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Promuovere e valorizzare l’importanza culturale della cartografia e della mappa come visione del mondo: SCOPRIRE LE CARTE: NAVIGARE IL MONDO PRIMA DI GOOGLE MAPS, progetto finanziato dal Concorso “Io Amo i Beni Culturali” - IX edizione del Servizio Patrimonio Culturale della Regione Emilia Romagna, si è concluso. Il progetto si è svolto attraverso un’attività laboratoriale e di ricerca volta a conoscere le mappe conservate nella Quadreria di ASP Città di Bologna, e a riflettere sui temi che attraverso di esse si possono sviluppare. Le carte, infatti, unendo lo studio geografico e la rappresentazione cartografica con quella artistica e figurativa, raffigurano, insieme ai territori rappresentati, simboli, diagrammi astrologici, immagini di popoli e vedute di città, e una ricca serie di iscrizioni ed immagini che le rendono documenti ricchi dal punto di vista geografico, storico e antropologico. Il percorso, che ha visto coinvolti ASP Città di Bologna, il Liceo Minghetti e il FAI Emilia-Romagna, ha portato alla produzione di materiale scritto in cui è stato trasposto il lavoro svolto dagli studenti, come strumento di fruizione e di valorizzazione di tale bene culturale. Il catalogo Il giro del mondo in una stanza è ora disponibile gratuitamente presso La Quadreria di ASP Città di Bologna: vieni in visita e ritira la tua copia. Oppure scarica il catalogo in pdf Info e visite: www.laquadreria.it
Questa mattina è stata inaugurata la saletta multimediale dedicata al progetto Centro Anni Verdi dell'Istituzione Educazione e Scuola IES del Comune di Bologna, sita nei locali di ASP in Viale Roma 21. E' stata infatti avviata nei mesi scorsi una collaborazione tra IES e ASP concretizzatasi con la messa a disposizione di uno spazio per l'apertura di un CAV tematico incentrato sull'utilizzo delle tecnologie informatiche, sull'ambito della comunicazione e divulgazione (sviluppo di prodotti audio-video; web radio, ecc.). All'iniziativa erano presenti la Vicesindaca Marilena Pillati, il Presidente dell'Istituzione Paolo Marcheselli, la Presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi, l'Amministratrice unica Rosanna Favato e la Dirigente dei Servizi Irene Bruno. Hanno partecipato studenti e docenti dell'Istituto Manfredi-Tanari che nell'ambito del progetto Scuole Aperte hanno realizzato nel Campus estivo vari laboratori multemediali. La finalità complessiva del Progetto educativo Centri Anni Verdi è quella di creare condizioni di benessere a favore degli adolescenti attraverso la promozione e il rinnovamento di iniziative a loro favore, all’interno dei contesti sociali nei quali vivono.. [Tratto da Progetto Educativo Centri Anni Verdi – Febbraio 2018] Pubblicato il 28 ottobre 2019 Leggi la notizia sul sito del Comune: Nuovo Centro Anni Verdi a Savena Tante opportunità di crescita per ragazze e ragazzi dai 14 ai 16 anni
Nasce da una convenzione tra ASP Città di Bologna e IES, l’istituzione dei servizi educativi del Comune di Bologna, ed è dedicato ai giovani tra i 14 e i 16 anni: è il Centro Anni Verdi Savena, che ha aperto le sue porte in viale Roma 21. Se è vero che “per educare un bambino ci vuole un villaggio”, come recita un proverbio africano, l’intreccio tra generazioni è uno degli strumenti che occorrono per superare la frammentazione del tessuto sociale. Ecco perché IES ha scelto di individuare uno spazio dedicato a questo servizio, in un edificio dove hanno sede anche gli uffici amministrativi di ASP, alcuni dei servizi dedicati alle persone anziane, ma anche alcune associazioni, l’asilo nido Giovannino e la scuola d’infanzia Savio 2. Ogni giorno qui transitano quasi 1.000 persone tra gli anziani, i loro parenti, i bambini e i loro accompagnatori, oltre che i dipendenti. Ma in cosa si traduce questa nuova collaborazione? I Centri Anni Verdi (CAV) sono un fiore all’occhiello dei servizi offerti dal Comune di Bologna ai ragazzi e ai loro genitori: il target sono i giovani dai 14 ai 16 anni, che hanno l’opportunità di impiegare il tempo libero pomeridiano in modo diverso, incontrando i loro coetanei e sviluppando i propri interessi e potenzialità. Nello specifico, il CAV Savena ha un’equipe qualificata che ne garantisce l’elevata qualità: attraverso la relazione e una ricca offerta di attività, gli educatori favoriscono la costruzione del gruppo e il rafforzamento del legame con la comunità. Vengono così organizzate iniziative e progetti con altri adolescenti, le scuole, il Quartiere e le associazioni del territorio. Per maggiori informazioni mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8 = 'cavsavena' + '@'; addy0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8 = addy0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8 + 'cadiai' + '.' + 'it'; var addy_text0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8 = 'cavsavena' + '@' + 'cadiai' + '.' + 'it';document.getElementById('cloak0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8').innerHTML += ''+addy_text0dc0034843ad5d6d5ec8cab4c2534ae8+''; . Pubblicato il 30 giugno 2019 Tratto da ASP NEWS 2_2019
Nell'ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro svoltosi alla Casa Residenza Anziani Saliceto, uno studente ha realizzato alcune stampe per un percorso sensoriale da realizzarsi all'interno del giardino della residenza. Nel vederlo esprimere la sua creatività, è stato grande lo stupore tra anziani e personale, tanto da far nascere il desiderio di condividere le opere di questo giovane artista. Pubblicato il 2 luglio 2019
Risultati immagini per carta dei diritti dell'anziano fragile Continua l'esperienza degli studenti in alternanza scuola lavoro che scelgono di occuparsi del progetto dedicato alla Carta dei diritti responsabili delle persone anziane fragili . Nel corso dell'anno scolastico 2018/19 diversi gruppi si sono infatti occupati di analizzare e approfondire diritti e responsabilità contenuti nella Carta, per poi raccontarli attraverso brevi video in cui intervistano anziani e collaboratori del Centro Giovanni XXIII. Ognuno di loro ha potuto vivere ASP e raccontarla dal proprio punto di vista: Sara e Chiara, del liceo Leonardo da Vinci, hanno scelto di concentrarsi sulla vita all'interno degli appartamenti protetti; Irene e Francesco, studenti di scienze sociali del liceo Laura Bassi, hanno invece deciso di realizzare interviste coinvolgendo una varietà di collaboratori, anziani e loro parenti; Laura, Elena e Ruben, degli istituti Keynes e Manfredi Tanari, hanno infine intervistato collaboratori e anziani per approfondire in particolare il diritto all'autodeterminazione e quello all'esercizio delle relaizoni sociali e personali. Questo e molto altro è disponibile sul canale Youtube di ASP. La Carta dei diritti delle persone anziane fragili è consultabile qui. Pubblicato il 6 giugno 2019
Servizi per gli anziani, tecnologie per favorire l’integrazione dei migranti, riqualificazione di immobili abbandonati e attività per contrastare la violenza di genere: sono questi gli ambiti di investimento di ASP Città di Bologna in tema di progetti europei. Il tutto inizia nel 2014, quando la direzione ASP organizza una formazione sui canali di finanziamento europei e su come elaborare progetti. Da allora, tante sono state le proposte di collaborazione e partenariato, e i bandi vinti hanno riguardato esperienze sociali innovative. Innanzitutto, il bando Urban Innovative Action, che permetterà di riqualificare l’area dell’ex ospedale Villa Salus, abbandonata da anni. Il progetto Salus Space, di cui è capofila il Comune di Bologna, prevede la nascita di un luogo di abitazione, un centro studi, attività turistiche e produttive. ASP guida il coordinamento Welfare, sperimentando un modello di abitare condiviso e creando nuove opportunità di lavoro e servizi di ristorazione, cura del verde, laboratori di artigianato e un nuovo teatro. Il progetto ProACT, finanziato dal bando Horizon2020, mira invece alla sperimentazione di tecnologie per coinvolgere le persone anziane e i loro caregivers nella prevenzione e nell’attenzione alla salute. Sempre in tema di tecnologie, grazie al progetto Elastic (Erasmus+), gli operatori dei servizi per adulti di ASP hanno fatto un percorso di formazione insieme ai colleghi di Belgio, Polonia, Repubblica Ceca e Spagna, mentre grazie a Micado (Horizon2020) verrà creata una piattaforma per favorire l’integrazione dei migranti e la loro connessione con le autorità pubbliche in materia di casa, salute, lavoro, formazione e partecipazione. ASP, inoltre, è impegnata nel contrasto alla violenza di genere: è tra gli enti firmatari del Protocollo per il miglioramento della protezione delle donne che hanno subito violenza nell’ambito di relazioni di intimità, e grazie a progetti come “Radice”, “Generare Relazioni diverse” e “Move On”, promuove percorsi di formazione, tavoli di coordinamento e strumenti di lavoro condiviso, oltre ad aver sostenuto la nascita del centro Senza Violenza, per gli uomini che hanno usato violenza. Infine, il primo aprile è partito il progetto SiforREF, vinto su bando InterREG, che affronta la sfida dell’integrazione nel passaggio dal periodo di accoglienza a quello di autonomia delle persone rifugiate. Questi progetti hanno dato e daranno l’opportunità agli utenti di ASP di essere sempre più protagonisti del proprio benessere e integrazione sociale. Tratto da ASPNEWS 1/2019 - Scarica il pdf ASP NEWS 1 2019
“Prendere appunti è la cosa che a scuola facciamo con più frequenza: intervistare una persona per noi non è un problema”. A parlare è Giulia, 17 anni, del Liceo Laura Bassi di Bologna e partecipante del laboratorio di giornalismo e comunicazione, presso il Servizio Protezioni Internazionali dell’ASP Città di Bologna. Il laboratorio, durato due settimane, prevedeva anche una lezione sulle tecniche per svolgere un’intervista. È stato durante quella lezione che la frase di Giulia sembra diventare una chiave di lettura di tutto il progetto: questi ragazzi, dalla dimensione scolastica, possono proiettare nel laboratorio delle pratiche di cui sono portatori. Un altro esempio, ancora più pregnante, riguarda il linguaggio ed il modo in cui viene quotidianamente “confezionato” dal mondo degli adolescenti: tastiere, velocità di pensiero, essenzialità e sintesi. Tutti elementi che fanno parte del loro corredo generazionale: scrivere 2000/2500 battute sullo smartphone o montare un video direttamente sul cellulare, mentre si è sul luogo del girato, è una cosa per loro naturale. In questo ultimo caso, senza che i ragazzi se ne rendano conto, sono naturalmente preparati alla nuova tendenza del giornalismo contemporaneo: il cosiddetto “mobile journalism”, il giornalismo fatto con lo smartphone o il tablet. Certo, hanno comunque bisogno di essere guidati: in tal senso, occorre ricordargli che le riprese si effettuano con il cellulare in orizzontale e non in verticale, oppure incuriosirli sul tipo di inquadratura da scegliere. Se la necessità di un laboratorio di giornalismo per studenti liceali è quella di individuare ragazzi che abbiano abilità e predisposizione verso la scrittura e il montaggio video, questa esigenza non si pone nei confronti delle riprese, poiché è un’azione sistematica della loro quotidianità. E anche per la posizione dello smartphone, basta correggere alcuni approcci poco professionali di cui non hanno contezza, e il gioco è fatto. Il principale tema a cui invece è necessario porre maggior attenzione è quello delle fonti on-line: cosa sono, come utilizzarle e come verificarle. La questione è oggi fondamentale, non solo per ciò che concerne la pratica giornalistica insegnata durante il laboratorio, ma soprattutto per la vita quotidiana dei ragazzi: capire la credibilità di un’informazione che circola sul web, per la loro generazione, è di vitale importanza. Tratto da ASPNEWS 1/2019 - Scarica il pdf ASP NEWS 1 2019
Nell'ambito del progetto Comunicare l'ASP il servizio di Protezioni Internazionali ha dato vita a attività di laboratorio per gli studenti dell'alternanza scuola-lavoro che si sviluppano intorno ai processi relativi alla Rete Sprar metropolitana di Bologna con l'intento di informare sul progetto territoriale SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) e sulla costruzione della rete metropolitana di Bologna. Il metodo di lavoro attivo prevede la creazione di un blog da aggiornare quotidianamente con articoli, schede, video e interviste sia agli oeratori che ai cittadini bolognesi, come in un gioco di specchi tra chi sta dentro il sistema dell'accoglienza e la comunità sociale. Dal 13 febbraio è online il nuovo blog dei ragazzi dell’ITC Rosa Luxemburg https://nuovainformazione2019.blogspot.com/ _____________ Di seguito i link dei precedenti blog creati dagli studenti dell'alternanza scuola-lavoro di ASP: Nel mese di Ottobre gli studenti del Liceo Leonardi da Vinci di Casalecchio hanno creato il blog Daily mates consultabile al link https://dailymates.jimdofree.com/ Nel mese di Settembre gli studenti del liceo Galvani di Bologna hanno creato il blog Polleg express consultabile al link pollegexpress.altervista.org Aggiornato il 13 febbraio 2019
GEtCoheSive - Interreg CE SALUS W SPACE (en) - UIA MICADO (en) - Horizon2020 SIforREF (en) - Interreg CE ELASTIC (en) - ERASMUS+ School for Job (en) Strada Facendo (en) REBUILD (en) P.I.A.N.I. (en) SHAPES - Horizon2020 BOOM - Associated partner (en) - Erasmus+ GAMLEC (en) - Erasmus+ ProACT (en) - Horizon2020 R.A.D.I.C.E. (en) MOVE-ON (en) WORK HER (en) Blog notizie e materiali
Il giorno 25 ottobre 2018, a Palazzo d’Accursio a Bologna, si è tenuta la presentazione del Dossier Statistico Immigrazione, giunto alla sua 28° edizione. In questo incontro l’attenzione si è focalizzata sulla non corretta divulgazione o conoscenza di dati. Infatti, l’opinione comune è diversa da quella reale: la maggior parte della popolazione italiana pensa erroneamente che si stia verificando una vera e propria invasione di immigrati provenienti soprattutto dall’Africa. Infatti il 50,9% di questi stranieri sono in realtà provenienti da altre zone dell’Europa, mentre solo il 21,3% dal continente africano. Lo scopo della presentazione era quindi informare sui reali dati statistici che riguardano i flussi migratori degli ultimi anni, misurandone l’aumento, le minoranze o maggioranze linguistiche e religiose, e l’effetto che tutto ciò ha sulla popolazione locale. Un altro fine era quello di scardinare paure infondate, come ad esempio quella secondo la quale il numero di stranieri è più elevato di quello della popolazione italiana. Infatti, citando i dati Istat, l’Italia non è né il paese con il numero più alto di immigrati, né quello che ospita più rifugiati e richiedenti asilo, ma lo è la Germania con 9,2 milioni, seguita dal Regno Unito con 6,1 milioni, l’Italia con 5,1 milioni poi la Francia e la Spagna con circa 4,5 milioni di immigrati. Un altro punto trattato è stata la situazione della regione Emilia Romagna, in particolare i lavoratori stranieri che svolgono mansioni per lo più manuali, domestiche o ambulanti, percependo stipendi e pensioni molto inferiori. Con questi dati viene smentita la credenza che gli immigrati rubino il lavoro agli italiani. Sono intervenute molte figure istituzionali importanti come Marco Lombardo, assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Bologna; Maria Adele Mimmi, Capo Area Welfare e Promozione del Benessere della Comunità del Comune di Bologna; Andrea Stuppini della redazione del Dossier Statistico Migrazione, il quale ha affrontato il tema dei lavoratori stranieri nella nostra regione; Valerio Vanelli, dell’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio; Alessia Passarelli, Centro Studi Confronti; Annalisa Faccini, responsabile del servizio Protezione Internazionale di ASP Città di Bologna. Ha moderato l’incontro Sandra Federici, di Africa e Mediterraneo. Giulia Ferri e Rebecca Vecchi (studentesse in Alternanza Scuola-Lavoro del Liceo Leonardo da Vinci di Casalecchio di Reno) Pubblicato il 26/10/2018
L’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro all’interno dei servizi della Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna si è conclusa con la produzione di una piccola opera letteraria da parte di Camilla Mattioli e Irene Iovine, due studentesse del Liceo Galvani. Le ragazze sono state in grado di ascoltare, comprendere e accogliere le storie delle persone con le quali si sono rapportate nelle due settimane di Alternanza che hanno raccolto in un piccolo libretto. Hanno saputo costruire relazioni con i loro interlocutori che le ricordano con grande ammirazione per le loro capacità e qualità artistiche. Ecco la piccola opera che hanno realizzato. Pubblicato l'1 ottobre 2018
Si è concluso nel contesto delle attività di Alternanza Scuola-Lavoro un nuovo progetto dedicato alla “Carta dei diritti responsabili della persona anziana fragile” che ha portato alla creazione di un video realizzato dai ragazzi del Liceo Galvani e Sabin. Dopo la lettura della “Carta dei diritti responsabili della persona anziana fragile” Gherardo, Francesco e Elena hanno scelto di concentrarsi su uno dei 15 articoli presenti nella carta, quello che riguarda il Diritto alla libertà di espressione, di pensiero e di religione e hanno intervistato alcuni degli ospiti del Giovanni XXIII sul tema. Ecco il video che hanno realizzato: Pubblicato il 24 Settembre 2018