Pace – precisa Monsignor Matteo Maria Zuppi– . Perantica tradizione, gli sposi andavano, e tuttora vanno, a prendere la benedizione per la pace coniugale. Tutte le domeniche mattina viene celebrata la S. Messa, il primo mercoledì di ogni mese l'Associazione Pax Christi organizza una veglia di preghiera per la pace e il rispetto dei diritti umani. Anche dopo il restauro - assicura l’Arcivescovo- questo continuerà a essere un santuario di accoglienza e di pace . “Questo atto –afferma Gianluca Borghi Amministratore unico di ASP- rafforza l’impegno di ASP Città di Bologna nella valorizzazione del proprio patrimonio storico ed artistico, impegno che grazie alla collaborazione con l’Arcidiocesi consentirà di restituire alla città uno dei luoghi di culto più amati dai bolognesi.” La stima dell’impegno economico per la totalità dell’intervento è di 2.700.000 euro. Oltre al primo stanziamento di ASP nel bilancio 2018, pari appunto a 2.000.000 euro, è previsto il contributo di oltre 300.000 euro dall’Agenzia Regionale per la Ricostruzione Sisma 2012 e 400.000 euro, con distribuzione su base biennale, dall’Arcidiocesi di Bologna. La Fondazione Carisbo ha assegnato un contributo di 100.000 euro a sostegno della ristrutturazione ed in particolare dei beni culturali ed artistici che caratterizzano il santuario stesso. Ulteriori risorse rese disponibili da altri soggetti pubblici o privati, ribassi d’asta e risosrse raccolte attraverso iniziative di fundraising, saranno impiegate dall’Arcidiocesi per ulteriori miglioramenti del progetto di restauro. Con questo atto ASP Città di Bologna, proprietaria del complesso, concede gratuitamente per 25 anni in uso e gestione la Chiesa della Madonna del Baraccano all’Arcidiocesi di Bologna, per la realizzazione degli interventi di restauro della chiesa e quelli di recupero del contesto urbano circostante, in diretto raccordo con ASP: Arcidiocesi rivestirà quindi l’innovativo ruolo di stazione appaltante per la realizzazione dei lavori, mentre il Comune assicurerà il coordinamento dei diversi assessorati coinvolti. Leggi la Rassegna stampa dedicata: Dicono di noi - le notizia pubblicate dalla stampa su ASP Iperbole - Comune di Bologna Il Resto del Carlino online Corrieredibologna online Il servizio di TRC Sassuolo2000 oline Pubblicato il 29 Ottobre 2018
Un giardino di vicinato capace di migliorare la qualità della vita dei cittadini coinvolti, catalizzatore di nuovi rapporti e di sviluppo della comunità, integrando gli standard manutentivi al fine di migliorarne la vivibilità e la fruibilità: questo è l’obiettivo del nuovo Patto di Collaborazione tra Comune di Bologna - Quartiere Santo Stefano, ASP Città di Bologna e il Comitato Torleone Insieme. Si da’ così continuità e nuovo slancio agli interventi di cura e rivitalizzazione dell'area verde dell'ex convento di Santa Marta, collocato tra Vicolo Borchetta e Via Torleone, che grazie al precedente accordo del 2016 è diventato un nuovo spazio di incontro per i cittadini. “Questa iniziativa di ASP Città di Bologna si pone nel solco delle priorità della Amministrazione Comunale, che promuove e valorizza forme di cittadinanza attiva per interventi di cura e di rigenerazione dei beni comuni urbani. ASP continua a sostenere con favore la richiesta dei cittadini di fruire e quindi valorizzare il giardino, restituito alla città dopo anni di chiusura, un posto orgogliosamente curato dagli abitanti della strada e uno spazio da scoprire e condividere con tutti i cittadini” - sostiene Gianluca Borghi, Amministratore unico di ASP Città di Bologna. Il Patto di Collaborazione definisce le modalità di collaborazione con cui le parti si impegnano ad operare per la migliore realizzazione delle attività conformandole ai principi di sussidiarietà, efficienza, economicità, trasparenza e sicurezza e ispirando le proprie relazioni ai principi di fiducia reciproca, responsabilità, sostenibilità, proporzionalità, piena e tempestiva circolarità delle informazioni, valorizzando il pregio della partecipazione. Il Patto di Collaborazione è un potente strumento di lavoro sociale e territoriale attraverso il quale non si rigenerano soltanto i luoghi di cui ci si prende cura, ma anche i cuori delle persone che quel territorio appartengono. Un'occasione per includere chi è ancora non lo è fornendo occasioni di incontro e socializzazione, per contrastare le tante fragilità trovando il proprio posto nella comunità. come dichiara Rosa Maria Amorevole, Presidente del Quartiere Santo Stefano. Julia Hoffmann del Comitato TorleoneInsieme per ASPNews,il periodico di informazione ASP, aggiunge: “Un intervallo verde tra strade e case, curato e magico, un piccolo universo nascosto nel cuore di Bologna aperto agli abitanti di via Torleone e a chi transita occasionalmente nel quartiere. Insieme agli imponenti cedri dell’Himalaya, agli alberi da frutta, alle piante ornamentali, all’orto storico ed al costante lavoro della terra, sono cresciute anche le esperienze di integrazione culturale e intergenerazionale” Pubblicato il 26 Ottobre 2018