Dicembre è iniziato e con esso stanno arrivando sempre di più le temperature rigide a Bologna. Ecco perché abbiamo avviato, come ogni anno, in collaborazione con il Comune di Bologna, un intervento nato con lo scopo di coinvolgere e aiutare le persone senza dimora in un periodo così complicato dal punto di vista climatico: il Piano Freddo.
Anche quest' anno la partenza del Piano Freddo coincide proprio con l’arrivo di Dicembre, ma presenta diverse novità: sia dal punto di vista della disponibilità e delle modalità di accesso delle strutture, sia soprattutto per quanto riguarda le linee guida da seguire ai tempi del Covid.
Ecco dunque tutte le informazioni necessarie per capire nel concreto come funziona il Piano Freddo 2020/2021.
In cosa consiste il Piano Freddo e come funziona
Il Piano Freddo consiste in un’azione stagionale di riduzione delle condizioni di disagio, al fine di offrire un luogo di riparo temporaneo di quindici giorni, rinnovabili fino alla conclusione del Piano Freddo ( 31 marzo) , rivolto alle persone senza dimora maggiorenni presenti sul territorio, caratterizzate da differenti problematiche economiche, psicosociali e culturali, che insieme delineano la grave emarginazione adulta.
Essendo una misura stagionale di riduzione del danno è concessa l’accoglienza indistinta alle persone in regola o meno con i documenti. É prevista l’accoglienza anche nelle ore diurne all'interno delle strutture limitatamente ai periodi di neve e freddo intenso, che viene definito tale da un'allerta della Protezione Civile.
Dall’obiettivo generale del Servizio di riduzione del disagio sociale e sanitario vissuto in strada, derivano obiettivi ben delineati. Primo su tutti quello di costruire relazioni significative con i beneficiari, dare risposta ai bisogni primari, in particolare offrendo un luogo di riparo temporaneo e di riposo, per prendersi cura dell’igiene personale, e garantire un mirato orientamento sociale e sanitario, in sinergia ai servizi di prossimità e agli altri servizi invianti.
Oltre ai posti letto, sono previsti inoltre numerosi altri servizi offerti prevalentemente dal volontariato, coordinato da ASP Città di Bologna, come ad esempio: distribuzione di coperte, sacchi a pelo, bevande calde e generi di conforto, ai quali si aggiunge la somministrazione di pasti presso le strutture adibite al Piano Freddo.
L’accoglienza notturna avverrà nella fascia oraria 19.00-9.00, ma sarà garantito anche un riparo diurno nella fascia oraria 10.00-18.00 tutti i giorni della settimana. L’accoglienza diurna sarà su invio del Servizio Città Prossima e delle strutture di Piano Freddo, presso i Laboratori di comunità presenti sul territorio.
Disponibilità dei posti nelle strutture
Appare fondamentale a questo punto capire quali siano le strutture adibite al progetto del Piano Freddo per questo inverno, così come è importante sapere per ciascuna di queste strutture qual è la capienza disponibile.
Di seguito abbiamo perciò inserito le dieci strutture che sono state attivate per essere partecipi di tale azione stagionale, con le relative capienze in termini di posti letto:
- 30 posti (uomo) presso “Casa del Riparo Notturno M. Zaccarelli” (ex Siproimi) Via del Lazzaretto, 15;
- 1 posto con cane presso il “Rifugio Notturno”, via del Gomito 22 Possibilità di ospitare cani nella zona esterna attrezzata;
- 50 posti (uomo e donna) presso “Casa Willy”, via Pallavicini 12;
- 30 posti (uomo) presso “Vis”, Via Dino Campana 3;
- 35 posti (uomo e donna), presso Centro“G.Beltrame”, via Don Paolo Serra Zanetti, 2;
- 25 posti (uomo) presso Villa Serena, via della Barca 1;
- 25 posti (uomo) presso Fantoni, via Fantoni 15;
- 8 posti (uomo e donna) presso i moduli abitativi in Via del Lazzaretto, 15 dedicati alla persone cosiddette “irriducibili”;
- 10 posti (uomo e donna) presso Centro Rostom, via Pallavicini, 12;
- 5 posti Pris presso strutture dedicate.
Ricordiamo inoltre che ASP Città di Bologna è in forte sinergia con l’Arcidiocesi di Bologna, la quale, durante il Piano Freddo, garantisce 15 posti letto all’interno delle parrocchie cittadine che si sono rese disponibili. Ecco quali sono le parrocchie interessate:
- 3 posti (uomo) presso la Parrocchia San Bartolomeo della Beverara, via della Beverara 90;
- 2 posti (uomo) presso la Parrocchia Santa Rita, via Massarenti 418;
- 2 posti (uomo) presso la Parrocchia San Donino, via San Donino 2;
- 2 posti (coppia) presso la Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio, via Fioravanti 137
- 6 posti (uomo) presso Sant’Egidio, Galleria Acquaderni (da gennaio 2021).
Totale posti letto tra strutture e parrocchie: 234.
Modalità di accesso e permanenza: tutte le informazioni a riguardo
Dopo aver illustrato tutte le strutture che metteranno a disposizione posti letto per le persone senza dimora, vogliamo fare chiarezza anche dal punto di vista delle modalità di accesso e di permanenza.
Nello specifico, da martedì 1 dicembre al 17 gennaio, Help Center funzionerà in modalità mobile e gli operatori saranno operativi in strada tutti i pomeriggi con i seguenti orari:
- dal lunedì al venerdì: 14.30 - 18;
- sabato, domenica e festivi: 15.30 - 18
È possibile fornire alle persone che richiedono di accedere allo sportello il numero di telefono 373/7566997 che sarà attivo:
- dal lunedì al venerdì: 14.30 - 16.30;
- sabato, domenica e festivi: 15.30 - 18
Ad un primo colloquio telefonico seguirà dunque un contatto in strada con l'obiettivo di rispondere in tempi brevi ai bisogni espressi dalle persone senza dimora.
L’organizzazione appena descritta del Servizio Città Prossima - Help Center, infatti, permette agli operatori di concentrare la loro presenza in strada in modo tale da raggiungere tutte le persone segnalate dai servizi e cittadini; così come permette di creare lo spazio per il dialogo e la relazione individuale o a piccoli gruppi; ma consente anche di raggiungere le persone conosciute e stabili sul territorio; o infine di intercettare chi è più resistente e non accede volontariamente ai servizi.
Ci teniamo a sottolineare che anche quest’anno è attiva la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. gestita dagli operatori di Città Prossima - Help Center. L’e-mail in questione è a disposizione dei cittadini che possono in questo modo segnalare le persone in difficoltà che vedono in strada.
Saranno gli operatori di Help Center a recarsi in locoin un secondo momento per intercettare la persona e, in base alla valutazione che verrà effettuata, potranno assegnare il posto letto dando tutte le indicazioni utili ad individuare la struttura più indicata. Verrà dato riscontro al servizio segnalante. Questa modalità consentirà di monitorare la città in maniera diffusa e di venire a conoscenza di situazioni non note ai servizi.
L’Unità di Strada rimarrà invece sportello di riferimento esclusivamente per le persone con tossicodipendenza. Il servizio si trova in Via Polese 15/A e ha i seguenti orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.30.
Ecco alcune informazioni utili per l’ingresso, nonché per una corretta permanenza all’interno delle strutture messe a disposizione da ASP Città di Bologna:
- Prima dell’avvio del Piano Freddo, Città Prossima-Help Center e Unità di strada, in forte raccordo con ASP Città di Bologna, procedono con la raccolta delle pre-segnalazioni da parte dei Servizi (Servizi sociali territoriali, Servizio Sociale Bassa Soglia, Protezioni Internazionali, Servizio dipendenze patologiche – SerDp, Servizio Sociale Disabili, Servizi del Privato Sociale) in modo tale da garantire l’accoglienza delle persone più fragili dal 1 dicembre
- Prima dell’avvio del Piano Freddo, verrà eseguito un tampone naso/oro-faringeo per la diagnosi di una possibile infezione da SARS-CoV-2 per tutte quelle persone il cui ingresso è previsto per le giornate del 1, 2 e 3 dicembre. Per coloro che faranno accesso durante tutto il Piano Freddo verrà eseguito il tampone naso/oro-faringeo a cura di Sanità Pubblica la mattina successiva all’ingresso presso la struttura d’accoglienza stessa
- L'accesso avviene compatibilmente con la disponibilità di posti
- L’invio ordinario viene effettuato per 15 notti con eventuale successivo rinnovo che verrà effettuato direttamente dalla struttura ospitante
- All’ingresso in struttura viene fatto firmare agli ospiti il regolamento interno tradotto anche nelle principali lingue straniere
- Quotidianamente verranno inviate alla Questura le presenze all’interno delle strutture
- Non è consentita l’ammissione diretta alle strutture per chi si presenta presso le stesse
- Le strutture sono aperte nella fascia serale e notturna (19.00-9.00)
Il Piano Freddo ai tempi del Covid: linee guida da seguire
Questo Piano Freddo, a differenza dei precedenti, deve far fronte anche ad un’altra emergenza con la quale conviviamo tutti ormai da quasi un anno: la pandemia da Covid.
Appare evidente come in questo contesto siano dunque necessarie ulteriori norme e regole da rispettare per evitare episodi di contagio e di eventuali focolai. Per questo motivo sono state emanate diverselinee guida da seguire per un corretto comportamento dentro e fuori le strutture d’accoglienza, sia per quanto riguarda le persone senza dimora, sia per gli operatori. Andiamo ad analizzare le più significative.
La prima linea guida da considerare riguarda il distanziamento fisico che viene garantito all’interno delle strutture, in ottemperanza alle Disposizioni vigenti. Per garantire questo è stato necessario rimodulare il numero di posti letto all’interno delle strutture d’accoglienza.
Rispetto dunque agli anni passati è stata prevista l’apertura della nuova struttura VIS in via Campana.
Si specifica che tutti gli operatori e ospiti sono muniti dei dispositivi di protezione (ovvero mascherine, guanti e gel disinfettanti). Gli operatori, inoltre, sono invitati a prestare particolare attenzione alla salute degli ospiti, monitorando l'insorgenza di eventuali sintomatologie.
Per le situazioni di emergenza riscontrate dalle forze dell’ordine o dal pronto soccorso, è prevista un’ammissione alle strutture tramite il servizio di Pronto Intervento Sociale (Pris) che potrà usufruire di posti dedicati, in aggiunta a quelli elencati precedentemente.
Il Servizio di Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta di ASP Città di Bologna, inoltre, fa parte della task-force Covid vulnerabili, istituita per integrare le azioni volte al governo dell’emergenza sanitaria.
Proprio in sinergia con la task-force sono state organizzate diverse formazioni agli operatori delle strutture di accoglienza, trattando in particolare le seguenti tematiche:
- Misure di prevenzione diffusione contagio
- Utilizzo DPI
- Gestione casi complessi
La task-force ha effettuato sopralluoghi in tutte le strutture della rete della Grave Emarginazione Adulta (sia ordinarie, sia Piano Freddo) per comprendere al meglio le realtà e le diverse caratteristiche degli spazi al fine di costruire efficienti possibilità di intervento.
In occasione dei sopralluoghi, in raccordo con il dipartimento di Sanità Pubblica e Dipartimento di Cure Primarie, si sono eseguiti vaccini anti influenzali a base volontaria alle persone ospiti delle strutture di accoglienza.
In aggiunta, è stato implementato un piano d’azione da attivare in caso di sospetto positivo presso le strutture e, successivamente, in caso di confermata positività.
La realizzazione di tutte le attività non può prescindere dalla forte e significativa collaborazione delle associazioni e organizzazioni del territorio che mettono in rete le proprie disponibilità e il proprio servizio.
Prima dell’avvio del Piano Freddo è stato infatti costruito un tavolo di comunità di monitoraggio strategico sul come mettere insieme le energie e le risorse del pubblico e delle realtà del terzo settore/privato sociale. I piani sui quali si lavorerà nello specifico sono: allargamento, orientamento e confronto sul piano culturale e sperimentazioni operative in sottogruppi sul territorio.
Oltre a ciò è previsto il coinvolgimento di Organizzazioni di Volontariato durante le uscite in strada. Tra queste Croce Italia uscirà la domenica e sarà a disposizione durante le allerte, mentre CISOM - Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, gruppo di Bologna, a partire da gennaio, uscirà in strada una volta a settimana.
L’obiettivo in questo caso è quello di monitorare le condizioni di salute delle persone per effettuare un tempestivo raccordo con l’AUSL e gli ospedali cittadini, in caso di problematiche sanitarie significative.
In conclusione, data la delicata situazione imposta dall’emergenza Covid e la necessità di coordinare al meglio l’impegno dei volontari, ASP Città di Bologna e Caritas Diocesana hanno concordato che tutti i gruppi di volontari impegnati nella distribuzione dei pasti all’interno delle strutture faranno riferimento a Caritas Diocesana.
Data la delicata situazione imposta dall’emergenza Covid19, la modalità che ASP ha individuato, in accordo con le strutture Piano Freddo, per la distribuzione pasti è infatti la seguente. I pasti, già suddivisi in porzioni singole, devono essere consegnati dai volontari agli operatori all’esterno della struttura; sarà cura degli operatori distribuire poi i pasti agli ospiti all’interno della struttura.
Consapevoli che queste modalità non siano in linea con l’approccio relazionale che da sempre caratterizza i volontari, riteniamo però che siano necessarie per rispettare le norme e le precauzioni legate all’attuale situazione sanitaria, così come per salvaguardare il più possibile la salute di tutti: tanto dei beneficiari quanto degli stessi volontari.
Pubblicato il 1 dicembre 2020