Contrasto alla violenza di genere

Sul sito web di Non Una Di Meno (NUDM) vengono pubblicati ogni mese i dati sui femminicidi, lesbicidi e trans*cidi, non solo per mostrarli e renderli noti, ma soprattutto per denunciare la violenza sistemica esercitata sulla vita delle donne e di tutte le libere soggettività che si sottraggono alle norme di genere imposte . Tutti i dati del 2022: nella tabella è possibile scorrere in orizzontale per vedere tutte le colonne con le informazioni. La paginazione permette di navigare in tutte le righe della tabella. I grafici mostrano i dati e l'analisi. https://osservatorionazionale.nonunadimeno.net/
ASP Città di Bologna nel 2021 ha dato un forte impulso alle azioni del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, con due importanti documenti: l’atto di nomina del nuovo Comitato unico di garanzia per il quadriennio 2021-2025 i cui componenti sia di rappresentanza datoriale che di rappresentanza sindacale sono: Augusto De Luca (Presidente), Piera Ciarrocca, Luana Redalié per ASP e Ornella Fontana, Jonathan Amasifuen e Maria Grazia Visani Maria Grazia per le rappresentanti delle Oo. Ss. il piano delle azioni positive 2021-2023, previsto dal lontano, ma sempre attuale, decreto legislativo 198 del 2006, ed elaborato e presentato dal neo nominato CUG, che promuove i valori che danno il nome al comitato stesso, benessere lavorativo, prevenzione delle discriminazioni, promozione delle pari opportunità, attraverso 5 azioni principali da sviluppare nel triennio: Avvio e consolidamento del percorso di accoglienza, inserimento e formazione dei neo assunti Riserva di posti a favore di dipendenti nell’asilo nido Giovannino e agevolazioni per abbonamenti del trasporto pubblico locale Consolidamento ed eventuale estensione del punto di ascolto a supporto psicologico non solo degli operatori socio-sanitari ma anche delle altre figure dipendenti di Asp Studio di convenzionamento con centri sportivi per la promozione di sani e corretti stili di vita e per il benessere psico-fisico dei lavoratori Prosecuzione dell’esperienza di smartworking passando dal regime emergenziale a quello ordinario Leggi il Piano delle azioni positive 2021-2023 Leggi l'atto di nomina del nuovo Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni
La strategia “ECCO!” - Educazione Comunicazione Cultura per le Pari Opportunità di Genere si pone l’obiettivo di uniformare e rendere riconoscibili le attività che la Città metropolitana di Bologna, area Sviluppo Sociale, realizza in ottica di genere, educazione, sensibilizzazione, contrasto agli stereotipi, formazione ai/alle docenti del territorio metropolitano e diffusione di una comunicazione rispettosa e consapevole. ECCO! rappresenta una strategia innovativa, che integra diversi mondi, un’azione che interseca le attività promosse dall’Ufficio Pari Opportunità e dall’Ufficio Istruzione della Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con i servizi territoriali e le scuole, ma non solo: unisce anche diversi partner del territorio metropolitano, costruendo in questo modo una rete sempre più ricca. Lavorando, quindi, in un’ottica integrata delle politiche e degli attori che sul territorio si occupano di Pari Opportunità, ma anche agendo sul fronte della prevenzione, con la convinzione che la Scuola sia il luogo privilegiato per promuovere le pari opportunità e prevenire forme di discriminazione. La rete, i percorsi didattici, le iniziative in/formative, gli approfondimenti alla pagina ECCO! - Educazione Comunicazione Cultura per le Pari Opportunità di Genere
Come fornire un primo supporto alle persone sopravvissute alla violenza di genere è la guida realizzata da UNHCR, UNICEF e OIM dedicato alle connessioni esistenti tra la pandemia da Covid19, le misure adottate per fronteggiarla e l'aumento del rischio di violenza di genere. Con alcuni accorgimenti, anche gli attori che non operano nella risposta alla violenza di genere in modo specifico possono dare un contributo fondamentale tanto alla prevenzione quanto alla mitigazione del rischio, grazie al lavoro di rete e alla preparazione specifica. Nella Guida tascabile, a partire dal background, vengono evidenziate le buone pratiche generali e si fa un focus su come riadattare i canali di invio a servizi specializzati, identificare punti strategici per la diffusione di informazioni sui servizi per il supporto contro la violenza di genere, rinforzare le competenze degli operatori/operatrici nella gestione dell'emersione della violenza e garantire supporto agli operatori/operatrici in prima linea. Leggi le Considerazioni sulla violenza di genere nel contesto del Covid19 Leggi e scarica la Guida Tascabile - Come fornire un primo supporto alle persone sopravvissute alla violenza di genere I progetti e le azioni di ASP nel blog Contrasto alla violenza di genere Pubblicato il 17 febbraio 2021
Il 14 e 15 gennaio si svolgerà online il convegno finale del progetto Move On, organizzato dall'Associazione Senza Violenza in collaborazione con il Comune di Bologna e i partner del progetto: ASP Città di Bologna, Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, ASC InSieme. L'evento è dedicato agli interventi diretti a uomini autori di violenza contro le donne nel contesto di una relazione intima. Nella prima giornata è previsto l'intervento di Irene Bruno, Direttrice dei Servizi alla persona di ASP, su Lavorare in modo coordinato e integrato per contrastare la violenza maschile contro le donne: l’importanza del “posizionamento” e delle diverse appartenenze (genere, cultura, età, orientamento sessuale) . La partecipazione al convegno è accreditata dall'OASER per 7 crediti formativi. Il convegno si svolgerà online su piattaforma zoom e in diretta facebook sulla pagina dell'Associazione Senza Violenza Giovedì 14.01.2021 h.14:30-19 e Venerdì 15.01 h.9-13:30 Qui l'evento facebook. Leggi il programma completo. Per l'iscrizione e l'accreditamento compilare il format a questo link: https://bit.ly/35cxOlY. La violenza maschile contro le donne, contro bambini e bambine, ragazzi e ragazze, è un problema antico e complesso, che parla il linguaggio del dominio e della prevaricazione. È un problema strutturale, di natura culturale, politica, sociale ed economica, che si riverbera nelle biografie individuali e nel quotidiano delle nostre relazioni più intime e significative, nell’interiorità di ognuno e ognuna di noi, causando paura e dolore, ferite profonde. Il nostro è un tempo duro e privilegiato, siamo testimoni di un cambiamento epocale, abbiamo di fronte sfide e difficoltà nuove che ci chiedono di continuare a confrontarci e a pensare insieme a partire dall'esperienza. “Disertare il patriarcato” è l’invito a rompere i legami di fedeltà e appartenenza ai sistemi di sapere e potere che hanno reso l’uso della violenza un fatto “naturale”, attraverso meccanismi di svalutazione che colpiscono il “femminile”, cioè le donne in quanto donne, per deresponsabilizzare gli autori e colpevolizzare le vittime. Ciò che noi, uomini e donne che non si riconoscono nel patriarcato, possiamo fare, grazie alle “molte” che ci hanno preceduto, ciascuno e ciascuna per la sua parte, è rinegoziare il rapporto fra i sessi, costruire insieme un nuovo patto di civiltà, all’insegna dell’abbandono della violenza e della mercificazione, nel pieno riconoscimento della libertà femminile e delle differenze. Leggi i progetti e le iniziative di ASP per il contrasto alla violenza di genere Pubblicato il 08.01.2021
Nel mese di novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, la Quadreria di ASP Città di Bologna ha ospitato la mostra The consequences, con le foto di Stefania Prandi, a cura dell’associazione culturale Dry-Art. Attraverso testi e foto di volti, oggetti e luoghi, la mostra racconta lo sguardo di chi sopravvive e non si arrende alla violenza di genere: un progetto che indaga e invita a riflettere sul tema del femminicidio – termine con cui si intende l’uccisione oppure la scomparsa di una donna per motivi di genere, odio, disprezzo, piacere o senso del possesso – come un fenomeno con precise radici e caratteristiche culturali e sociali. Lo sguardo si sofferma su un aspetto che spesso rimane nell’ombra: le conseguenze sociali della violenza di genere, vissute in primo luogo da madri, padri, sorelle, fratelli e figli. A loro restano i giorni del dopo, i ricordi immobili trattenuti dalle cornici, le spese legali, le testimonianze nei tribunali, i processi mediatici, le accuse del “se l’è cercata”, “era una poco di buono”, la lotta contro l’indifferenza e le umiliazioni. Attraverso i ritratti e le testimonianze di chi resta, Stefania Prandi racconta la storia dei familiari delle vittime di femminicidio, che intraprendono battaglie quotidiane: scrivono libri, organizzano incontri nelle scuole, lanciano petizioni, raccolgono fondi per iniziative di sensibilizzazione, fanno attivismo online. L'obiettivo? Sensibilizzare l’opinione pubblica e far capire che la violenza di genere non è una questione di sfortuna o di colpa, ma ha delle radici culturali e sociali radicate. Un lavoro che testimonia che l’assenza può tramutarsi in presenza attiva, attraverso un dolore senza spettacolarizzazioni ed estetizzazioni, per ricordarci di ricordarle, e invitarci a pensare. L’inaugurazione, svoltasi il14 novembre nella sala delle Mappe della Quadreria, ha visto gli interventi di Anna Pramstrahler (Casa delle donne per non subire violenza), Stefania Prandi (autrice della mostra) e di tre madri coinvolte nel progetto: Giovanna Ferrari (scrittrice, attivista, madre di Giulia Galiotto), Renza Volpini (attivista e madre di Jessica Poli) e Marisa Golinucci (presidente dell’associazione Penelope Emilia-Romagna, madre di Cristina Golinucci). Gli interventi sono stati preceduti dalla presentazione del libro Susana Chávez, Primera tormenta. Ni una mujer menos, ni una muerta más, a cura di Chiara Cretella, che raccoglie le opere di Susana Chávez Castillo, poeta e attivista messicana autrice della poesia Ni una mujer menos, ni una muerta más che ha ispirato il movimento femminista “Non una di meno”. Pubblicato il 16 dicembre 2019 Tratto da ASPNEWS 4_2019
Nell'ambito delle attività del progetto MOVE ON, che si sta realizzando con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità, in collaborazione tra Ass. Senza Violenza, Casa delle donne per non subire violenza, Comune di Bologna, ASP Città di Bologna e ASC Insieme, è stata realizzata la campagna di comunicazione Senza violenza rivolta agli uomini che agiscono violenza nelle relazioni e che vorrebbero smettere. La campagna è stata lanciata con una conferenza stampa mercoledì 13 novembre, nel Centro Senza Violenza in via dei Buttieri, a cui ha partecipato l'Amministratrice unica di ASP Città di Bologna insieme ai partner di progetto, nel corso della quale sono stati presentati e distrobuiti i materiali prodotti. Di seguito alcune immagini. Realizzata dall'agenzia di comunicazione sociale Comunicattive, la campagna presenta un'esperienza emotiva, incentrata sul punto di vista degli uomini autori di violenza verso le proprie compagne, mogli o ex partner, rifiutando un approccio colpevolizzante in cui tutti gli uomini che agiscono violenza e che desiderano cambiare la propria condizione possano riconoscersi. Il claim di chiusura recita “Stai usando violenza? C’è sempre un altro modo. CHIAMACI!” con un'inversione di punto di vista. Il Centro Senza Violenza, nato nel 2017 da un protocollo di collaborazione tra l’associazione Senza Violenza, il Comune di Bologna, la Casa delle donne per non subire violenza e Asp Città di Bologna, che ha messo a disposizione gli spazi, offre agli uomini autori di violenza percorsi individuali e/o di gruppo gratuiti, diretti al cambiamento dei comportamenti violenti e attraverso un’azione politico culturale di informazione, formazione e sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza e alle istituzioni. Leggi l'articolo dal sito del Comune di Bologna Tutte le iniziative e i progetti di ASP di contrasto alla violenza di genere Pubblicato il 15/11/2019
Dal 14 novembre al 7 dicembre 2019 La Quadreria di ASP Città di Bologna ospiterà la mostra The consequences, con le foto del reportage della fotografa Stefania Prandi, a cura dell’Associazione Culturale Dry-Art. L’inaugurazione avrà luogo giovedì 14 novembre alle ore 17.30, presso la Sala delle Mappe della Quadreria. Interverranno Rosanna Favato - Amministratrice unica di ASP Città di Bologna Anna Pramstrahler – Casa delle donne per non subire violenza Giovanna Ferrari – Scrittrice, attivista, madre di Giulia Galiotto Renza Volpini – Madre di Jessica Poli, attivista Marisa Golinucci – Presidente Associazione Penelope Emilia-Romagna, madre di Cristina Golinucci Stefania Prandi – Autrice della mostra L’inaugurazione della mostra sarà preceduta dalla presentazione del libro Susana Chávez, Primera tormenta. Ni una mujer menos, ni una muerta más, a cura di Chiara Cretella, Gwynplaine, con un saggio di Diana Fernández Romero e una prefazione di Silvia Saccoccia, Camerano, 2019 Stefania Prandi ha raccolto, nel corso di tre anni, immagini di volti, oggetti, luoghi che raccontano lo sguardo di chi sopravvive al femminicidio e non si arrende alla violenza di genere. A vivere le conseguenze del femminicidio – termine con cui si intende l’uccisione oppure la scomparsa di una donna per motivi di genere, di odio, disprezzo, piacere o senso del possesso – sono madri, padri, sorelle, fratelli, figli. A loro restano i giorni del dopo, i ricordi immobili trattenuti dalle cornici, le spese legali, le umiliazioni nei tribunali, i processi mediatici, la vittimizzazione secondaria. Sono sempre di più le famiglie delle vittime di femminicidio che intraprendono battaglie quotidiane: scrivono libri, organizzano incontri nelle scuole, lanciano petizioni, raccolgono fondi per iniziative di sensibilizzazione, fanno attivismo online. Lo scopo è fare capire alla società che ciò che si sono trovate a vivere non è dovuto né alla sfortuna né alla colpa, ma ha radici culturali e sociali precise. Un lavoro mai tentato prima, quello di raccontare i giorni di chi resta, per testimoniare che l’assenza può tramutarsi in presenza attiva contro la violenza di genere. Stefania Prandi riesce ad entrare in questo dolore senza spettacolarizzazioni e estetizzazioni, per ricordarci di ricordarle. Tratto da http://www.laquadreria.it/it/2019/11/07/the-consequences-mostra-fotografica-sulle-conseguenze-del-femminicidio-di-stefania-prandi/ Leggi anche http://www.aspbologna.it/home1/asp-citta-di-bologna/contrasto-alla-violenza-di-genere/corso-di-comunicazione-sociale-di-genere-e-mostra-fotografica-the-consequences-in-quadreria Pubblicato l'11 novembre 2019
Un ciclo di incontri nella Sala delle Mappe della Quadreria, a cura dell’Associazione Culturale Dry-Art ed il Distretto di San Lazzaro, che intende fornire strumenti di aggiornamento professionale nel campo della comunicazione di genere e che vuole altresì indagare il tipo di trasmissione più appropriata delle differenze di genere, offrendo strumenti di lavoro nel mondo dell’informazione e dei nuovi media. Il Corso di comunicazione di genere illustrerà le buone prassi riconosciute e raccomandate a livello internazionale, ma spesso ignorate nel nostro paese, proponendo una ricca offerta formativa che si prefigge di fare luce su una tematica di grande attualità ancora poco conosciuta, un progetto rivolto sia al grande pubblico che a quello specialistico. Programma: CORSO DI COMUNICAZIONE DI GENERE Sala delle Mappe – La Quadreria. Palazzo Rossi Poggi Marsili Via Marsala n. 7, Bologna – Mercoledì 30 Ottobre ore 18-20 NINA FERRANTE Assegnista di ricerca – Università di Venezia Queer is the new black. Immaginari queer oltre la televisione – Venerdì 8 Novembre ore 18-20 ERIKA MADERNA Saggista Sante, streghe, prostitute Stereotipi del femminile tra attrazione e rimozione – Venerdì 15 Novembre ore 18-20 STEFANIA PRANDI Giornalista e fotografa Il giornalismo d’inchiesta al servizio delle donne – Venerdì 22 Novembre ore 18-20 DIANA FERNÁNDEZ ROMERO Profesora de Teoría de la información y comunicación digital – Universidad Rey Juan Carlos di Madrid Guerrilla girls. Nuovi mezzi di comunicazione mediatica per il femminismo radicale Accesso libero si richiede iscrizione via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloak872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addy872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b = 'dry-art' + '@'; addy872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b = addy872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b + 'dry-art' + '.' + 'com'; var addy_text872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b = 'dry-art' + '@' + 'dry-art' + '.' + 'com';document.getElementById('cloak872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b').innerHTML += ''+addy_text872357f0bbd18b9528ab72f04c5a416b+''; Tel. +39 328-4192456 Sarà rilasciato attestato a chi frequenta almeno il 70% del corso All’interno dello stesso contesto, il 14 novembre verrà inaugurata la mostra fotografica di Stefania Prandi “The Consequences”, sulle conseguenze sociali del femminicidio: Presentazione libro e inaugurazione mostra Sala delle Mappe Giovedì 14 Novembre – ore 17,30 Susana Chávez, Primera tormenta. Ni una mujer menos, ni una muerta más, a cura di Chiara Cretella, Gwynplaine, con un saggio di Diana Fernández Romero e una prefazione di Silvia Saccoccia, Camerano, 2019. Susana Chávez Castillo (Ciudad Juárez 1974-2011) poeta e attivista messicana, stuprata, uccisa e mutilata all’età di 36 anni. Al momento della morte stava lavorando a una raccolta di poesie e al suo blog Primera tormenta. Nota per il suo attivismo nella striscia di terra nota per la violenza sulle donne più efferata del mondo, ha pagato con la vita il suo impegno militante. Dalla sua poesia Ni una mujer menos, ni una muerta más è nato un grido globale che ha dato vita, anche in Italia, al movimento Non una di meno. Interventi: Silvia Saccoccia – Casa delle donne per non subire violenza Chiara Cretella – Curatrice del volume Stefania Prandi – Autrice della mostra THE CONSEQUENCES di Stefania Prandi Mostra fotografica sulle famiglie delle vittime di femminicidio Giovedì 14 Novembre – Sabato 7 Dicembre Ingresso gratuito Orari mostra: Lunedì 10-13, da martedì a venerdì 15:30-19, giovedì 10-12.30 e 15:30-19, sabato 10-19 Sui giornali non si parla delle conseguenze sociali del femminicidio. Non si mostra la quotidianità di madri, padri, figli: i giorni senza fine del dopo, i ricordi immobili, appesi ai muri, trattenuti dalle cornici, custoditi nei vestiti, le battaglie legali, le umiliazioni nei tribunali, le accuse del “se l’è cercata”, “era una poco di buono”, la lotta contro l’indifferenza. Attraverso i ritratti e i racconti di chi resta si intendono mostrare non solo le battaglie intime e quotidiane, ma anche gli sforzi per cambiare la società delle famiglie che devono fare i conti con un’ingiustizia difficile da prevedere, ma che ha cause sociali ben precise. A corredare la mostra un audio con le voci delle madri delle donne uccise. Tratto da http://www.laquadreria.it/it/2019/10/29/corso-di-comunicazione-sociale-di-genere-e-mostra-fotografica-the-consequences/ Pubblicato il 29 ottobre 2019
Al via il percorso formativo gratuito per assistenti sociali, educatrici e educatori, mediatrici e mediatori linguistico-­culturali della Città Metropolitana di Bologna per acquisire strumenti di lettura e di contrasto alla violenza sulle donne. ASP è partner del progetto MOVE ON, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità, promosso da Associazione Senza Violenza, con l'obiettivo di potenziare le attività rivolte agli autori di violenza contro le donne e la rete di contrasto alla violenza nel territorio della Città Metropolitana di Bologna. Conoscere il fenomeno, attivare strategie di sostegno, affrontare il tema della genitorialità, prevenire la violenza contro le persone anziane e fragili sono alcuni dei temi che verranno affontati insieme ai professionisti coinvolti nel percorso formativo. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Cenerini, in via Pietralata 60. Leggi il programma completo Le azioni di ASP di contrasto alla violenza su donne, minori e persone fragili - Blog Pubblicato il 16/08/2019 - Modificato il 07/10/2019
Buon 8 marzo! Leggi qui le iniziative e i progetti di ASP per il contrasto alla violenza sulle donne. Tra questi, è stato appena avviato MOVE ON, progetto finanziato dal Ministero per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio, per il contrasto alla violenza sulle donne, che vede come capofila Ass. Senza Violenza e ASP come partner. Tra le azioni per potenziare il lavoro di rete sono previsti due incontri rivolti alle figure apicali dei Servizi: i Mercoledì 13 marzo e 3 aprile ore 10-12:30 presso la Città Metropolitana di Bologna – Sala Riunioni I piano, via San Felice 25. Vedi locandina. Per ASP Città di Bologna interverrà Irene Bruno, Direttrice generale ad interim e Dirigente dei Servizi per anziani di ASP, con un approfondimento sulla prevenzione dell’abuso sulle persone anziane o fragili.
Dialogo con i papà autori di comportamenti violenti in famiglia, per conoscere l’intervento della giustizia minorile. Uscito un nuovo opuscolo ideato nell’ambito del progetto “La cultura è in rete”, promosso dall’Assessorato Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna e dal Tribunale per i minorenni di Bologna. Ma se i miei figli non li ho neanche toccati!? è il titolo della pubblicazione realizzata dall’Assessorato Pari opportunità della Regione Emilia-Romagna e dal Tribunale per i minorenni di Bologna, condivisa con l’Ordine degli Assistenti sociali dell’Emilia-Romagna. L’obiettivo è far conoscere le possibilità di intervento della giustizia per tutelare i figli dal clima di paura e tensione fra genitori, specie in presenza di un padre violento. Scarica la pubblicazione I percorsi giudiziari non sempre sono di facile comprensione quando si è in difficoltà e rischiano di non essere compresi nella loro vera essenza che è quella di tutelare i minori. È importante spiegare a un padre violento che, anche se il cammino riabilitativo è difficile, è possibile intraprendere una strada diversa da quella percorsa sino ad ora e che comunque ha portato allo sgretolamento della famiglia. In che modo può, quindi, intervenire il Tribunale per i Minorenni? Lo può fare a più livelli a seconda della gravità della situazione, chiamando in causa anche i servizi territoriali (Servizi sociali, Sert, Centri per autori di violenza ecc.) ma sempre e comunque nell’interesse dei minori. Con questa pubblicazione continua e si completa il percorso iniziato con l’opuscolo “Se chiedo aiuto mi porteranno via i bambini?”. Realizzato nel 2015, era una sorta di dialogo con le mamme che subiscono violenza in famiglia per informare sulle possibilità di tutela e aiuto messe in campo dalla giustizia minorile e dalle Istituzioni, a partire dal Numero verde della Rete Antiviolenza: il 1522. Leggi cosa fa ASP per il contrasto alla violenza di genere Leggi l'articolo sul sito della Regione Emilia-Romagna