Il Comune di Bologna gestisce, attraverso l’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona ASP Città di Bologna, i servizi dedicati al Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta. La progettazione degli interventi attuati attraverso il PO I Fead tiene conto delle “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia”, approvate in Conferenza Unificata il 5 novembre 2015 dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.
Il target di riferimento sono adulti vulnerabili con problemi e fragilità sociali e sanitarie, dipendenti da sostanze, senza dimora stanziali e temporaneamente presenti o con bisogni indifferibili e urgenti e adulti in esecuzione penale.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SCHEDA FEAD - ASP GRAVE EMARGINAZIONE ADULTA
Il Comune di Bologna gestisce, attraverso l’Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona (ASP Città di Bologna), i servizi dedicati al Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta.
Il target di riferimento sono adulti vulnerabili con problemi e fragilità sociali e sanitarie, dipendenti da sostanze, senza dimora stanziali e temporaneamente presenti o con bisogni indifferibili e urgenti e adulti in esecuzione penale.La progettazione degli interventi attuati attraverso il PO I Fead tiene conto delle “Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia”, approvate in Conferenza Unificata il 5 novembre 2015 dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali[1].
 
La progettazione di tale interventi muove dal presupposto che i beni di prima necessità (cibo, vestiti e beni di consumo) non sono solo la condizione minima e base per sopravvivere, ma rappresentano molto di più. Per Levi-Strauss il cibo è buono da pensare, per Bourdieu il gusto, anche nel vestire, manifesta l’architettura visibile delle differenze  sociali. Mangiare prodotti di scarsa qualità, essere vestiti in modo inadeguato in contesti pubblici contribuisce a cristallizzare le persone entro un ruolo sociale riconosciuto: il povero. La considerazione che guida la progettazione e l’implementazione degli interventi a valere sul PO I Fead  è di non contrapporre i beni di prima necessità ai progetti di valorizzazione, ma riconoscere che la valorizzazione inizia da essi.
 
OBIETTIVI
Nei servizi destinati alla Grave Emarginazione Adulta il PO I Fead rappresenta un fondamentale ed innovativo strumento di lavoro con la popolazione senza dimora. L’obiettivo è quello di:
  • potenziare la valorizzazione della persona all’interno dei progetti, fornendo in ingresso beni di  consumo (kit casa e kit bagno) belli e dignitosi;
  • rinforzare i percorsi lavorativi attraverso l’acquisto e l’utilizzo di vestiti, attrezzi e abiti da lavoro consoni e personali;
  • permettere alle persone di accedere  ad alimentazione di qualità, variata, attenta alle esigenze personali di salute.
L’implementazione degli interventi si articola in 3 categorie: lavoro di prossimità, abitare, lavoro di comunità.
 
LAVORO DI PROSSIMITA’ e BASSA SOGLIA.
Il lavoro di prossimità svolto dagli operatori di Città Prossima-Help Center e da Unità di Strada costituisce una parte fondamentale dei servizi della grave Emarginazione Adulta, nonché il “primo aggancio relazionale” con la persona senza dimora che vive - stabilmente o temporaneamente - in strada.
Attraverso gli strumenti forniti dal PO I Fead gli operatori dei servizi di prossimità distribuiscono coperte, sacchi a pelo, sacchi a pelo termici, bevande calde in inverno, acqua e borracce in estate.
All’interno delle strutture di accoglienza, inoltre, lo strumento del Fead consente l’implementazione di interventi a bassa soglia per la soddisfazione dei bisogni immediati: a tutti gli utenti in entrata vengono garantiti prodotti per l’igiene personale, kit di emergenza e prodotti per l’igiene degli ambienti.
 
ABITARE
L’abitare è una delle dimensioni importanti della costruzione del sé, del benessere, della progettazione della propria vita. Un luogo bello contribuisce ad introiettare un’immagine positiva di sé e a far emergere i bisogni inespressi. Secondo il principio alla base del programma Housing First, infatti, la casa è il punto di accesso, il primo passo, l’intervento primario da cui partire nel proporre percorsi di integrazione sociale.
Attraverso le risorse Fead si acquistano dotazioni per gli alloggi di Housing First e le strutture di Housing Led, ad uso personale, tra cui biancheria per la casa, stoviglie  e attrezzature da cucina, mobilio ed elettrodomestici di piccole dimensioni.
Un’altra sfida cruciale nel lavoro con la homelessness è rappresentata dall’accesso all’alimentazione. Il PO I Fead, in questo senso, supporta  progetti di carattere innovativo, aventi una triplice funzione:
  • cura della salute: possibilità di acquistare cibo di qualità e prodotto dietetici per persone che soffrono di particolari patologie (es. diabete):
  • educazione al cibo: possibilità di acquistare prodotti per la preparazione personale dei pasti, in modo autonomo e conforme ai gusti ed esigenze della persona;
  • sviluppo di relazioni positive attraverso la preparazione e la condivisione di pasti tra condomini e vicini.
 
LAVORO DI COMUNITA’
I Laboratori di Comunità sono spazi diffusi sul territorio della città e aperti alla cittadinanza con e senza dimora; sono luoghi di creazione e sperimentazione sociale, volti a favorire il superamento della condizione di marginalità delle cosiddette fasce deboli della popolazione. Al loro interno si promuovono laboratori, attività ed eventi co-progettati con i partecipanti stessi, associazioni, gruppi di cittadini.
Tra le attività promosse al loro interno trova grande importanza il laboratorio di sartoria, finanziato dalle risorse del PO I Fead. Tale attività, all’interno del progetto personalizzato della persona, lavora sull’aspetto del miglioramento dell’immagine del sé, attraverso l’aggiustamento, il confezionamento e l’acquisto di stoffe, filati e accessori utili al confezionamento e/o all’aggiustamento di abiti che riflettono il
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Pubblicato il 23 settembre 2019