Il 14 e 15 gennaio si svolgerà online il convegno finale del progetto Move On, organizzato dall'Associazione Senza Violenza in collaborazione con il Comune di Bologna e i partner del progetto: ASP Città di Bologna, Casa delle donne per non subire violenza di Bologna, ASC InSieme. L'evento è dedicato agli interventi diretti a uomini autori di violenza contro le donne nel contesto di una relazione intima.
Nella prima giornata è previsto l'intervento di Irene Bruno, Direttrice dei Servizi alla persona di ASP, su "Lavorare in modo coordinato e integrato per contrastare la violenza maschile contro le donne: l’importanza del “posizionamento” e delle diverse appartenenze (genere, cultura, età, orientamento sessuale)".

La partecipazione al convegno è accreditata dall'OASER per 7 crediti formativi.
Il convegno si svolgerà online su piattaforma zoom e in diretta facebook sulla pagina dell'Associazione Senza Violenza Giovedì 14.01.2021 h.14:30-19 e Venerdì 15.01 h.9-13:30
Qui l'evento facebook.
Leggi il programma completo.

Per l'iscrizione e l'accreditamento compilare il format a questo link: https://bit.ly/35cxOlY.

 
La violenza maschile contro le donne, contro bambini e bambine, ragazzi e ragazze, è un problema antico e complesso, che parla il linguaggio del dominio e della prevaricazione. È un problema strutturale, di natura culturale, politica, sociale ed economica, che si riverbera nelle biografie individuali e nel quotidiano delle nostre relazioni più intime e significative, nell’interiorità di ognuno e ognuna di noi, causando paura e dolore, ferite profonde.
Il nostro è un tempo duro e privilegiato, siamo testimoni di un cambiamento epocale, abbiamo di fronte sfide e difficoltà nuove che ci chiedono di continuare a confrontarci e a pensare insieme a partire dall'esperienza. “Disertare il patriarcato” è l’invito a rompere i legami di fedeltà e appartenenza ai sistemi di sapere e potere che hanno reso l’uso della violenza un fatto “naturale”, attraverso meccanismi di svalutazione che colpiscono il “femminile”, cioè le donne in quanto donne, per deresponsabilizzare gli autori e colpevolizzare le vittime. Ciò che noi, uomini e donne che non si riconoscono nel patriarcato, possiamo fare, grazie alle “molte” che ci hanno preceduto, ciascuno e ciascuna per la sua parte, è rinegoziare il rapporto fra i sessi, costruire insieme un nuovo patto di civiltà, all’insegna dell’abbandono della violenza e della mercificazione, nel pieno riconoscimento della libertà femminile e delle differenze.
 
Pubblicato il 08.01.2021