
In generale:
- Per gli operatori che hanno contatto con l’utenza, si è raccomandato di rispettare la distanza di sicurezza di almeno 1 metro e l’impiego di tutte le misure di attenzione già diffuse e comunicate in precedenza.
- Si è prevista la permanenza in sala d’attesa di un numero limitato di persone in modo da consentire la distanza di sicurezza di 1 metro tra le persone presenti. Nel caso di numero tale da non consentire la distanza in sala di attesa, si sono fatte attendere le persone in esterno.
- Si sono effettuati i colloqui in strada mantenendo distanza di sicurezza di almeno 1 metro.
- Dove possibile, si è prediletto il contatto con l’utenza via telefono e whatsapp.
- Si sono evitate attività socializzanti e limitate le attività che comportano contatto con le persone: invii e colloqui con tempi di svolgimento ridotti, evitando gli accompagnamenti.
- Si sono realizzati accurati interventi di pulizia e sanificazione delle strutture.
- Si sono distribuiti e si è promosso l’utilizzo di prodotti per la pulizia delle mani.
- Si è evitato l’accesso dei cittadini e/o di soggetti aderenti ad associazioni ai laboratori di comunità e limitato l’accesso solo ad un numero di persone “target” mantenendo tra le persone la necessaria distanza di sicurezza.
- Si è promosso il necessario raccordo con le parrocchie che collaborano per l’accoglienza connessa al piano freddo per condividere e per estendere anche ai loro volontari le raccomandazioni richiamate in precedenza.
- Si è evitato l’accesso nelle strutture dei volontari impegnati nella distribuzione pasti, la quale è stata garantita dagli operatori dei servizi.
- Gli operatori disponevano dei presidi sanitari necessari a lavorare in condizione di igiene e sicurezza.
- Gli operatori hanno partecipato ai moduli formativi proposti dal Dipartimento di Sanità Pubblica, dal Dipartimento di Cure Primarie, in collaborazione con l’Università di Bologna.
- 33 posti (uomo) presso “Casa del Riparo Notturno M. Zaccarelli” (Capannoncino) Via del Lazzaretto, 15;
- 1 posto con cane presso il “Rifugio Notturno”, via del Gomito 22 Possibilità di ospitare cani nella zona esterna attrezzata;
- 80 posti (uomo e donna) presso “Casa Willy”, via Pallavicini 12;
- 25 posti (uomo e donna), presso Centro “G.Beltrame”, via Don Paolo Serra Zanetti 2;
- 35 posti (uomo) presso Villa Serena, via della Barca 1 ;
- 25 posti (uomo) presso Fantoni, via Fantoni 15;
- 38 posti (uomo e donna) presso i moduli abitativi in Via del Lazzaretto, 15;
- 10 posti (uomo e donna) presso Centro Rostom, via Pallavicini, 12;
- 30 posti (uomo) presso Vis, Via Campana, 3
- 10 posti (uomo) presso la Parrocchia Sant’Antonio di Padova via della Dozza 5/2;
- 4 posti (uomo) presso la Parrocchia San Bartolomeo della Beverara, via della Beverara 90;
- 6 posti (uomo) presso la Parrocchia San Bartolomeo di Bondanello – Castelmaggiore;
- 3 posti (uomo) presso la Parrocchia Santa Rita, via Massarenti 418;
- 10 posti (uomo) presso la Capanna di Betlemme – Funo di Argelato;
- 3 posti (uomo) presso la Parrocchia San Donino, via San Donino 2;
- 2 posti (coppia) presso la Parrocchia San Girolamo dell’Arcoveggio, via Fioravanti 137
Un dato significativo è che circa il 25% delle persone accolte ha effettuato più di un ingresso all’interno delle strutture del Piano Freddo. Il che vuol dire che una persona su quattro ha avuto necessità di usufruirne.
Inoltre, va specificato che, tra le persone accolte, gli uomini rappresentano la maggioranza (396) rispetto alle donne (50).
L’età delle persone accolte è mediamente alta. Come mostra il grafico, quasi la metà delle persone accolte ha un’età compresa tra i 45 e i 64 anni.
La nazionalità delle persone accolte durante il Piano Freddo è la seguente:
122 le persone italiane
302 le persone straniere, di cui: 239 non comunitarie e 63 comunitarie
Per 22 persone non è stato possibile conoscere la nazionalità di appartenenza.
Di seguito viene riportato un grafico dettagliato sulle nazionalità.
STRUTTURE ORDINARIE
Le strutture di accoglienza Beltrame e Rifugio Notturno hanno assicurato fino al 31 maggio 2020 l'accoglienza H24 per tutti gli ospiti accolti per garantire la massima protezione dalla strada alle persone ospiti.
Le strutture Zaccarelli, Scalo, Rostom, La Locomotiva e Madre Teresa di Calcutta hanno proseguito con il proprio funzionamento H24, lavorando con gli ospiti sul rispetto delle disposizioni vigenti.
Inoltre presso Rostom e Beltrame (le strutture nelle quali vengono accolte persone con bisogni sanitari) erano presenti le figure sanitarie dell’OSS, dell’infermiere e del medico messe a disposizione dal Dipartimento di Cure Primarie e Distretto di Committenza AUSL, in modo tale da garantire un monitoraggio costante delle persone ospiti con fragilità sanitarie.
LABORATORI DI COMUNITÀ
In questo caso è stata riformulata l’attività dei Laboratori di Comunità E20 e Happy Center. Con lo spostamento degli educatori a supporto delle strutture di Piano Freddo, anche le attività sono transitate nelle strutture d’accoglienza. Nel rispetto delle disposizioni, sono state portate avanti azioni di socializzazione e integrazione con gli ospiti delle strutture anche a seguito di richieste da parte di questi ultimi.
Nei Laboratori di Comunità Scalo, Gomito a Gomito e BelleTrame, inseriti nelle rispettive strutture di accoglienza, sono stati interrotti gli accessi ai cittadini e/o ai soggetti aderenti ad associazioni, mentre questi ultimi sono stati limitati per le persone che sono ospiti delle strutture.
Durante questo periodo inoltre si sono portati avanti, a distanza, i contatti con le Associazioni del territorio della Città di Bologna con le quali i laboratori hanno costruito relazioni e collaborazioni.
STRUTTURA D’ACCOGLIENZA PER PERSONE SENZA DIMORA POSITIVE AL COVID-19: VILLA SERENA
Dal 20 aprile 2020, la struttura di Piano Freddo Villa Serena è stata dedicata all’accoglienza sia di persone risultate positive al Covid-19, ma che non necessitavano di un ricovero in Ospedale, sia di coloro che hanno avuto contatti con persone positive. La struttura ha messo a disposizione 19 posti letto H24 per uomini e donne.
Il Servizio di Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta, inoltre, fa parte della task force distrettuale Città di Bologna/Ausl Bo per il governo dell’emergenza, insieme a un medico del Dipartimento delle Cure Primarie con funzioni di governo delle relazioni con le strutture d’accoglienza, la Responsabile Programma Centro C.A.S.A, Popolazione Migrante e Bassa Soglia del Dipartimento Cure Primarie; un’infermiera Coordinatrice U.A. Carcere, Centro C.A.S.A, Senza Dimora; il medico del Programma Integrato Dipendenze Patologiche e assistenza popolazione vulnerabili e il medico del Dipartimento Sanità Pubblica con funzioni di supporto alla sorveglianza e vigilanza.
All’interno del tavolo sono state predisposte le seguenti azioni relative alla struttura Villa Serena:
- accessi quotidiani da parte dell’infermiera afferente al nucleo della domiciliare del Dipartimento di Cure Primarie per il monitoraggio della salute degli ospiti, rilevazione temperatura e parametri;
- contatti quotidiani con gli ospiti in quarantena da parte del Dipartimento di Sanità Pubblica;
- fornitura in maniera continuativa dei DPI, in base all'analisi del fabbisogno, da parte del Distretto;
- ulteriore fornitura di altri DPI a cura del Dipartimento di Sanità Pubblica in caso di persone venute a contatto con pazienti positivi che necessitano di isolamento fiduciario;
- canale con USCA (Unità Soccorso Continuativo Assistenziale) per persone che presentano sintomi in modo da ricevere una valutazione medica, condizioni cliniche ed indicazioni su necessità di ricovero o meno. Solitamente i medici dell’USCA sono attivati dal Medico di Medicina Generale, ma, viste le specificità del target si sta tentando di istituire altri canali per un collegamento ed attivazione per le persone che non hanno MMG.
Le persone accolte all’interno della struttura fino al 31 maggio 2020 sono state 23.
I dimessi dalla struttura, a seguito del secondo tampone negativo e comunicazione dei servizi sanitari, invece, sono stati 9.
La nazionalità delle persone accolte durante il Piano Freddo ( 1 Dicembre 2019 – 19 Aprile 2020) è la seguente:
- 2 le persone italiane
- 2 le persone non comunitarie
- 19 le persone comunitarie
Di seguito viene riportato un grafico dettagliato sulle nazionalità di appartenenza, nel quale si evince come il Marocco sia la nazionalità più rappresentativa.
Come mostra il grafico, la maggior parte delle persone accolte ha un’età compresa tra i 45 e i 64 anni (43%).
Infine, tra le persone accolte, gli uomini sono in netta maggioranza rispetto alle donne: 21 a 2.
Pubblicato il 16 giugno 2020