Le organizzazioni di volontariato protagoniste del progetto promosso da ASP Città di Bologna che punta a restituire autonomia ai nuclei familiari in condizioni di emarginazione sociale.
 
Il progetto promosso da ASP Città di Bologna mette al centro la sussidiarietà orizzontale, che si fonda sulla valorizzazione del ruolo delle associazioni di volontariato sociale presenti sul territorio comunale.
Le attività e le azioni che le associazioni realizzano non sono più finalizzate alla presa in carico del soggetto escluso socialmente, ma diventano un take care  di tipo sociale della persona all’interno della famiglia. Si tratta della dimensione dell’affido temporaneo familiare che si trasforma dinamicamente nell’azione del prendersi cura – take care, appunto -con l’obiettivo finale di restituire la cittadinanza attiva a chi l’ha perduta. Pertanto, il concetto del take care diventa centrale perché designa l’iter di azioni e interventi specifici pensati intorno al nucleo a cui le associazioni forniscono tutti gli strumenti necessari per intraprendere un percorso verso il raggiungimento dell’autonomia sociale.
 
Il progetto, in sintesi, prevede che all’organizzazione di volontariato sia affidato un nucleo familiare per un periodo di 12 mesi. Durante questo periodo l’Odv si occupa di tutte le attività necessarie per restituire autonomia ai componenti della famiglia: sostegno economico finalizzato all’autonomia; potenziamento e orientamento lavorativo; informazioni sui servizi sociali, sanitari, scolastici; eventuale sostegno psicologico; tutoraggio dell’economia familiare; ricerca di una sistemazione abitativa o miglioramento della stessa; sostegno alle capacità relazionali volto ad offrire ai beneficiari un supporto per meglio integrarsi nella società civile.
 
In base ai criteri di selezione evidenziati con un avviso di selezione pubblica, le famiglie selezionate dal progetto sono in una situazione di nuove povertà, risiedono sul territorio comunale e non devono aver ricevuto nessun sostegno dai servizi sociali territoriali del Comune di Bologna.
ASP Città di Bologna controlla il percorso d’integrazione che l’Odv promuove e collabora attivamente con essa; inoltre, sostiene economicamente l’associazione con un contributo economico una tantum (€.1.500,00) destinato alla famiglia per promuovere la fuoriuscita dalla condizione d’indigenza sociale.
 
Attualmente, il progetto è stato affidato, attraverso una convenzione della durata di 12 mesi, all’associazione di volontariato “Genitori Sottratti” costituita da genitori separati, uomini e donne che amano i propri figli consapevoli che le proprie responsabilità di genitori devono permanere anche dopo la separazione dall’altro coniuge. L’associazione al momento sostiene due nuclei famigliari.
I risultati attesi del progetto prevedono la creazione di “nuovi indicatori sociali”, la promozione della sussidiarietà orizzontale e l’integrazione dei nuclei familiari.
 
Raffaele Sacchetti - Responsabile U.O. Nuove Povertà