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Venerdì 22 luglio alle ore 9.30, apre il segretariato sociale del Cassero, nella sede dell’associazione, in via Don Minzoni 18.
Questo nuovo servizio è reso possibile dalla vincita di un bando Unar, ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, per rafforzare o creare sportelli di questo tipo in tutta Italia. Tutti i servizi di welfare interni al Cassero diventano parte di un vero e proprio sportello antidiscriminazione rivolto alle persone LGBTIQIA+.
L'obiettivo di Spazio LGBTI+ Cassero è migliorare le condizioni di vita materiali e psicologiche delle persone LGBTQIA+ che hanno subito o subiscono violenze e discriminazioni a causa del proprio orientamento e identità di genere. Il progetto adotta un’ottica intersezionale che tiene conto contemporaneamene anche di altri fattori di discriminazione ed è gestito da persone LGBTIQIA+, seguendo un metodo peer to peer.
Quando si vive una situazione di marginalità multipla, spesso è come se il proprio capitale sociale, e la possibilità di agire concretamente sulla propria vita, venissero erose. Lo sportello mira ad aiutare le persone in situazioni di fragilità a ricostruire una rete di relazioni e il proprio benessere in senso ampio, non solo riferito alle necessità di sopravvivenza. In questo processo viene recuperata anche la propria autodeterminazione di essere umano.
"La rete di servizi che si è creata - dichiara la vicesindaca Emily Clancy - mira ad un empowerment delle persone, in modo da non fornire solo assistenza, ma la possibilità di recuperare autonomia e ricostruire la propria vita".
Camilla Ranauro, presidente del Cassero sottolinea che: "discriminazioni e violenza verso le persone LGBTQIA+ si esercitano in ogni contesto della vita: a casa, al lavoro, a scuola, nel percorso migratorio, quando si è ormai anziani, etc. Ciò accade anche all’interno dei servizi sociosanitari". Per questo le persone LGBTIA+ a volte non si rivolgono ai servizi perché non si sentono tutelate, oppure non ricevono una risposta adeguata.
Inoltre, sottolinea Margherita Neri, vice presidente di Piazza Grande, primo partner del Cassero: "Intorno al 30% delle persone senza dimora sono LGBTQIA+. Era ormai da tempo giunto il momento di creare un servizio dedicato".
Il Cassero, insieme alla rete di partner mette a sistema i servizi di aiuto, supporto e orientamento che ha già attivi:
- il telefono amico
- lo sportello di sostegno psicologico e quello giuridico
- il settore Scuola e formazione
- il settore Salute
- gruppi di socializzazione
La rete dei partner offre altri contributi, come il sostegno sul disagio abitativo, nel caso di PiazzaGrande o l'inserimento lavorativo nel caso dell’ente di formazione Enfap.
Allo sportello sociale potrai:
- accedere a colloqui individuali
- ricevere informazioni dettalgiate sui servizi
- fissare un appuntmento per sportello psicologico e giuridico
- ricevere orientamento e accompagnamento ai servizi competenti per la presa in carico
Come accedere allo sportello:
- l'accesso è libero e puoi recarti direttamente negli orari di apertura: dalle 9.30 alle 13.30 il martedì, mercoledì e venerdì; dalle 15 alle 18 il lunedì e il giovedì
- puoi telefonare al numero 3880925933
L’elenco completo dei partner:
- Unar
- Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità
- Regione Emilia-Romagna - Assessorato Pari opportunità
- Comune di Bologna
- ASP Città di Bologna
- Casa delle donne per non subire violenza Bologna
- Enfap Emilia-Romagna
- Legacoop Bologna
- Coordinamento Arcigay Emilia-Romagna