Sono oltre cento le persone che in questo primo anno di campagna “Bologna A braccia aperte” hanno dato la disponibilità a fare accoglienza familiare.

La campagna di promozione e sensibilizzazione all’affido e all’accoglienza familiare è stata lanciata all’inizio del 2017 da ASP Città di Bologna e Comune di Bologna insieme a Open Group e Amissper declinare a livello locale la campagna “A braccia aperte” promossa nell’autunno 2015 dalla Regione Emilia-Romagna.

“Proprio per promuovere l’affidamento familiare e incoraggiare le famiglie ad accogliere bambini in stato temporaneo di bisogno, abbiamo cambiato la legge regionale mettendo al primo posto delle strutture di accoglienza le famiglie, possibilmente con minori, e poi le comunità.– dice Elisabetta Gualmini, Vice Presidente della Regione Emilia-Romagna e Assessore al Welfare - Sono tanti i minori che hanno bisogno di relazioni familiari e sociali solide in un periodo di fragilità della loro vita e sono tante le forme di affido (dal full time al part-time, dall’accompagnamento nei weekend all’assistenza per i compiti nel pomeriggio, ecc.), e quindi c’è spazio per tutti quelli che generosamente vogliono mettersi in gioco. “

Negli anni passati, fino al 2016, il Centro per le Famiglie realizzava 2/3 corsi all’anno per la formazione delle persone interessate ad approfondire il tema, con una media di 30/40 partecipanti, mentre solo nei primi sei mesi del 2017 i corsi sono stati 4, e sono stati conclusi da 104 persone. Il prossimo corso partirà nella seconda metà di  ottobre.

Nell’estate 2017 è stato sperimentato l’affiancamento a ragazzi/e Minori stranieri non accompagnati accolti in comunità, da parte di oltre 15 persone già formate, per favorire la conoscenza reciproca ed avviare gradualmente incontri fuori dalla comunità e progetti individuali di accoglienza familiare.

Anche i numeri relativi ai Minori in affido o affiancamento hanno fatto un netto salto in avanti nei primi sei mesi del 2017: sono 80 i minori in affido, a tempo pieno o part-time,  e  26 i progetti di affiancamento familiare a sostegno di minori e delle loro famiglie che presentano fragilità (dati al 30.06.2017) per un totale di 106 bambini e ragazzi accolti, rispetto ai 75 nel 2016 e ai 79 affidi in corso al 31.12.2015.

Tra i punti che si sono rivelati vincenti per l’efficacia della campagna:

·         La valorizzazione della “rete” di cittadini sensibili e competenti che ciascuno dei soggetti ha saputo coinvolgere per far crescere una Comunità solidale

·         Nuovi modi di comunicare alla città il tema dell’affido e dell’accoglienza

·         La promozione di forme diversificate di affido e di affiancamento famigliare, con la proposta di forme anche più “leggere” di supporto quotidiano ai bambini e ragazzi (per esempio, passare la domenica in famiglia, incontri pomeridiani, momenti di vacanze condivise..)

"Serviva una svolta e la svolta c’è stata grazie alla comprensione del fatto che tutti gli attori dovevano fare assieme più e meglio - commenta Gianluca Borghi, Amministratore Unico di ASP Città di Bologna-  Servizi sociali, ASP, Associazionismo e Volontariato  hanno saputo condividere il lavorare per una vera promozione dell’affido.
La nostra città non poteva continuare a rimanere il “fanalino di coda” in Regione: Abbiamo scommesso sulla disponibilità  dei bolognesi - conclude Borghi- e questa è stata la risposta: Bologna ha aperto le braccia"

Guarda le immagini della Festa a braccia aperte - 28 settembre 2017 al Centro per le Famiglie

 

Info e articoli sul blog  Bologna A braccia aperte  del sito di ASP Città di Bologna

Pubblicato il 29 Settembre 2017