
Il 24 Novembre La Quadreria – Palazzo Rossi Poggi Marsili ha festeggiato il suo primo anno di apertura. La scelta di esporre parte del patrimonio artistico delle antiche opere pie, oggi riunite in ASP Città di Bologna, ha portato alla creazione di un nuovo museo nel cuore della città. Si narra così, attraverso lo sguardo dei pittori della sua scuola, la storia di Bologna e una delle prime esperienze di welfare in Italia ed in Europa. In questo primo anno di apertura, La Quadreria ha accolto ben 7.122 visitatori, dalle provenienze più diverse: bolognesi e turisti dai 5 continenti, delegazioni in visita (dal Libano, dalla Norvegia) e meeting europei, studenti della città e non solo. Aperta al pubblico durante l'Art City White Night 2017, la Quadreria è stata poi protagonista di una serie di appuntamenti: dal ciclo di visite guidate A Zonzo per i Musei , in collaborazione con i Musei Civici d'Arte Antica, all’inaugurazione della Sala delle Mappe, che raccoglie cinque mappe originali della fine del XVII secolo, nell'ambito del Festival It.a.cà - Migranti e Viaggiatori. Successivamente, all'interno della campagna Bologna a braccia aperte , la Quadreria ha aggiunto alla sua collezione la Ruota degli Esposti, oggetto storico ritrovato al deposito del Baraccano che rappresenta l’evoluzione dei servizi di accoglienza dei minori a Bologna fino ai giorni nostri. Infine, nell'ambito della Festa Internazionale della Storia, si è tenuto l'evento “La Natura Rappresentata”: una conferenza sui cabrei e un concerto di musica lirica in collaborazione con l'Associazione Culturale Italo - Ceca Lucerna. Tra i numerosi appuntamenti, oltre ad una serie di incontri nazionali, convegni, sessioni formative ospitati nella sala delle mappe, anche la mostra temporanea “Il filo di Arianna” in occasione della Biennale della Prossimità. Ma La Quadreria va oltre le mura di Palazzo Rossi Poggi Marsili: il “Ritratto di architetto” è stata esposto nell’ambito della mostra “Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini”, tenutasi al Davia Bargellini e conclusasi il 19 novembre scorso. Altre opere sono in comodato presso le Collezioni Comunali d’Arte, Pinacoteca Nazionale, Museo d’arte industriale e Galleria Davia Bargellini, Fondazione Fornasini di Poggio Renatico e Museo del Risorgimento. Pubblicato il 24 Novembre 2017