Contrasto grave emarginazione adulta

Lunedì 28 novembre, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’Associazione Mondo Donna Onlus ha organizzato “Donne Senza Dimora e Violenza”, il convegno conclusivo dei progetti Out Of Shade e Shelt(H)er, che ci hanno visti partner insieme a Cooperativa Sociale Società Dolce. Un'occasione preziosa per condividere i metodi e gli strumenti dei progetti sperimentali Shelt(H)er e Out of Shade, per conoscere le buone prassi nel contrasto alla violenza contro donne in condizione di grave emarginazione e a rischio di esclusione sociale, per condividere esperienze, ricevere stimoli, attivare riflessioni e proposte da parte delle operatrici e degli operatori dei servizi presenti sul territorio regionale e nazionale grazie ai workshop itineranti in programma nella sessione pomeridiana. Per iscrizioni compilare il
Al fianco dell’Associazione MondoDonna Onlus, capofila dei progetti Out of Shade e Shelt(h)er e insieme a Società Dolce, che con noi ricopre il ruolo di partner, sono stati presentati i “Servizi Antiviolenza per Donne a Rischio Emarginazione”. I servizi hanno sede nelle strutture della GEA Centro Beltrame, Madre Teresa di Calcutta e Casa Willy. L'obbiettivo dell’incontro è di condividere le azioni e le attività realizzate nell’ambito dei progetti con componenti del Tavolo metropolitano di monitoraggio dell’Accordo, con gli operatori e le operatrici dei servizi socio sanitari e con le associazioni coinvolte. Guarda il video
In occasione del 17 ottobre, Giornata mondiale di lotta alla povertà istituita dall’ONU nel 1992, ASP Città di Bologna, l’associazione Naufragi, le cooperative socie e altre realtà e associazioni del panorama bolognese hanno previsto dei momenti di incontro per dar vita a riflessioni, confronti e stimoli. Le realtà che operano sul territorio rappresentano un osservatore privilegiato sui temi della fragilità e inclusione sociale, ambiti in costante trasformazione. Nasce dunque il bisogno di riflettere sui cambiamenti dei bisogni delle persone che ogni giorno incontriamo all’interno della rete dei nostri servizi.
Come ogni anno, il Comune di Bologna ed ASP Città di Bologna, in collaborazione con il Consorzio Arcolaio che gestisce i servizi dedicati alla grave emarginazione adulta, stanno predisponendo il Piano Freddo 2022/2023, per dare riparo alle persone fragili che vivono in strada nei giorni di freddo intenso. Anche quest’anno è aperta la raccolta di coperte, piumoni, sacchi a pelo e lenzuola singole presso gli uffici di ASP Città di Bologna presso il Palazzo della Formazione di via Bigari 3, terzo piano. Sarà possibile consegnare dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 051 6201901
Al via l’edizione 2022 del tour di Gira la Cartolina che quest’anno si intitolerà “Lavori in corso”, affrontando per l’appunto la tematica del lavoro/non lavoro. Le 3 passeggiate in programma, rispettivamente: martedì 20 settembre, venerdì 7 ottobre e mercoledì 12 ottobre, vedranno un gruppo di narratori e narratrici alla guida dei gruppi di partecipanti alla scoperta di mestieri antichi e nuove occupazioni. Ci si addentrerà nella tematica del lavoro attraverso diversi punti di vista…lavoro come risorsa o fonte di stress…insomma una passeggiata alternativa, tutta vivere immergendosi tra le vie bolognesi. Il progetto, promosso da ASP città di Bologna in collaborazione con Soc. Coop. Soc. Piazza Grande, vede la partecipazione di professionisti del settore socio-educativo e del contrasto alla grave emarginazione adulta e mira, attraverso la specificità degli itinerari, a mostrare il punto di vista soggettivo ed esperienziale di ognuno ridefinendo Bologna come città relazionale. Per partecipare: scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloakc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addyc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b = 'giralacartolina' + '@'; addyc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b = addyc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b + 'piazzagrande' + '.' + 'it'; var addy_textc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b = 'giralacartolina' + '@' + 'piazzagrande' + '.' + 'it';document.getElementById('cloakc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b').innerHTML += ''+addy_textc0c1d2c84c4238bb30849a2daa1cd31b+''; indicando nome, cognome, numero di telefono e numero di persone che parteciperanno. Prezzi: Il tour prevede un contribuito a piacere e non ha un costo fisso. Tutte le informazioni nella locandina
Mercoledì 28 sttembre alle ore 18.00 in Via De' Carracci 59, avrà luogo l'evento lancio dell'ambizioso progetto Biblioteca In-Dipendenze. Il progetto del servizio Unità di Strada nasce con l'obiettivo di garantire, anche alle persone più fragili, un accesso alle risorse culturali, costruendo un luogo di socialità, di inclusione e di cultura. La crescita del progetto necessita del contributo di ciascuno di noi, libro dopo libro. Infatti, supportare il progetto è semplice e divertente… Lo si può fare : 1) Partecipando all’Aperitivo lancio di mercoledì 28 settembre alle 18.00 portando un libro da donare. Per la sola partecipazione di riceverà un drink in omaggio. 2) Donando uno o più volumi attraverso i due punti di raccolta: sede centrale di Open Group (via Milazzo 30) e la sede dell’Unità di Strada – Fuori Binario in via de’ Carracci 59. Sostenere il progetto è importante perché la dignità delle persone passa anche dagli spazi che le accolgono! Tutte le info nella locandina
Sarà aperto 5 giorni a settimana lo sportello di ascolto, supporto, orientamento rivolto alle persone LGBTIQI+, con un segretariato sociale che mette in rete i servizi cittadini per sostenere l'uscita da situazioni di violenza e discriminazione. ASP Città di Bologna è partner del progetto e sarà attiva attraverso la formazione con e tra operatori/operatrici sociali. -------------------------- Venerdì 22 luglio alle ore 9.30, apre il segretariato sociale del Cassero, nella sede dell’associazione, in via Don Minzoni 18. Questo nuovo servizio è reso possibile dalla vincita di un bando Unar, ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, per rafforzare o creare sportelli di questo tipo in tutta Italia. Tutti i servizi di welfare interni al Cassero diventano parte di un vero e proprio sportello antidiscriminazione rivolto alle persone LGBTIQIA+. L'obiettivo di Spazio LGBTI+ Cassero è migliorare le condizioni di vita materiali e psicologiche delle persone LGBTQIA+ che hanno subito o subiscono violenze e discriminazioni a causa del proprio orientamento e identità di genere. Il progetto adotta un’ottica intersezionale che tiene conto contemporaneamene anche di altri fattori di discriminazione ed è gestito da persone LGBTIQIA+, seguendo un metodo peer to peer. Quando si vive una situazione di marginalità multipla, spesso è come se il proprio capitale sociale, e la possibilità di agire concretamente sulla propria vita, venissero erose. Lo sportello mira ad aiutare le persone in situazioni di fragilità a ricostruire una rete di relazioni e il proprio benessere in senso ampio, non solo riferito alle necessità di sopravvivenza. In questo processo viene recuperata anche la propria autodeterminazione di essere umano. La rete di servizi che si è creata - dichiara la vicesindaca Emily Clancy - mira ad un empowerment delle persone, in modo da non fornire solo assistenza, ma la possibilità di recuperare autonomia e ricostruire la propria vita . Camilla Ranauro, presidente del Cassero sottolinea che: discriminazioni e violenza verso le persone LGBTQIA+ si esercitano in ogni contesto della vita: a casa, al lavoro, a scuola, nel percorso migratorio, quando si è ormai anziani, etc. Ciò accade anche all’interno dei servizi sociosanitari . Per questo le persone LGBTIA+ a volte non si rivolgono ai servizi perché non si sentono tutelate, oppure non ricevono una risposta adeguata. Inoltre, sottolinea Margherita Neri, vice presidente di Piazza Grande, primo partner del Cassero: Intorno al 30% delle persone senza dimora sono LGBTQIA+. Era ormai da tempo giunto il momento di creare un servizio dedicato . Il Cassero, insieme alla rete di partner mette a sistema i servizi di aiuto, supporto e orientamento che ha già attivi: il telefono amico lo sportello di sostegno psicologico e quello giuridico il settore Scuola e formazione il settore Salute gruppi di socializzazione La rete dei partner offre altri contributi, come il sostegno sul disagio abitativo, nel caso di PiazzaGrande o l'inserimento lavorativo nel caso dell’ente di formazione Enfap. Allo sportello sociale potrai: accedere a colloqui individuali ricevere informazioni dettalgiate sui servizi fissare un appuntmento per sportello psicologico e giuridico ricevere orientamento e accompagnamento ai servizi competenti per la presa in carico Come accedere allo sportello: l'accesso è libero e puoi recarti direttamente negli orari di apertura: dalle 9.30 alle 13.30 il martedì, mercoledì e venerdì; dalle 15 alle 18 il lunedì e il giovedì puoi telefonare al numero 3880925933 L’elenco completo dei partner: Unar Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità Regione Emilia-Romagna - Assessorato Pari opportunità Comune di Bologna ASP Città di Bologna Casa delle donne per non subire violenza Bologna Enfap Emilia-Romagna Legacoop Bologna Coordinamento Arcigay Emilia-Romagna Consulta la carta dei servizi Fonte: Comunicato Stampa - Comune di Bologna
Un “percorso di ascolto verso la definizione del nuovo Piano Sociale e Sanitario Regionale” dell’Emilia Romagna, così è definito il ciclo di incontri tematici che mirano ad un confronto sinergico e condiviso tra mondo del Terzo settore, Università, Organizzazioni sindacali, Centrali cooperative ed esperti. Nell’ambito del terzo appuntamento dal titolo “Politiche dell’abitare e dimensione sociale”, previsto per l’11 maggio, il contribuito di ASP ai dialoghi e ai gruppi di lavoro verso la costruzione del testo finale del PSSR, si manifesterà attraverso la voce di Annamaria Nicolini del Servizio Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta, che ha approfondito il tema delle “Esperienze di Social Housing nei percorsi di cura”.
Attiva dagli anni Novanta, l’Unità di strada (Uds) è un servizio di ASP Città di Bologna rivolto a persone con consumo problematico e dipendenza da sostanze che hanno in prevalenza una vita di strada. Dal 2014 è gestito dalla cooperativa sociale Open Group. Le attività dell’Unità di strada si svolgono direttamente nei luoghi di aggregazione spontanea dei consumatori di sostanze e all’interno di una sede fissa. Da pochi giorni il servizio si è trasferito in via Carracci 59, in Bolognina. Nella nuova sede vengono offerti quei servizi che, negli spazi precedenti in via Polese, non era possibile realizzare. In particolare, la collocazione nei nuovi locali favorisce la collaborazione con altri servizi di bassa soglia presenti in quartiere e con il programma integrato “Dipendenze patologiche e assistenza alle popolazioni vulnerabili” del Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Azienda Usl di Bologna. La sede di via de’ Carracci, che prende il nome di Unità di Strada – Fuori Binario, si configura come un servizio di riduzione del danno: uno spazio che offre accoglienza diurna, ascolto e orientamento ai servizi per le tossicodipendenze, counseling e informazioni sulle sostanze psicoattive. Lo sportello è aperto dalle 10 alle 17 dal lunedì al venerdì. Ogni giorno, inoltre, gli operatori effettuano uscite a piedi e con un furgone attrezzato. Particolare attenzione è rivolta ai soggetti che, oltre al consumo di sostanze, rientrano nelle cosiddette fasce deboli e presentano alti livelli di fragilità sociale o sanitaria. Il servizio offre: • informazioni sugli effetti e i rischi delle sostanze stupefacenti • informazioni, orientamento e accompagnamento ai servizi sociosanitari • distribuzione di materiale sterile a scopo preventivo • ritiro di materiale sanitario usato • prevenzione sanitaria • accompagnamenti presso l’Unità mobile per la terapia metadonica per persone con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti oppiacei. Parallelamente, gli operatori dell’Unità di strada, insieme a rappresentanti del Comune, del Quartiere e delle forze dell’ordine, portano avanti un lavoro di comunità per informare e sensibilizzare le persone del quartiere circa il servizio e i benefici che darà al territorio, ma anche per progettare strategie comuni per prevenire e ridurre possibili problemi di ordine pubblico, di sicurezza e di salute. Gli stessi utenti del servizio vengono coinvolti in percorsi di cittadinanza attiva, laboratori artistici, attività culturali e sportive in grado di rompere la routine quotidiana e favorire l’inserimento sociale. Nel 2021, l’Unità di strada ha incontrato 344 persone, di cui 135 nuovi utenti. I contatti totali sono stati 5.431 Comunicato stampa a cura del Comune di Bologna : https://www.comune.bologna.it/notizie/lunita-strada-cambia-sede
Il Piano Freddo 2021-2022 promosso il 1 dicembre dal Comune di Bologna, e attuato da Asp Città di Bologna in collaborazione con il Consorzio L'Arcolaio sta per giungere alla conclusione, giovedì 31 marzo. Il progetto ha previsto l’accoglienza notturna delle persone fragili che dormono in strada durante il periodo invernale in strutture apposite nel rispetto delle norme di prevenzione del Covid-19. Facciamo dunque un riepilogo di come è andato il Piano Freddo in questi 4 mesi invernali e quali sono stati i punti di forza del progetto. Quali sono stati punti di forza del Piano Freddo 2021/2022 Come è ormai consuetudine da diversi anni, il servizio Help-Center – Città Prossima si è attivato in modalità mobile per raggiungere le persone in strada in condizioni di marginalità. Le uscite sono state guidate dalle segnalazioni da parte dei servizi, delle stesse persone senza dimora e dei cittadini. Infatti, contestualmente all’avvio del piano freddo, si è maggiormente divulgata la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. document.getElementById('cloakcd68636185cee362ebd26d3a994082a0').innerHTML = ''; var prefix = 'ma' + 'il' + 'to'; var path = 'hr' + 'ef' + '='; var addycd68636185cee362ebd26d3a994082a0 = 'instrada' + '@'; addycd68636185cee362ebd26d3a994082a0 = addycd68636185cee362ebd26d3a994082a0 + 'piazzagrande' + '.' + 'it'; var addy_textcd68636185cee362ebd26d3a994082a0 = 'instrada' + '@' + 'piazzagrande' + '.' + 'it';document.getElementById('cloakcd68636185cee362ebd26d3a994082a0').innerHTML += ''+addy_textcd68636185cee362ebd26d3a994082a0+''; alla quale chiunque può scrivere circa la presenza di persone in strada. Questa modalità ha rappresentato un enorme vantaggio per gli operatori e ha inoltre consentito di monitorare la città in maniera diffusa e di venire a conoscenza di situazioni non note ai servizi. Gli operatori, durante il periodo del Piano freddo 2021-2022, hanno infatti elaborato un totale di 1084 segnalazioni. Le persone accolte quindi erano nella maggior parte già conosciute dai servizi di prossimità, altri casi più fragili sono stati messi in protezione rapidamente. Anche quest’anno sono state diverse le persone “irriducibili” che hanno accettato un posto in struttura, frutto del lavoro di relazione nel tempo. Un altro punto di forza che ha caratterizzato il Piano Freddo 2021/2022 è stata l’atmosfera serena che si è respirata in generale nelle strutture di accoglienza, con un numero inferiore di allontanamenti rispetto agli anni precedenti, nonché molta flessibilità e competenza delle equipe nell’accettare i ritmi e le necessità, soprattutto delle persone più diffidenti. Infine, anche quest’anno una grande rete di volontari ha consentito di portare valore aggiunto ai servizi istituzionali. Si sono tenuti infatti corsi di formazione per i cittadini che si sono resi disponibili che hanno prestato il loro servizio nelle strutture o in strada dando un prezioso apporto al lavoro già prezioso degli operatori professionisti. I numeri del Piano Freddo dal 1 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 Come ogni anno è giusto offrire un breve riepilogo rispetto a ciò che è stato il Piano Freddo, e lo vogliamo fare dando qualche numero, iniziando dagli accessi. I posti letto messi a disposizione dalle strutture per il Piano freddo 2021-2022 sono stati in totale 212 (a cui si aggiungono i posti letti ordinari, per un totale complessivo di 550 posti letto), suddivisi tra: ● Sottocoperta (Casa Zaccarelli): per il Piano Freddo sono stati messi a disposizione 30 posti; ● Rifugio: per il Piano Freddo è stato messo a disposizione un posto; ● Casa Willy: la struttura ha messo a disposizione 51 posti; ● Beltrame: sono stati messi a disposizione 25 posti; ● Villa Aldini: la struttura ha messo a disposizione 52 posti; ● Fantoni: sono stati messi a disposizione 23 posti; ● Locomotiva: ha previsto 4 posti per il Piano Freddo; ● Rostom: la struttura ha a disposizione 10 posti per il Piano freddo; ● Parrocchie: le parrocchie di S. Antonio da Padova a la Dozza, di S. Bartolomeo della Beverara, di S. Donnino e di S. Rita hanno complessivamente messo a disposizione 16 posti per il Piano Freddo. Inoltre sono stati messi a disposizione 4 posti Pris in strutture dedicate. Un totale di 300 persone sono state ospitate nelle strutture previste per il Piano Freddo, ripartite in questo modo: 1. Villa Aldini: 86 persone; 2. Casa Willy: 81 persone; 3. Sottocoperta (Casa Zaccarelli): 38 persone; 4. Beltrame: 45 persone; 5. Locomotiva: 10 persone; 6. Fantoni: 12 persone; 7. Rifugio: 4 persone; 8. Rostom: 10 persone; 9. Parrocchie: la parrocchia di S. Bartolomeo della Beverara ha accolto complessivamente 4 persone; la parrocchia di S. Donnino 2 persone; la parrocchia di S. Antonio da Padova alla Dozza 7 persone; la parrocchia di S. Rita 1 persona. Inoltre sottolineiamo come la percentuale di persone che nel corso del Piano freddo 2021-2022 è stata ospitata da più di una struttura sia dell’11.6%; e che tra le persone accolte, gli uomini sono 253 mentre le donne 47. L’età delle persone accolte quest’anno è mediamente alta. Infatti, la maggior parte delle persone fragili ospiti nelle strutture ha un’età compresa tra i 31 e i 64 anni. Concludiamo con un accenno alle nazionalità che sono state ospitate durante il Piano Freddo, in cui spiccano gli stranieri, ben 219 (tra cui 180 persone non comunitarie e 39 persone comunitarie straniere), contro le 81 persone italiane accolte nelle varie strutture. Dopo il Piano Freddo i servizi della Grave Emarginazione Adulta continueranno ad occuparsi delle persone senza dimora provando ad essere a fianco e a supporto dei più fragili. Sempre. Tratto da Bologna ti da
Vista l’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha comportato l'esigenza di concentrarsi sul contrastare la dispersione scolastica dei minori appartenenti ai nuclei di etnia sinta, è stato necessario costruire azioni che permettessero di riappropriarsi della vita sociale e delle proprie esistenze ricostruendo un’identità comune. ASP Città di Bologna ha quindi concordato con il Consorzio L’Arcolaio che si occupa della gestione delle azioni a supporto della Comunità Sinta di Bologna, la rimodulazione delle azioni del progetto in ottica di promozione del benessere e di facilitazione dei processi di integrazione sul territorio, con un focus specifico sull’adesione scolastica dei/delle minori. Il progetto in questione prende il nome di Biblioterapia e in questo articolo ve ne illustreremo gli obiettivi, i benefici e ovviamente i destinatari specifici. Leggi l'articolo completo su bolognatida.it
Confermato anche per il 2022 il programma educativo rivolto ai detenuti avviato durante il lockdown con l’intervento settimanale di professionisti AUSL su tanti temi di prevenzione e promozione della salute Tutti i giorni, dalle prime ore del mattino su Radio Città Fujiko e durante il giorno su LepidaTv e TeleTricolore, nelle celle della Casa Circondariale Rocco D’Amato di Bologna, nota anche come carcere Dozza, risuonano le voci e i volti di Liberi dentro Eduradio&tv, la trasmissione che fa da ponte tra il carcere e la città. Nato nell’aprile 2020, su iniziativa delle associazioni di volontariato che operano in carcere per far fronte alle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, il progetto è coordinato da ASP Città di Bologna e portato avanti dall’associazione Insight assieme alle altre realtà associative del carcere. Da subito anche l’equipe sanitaria dell’Azienda USL che si occupa dell’assistenza ai detenuti è stata coinvolta con una rubrica settimanale dedicata alla promozione della salute. Ora l’Azienda USL entra a far parte del coordinamento del progetto, sostenendo con un finanziamento di 12.000 euro le attività per il 2021-2022, per proseguire la collaborazione tra istituzioni e volontariato in un’ottica di rafforzamento dell’integrazione socio-sanitaria necessaria a rispondere sempre meglio ai bisogni dei detenuti e dei cittadini. Tantissimi i temi affrontati nella rubrica sulla salute in questo primo anno e mezzo con l’apporto di oltre 30 professionisti dell’Azienda USL e del Policlinico Sant’Orsola per parlare di alimentazione, diabete, fumo, ortodonzia, salute mentale e dipendenze, oltre alla rubrica di ginnastica da camera guidata dalla Medicina dello Sport. Grazie a Liberi dentro, inoltre, è stato possibile spiegare in maniera approfondita le misure di prevenzione indispensabili per contrastare la diffusione del Covid-19 e di altre malattie infettive, e il funzionamento del vaccino anti-covid per sostenere l’adesione alla campagna vaccinale anche in carcere. Oltre ad approfondimenti con esperti, la rubrica mira a facilitare per i detenuti l’accesso ai servizi sanitari al momento della scarcerazione alla fine della pena, attraverso puntate sul campo per mostrare, per esempio, come arrivare agli ambulatori ad accesso diretto per le malattie a trasmissione sessuale o ai servizi di strada per le tossicodipendenze, ma anche come attivare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. Interviste e approfondimenti pensati per il carcere ma sempre utili anche alla cittadinanza. Non solo sui temi di salute, ma anche cultura, religione, cucina, teatro, sport con un occhio all’attualità. Sono oltre 500 le puntate andate in onda finora, per oltre 250 ore di contenuti, raggiungendo giornalmente in media circa 7.000 persone via radio e 20.000 tramite le emittenti televisive coinvolte nel progetto. Il progetto ha ricevuto anche l’apprezzamento da parte della Ministra della Giustizia Marta Cartabia che l’ha ritenuta un’iniziativa utile nell’ottica della funzione rieducativa della pena e nel far conoscere la vita nel carcere, in un momento come quello della pandemia che ha portato in primo piano i problemi di salute fisici e psichici dei detenuti, anche a motivo dell’interruzione di molte attività presenti negli Istituti Penitenziari. Ora la programmazione dell’equipe sanitaria va avanti con puntate dedicate ai programmi di screening oncologici e una nuova collaborazione con Psicoradio, la trasmissione radiofonica del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL. Con già quindici anni di esperienza alle spalle, la radio della mente gestita da persone con disturbi psichici, è una sorella maggiore da cui imparare, soprattutto verso un ulteriore obiettivo ambizioso per il futuro: coinvolgere anche detenuti ed ex detenuti nelle trasmissioni attraverso laboratori dedicati al progetto, per mettere in relazione direttamente carcere, esperti e cittadini sui temi più attuali e rilevanti di salute dei singoli e della collettività. -- Liberi dentro Eduradio&tv va in onda dal lunedì al venerdì su Radio Città Fujiko 103.1 alle 6.30 e alle 9, su LepidaTV (canale 118) alle 13 e in replica alle 17, e su Teletricolore (canale 636) alle 17. Sabato e domenica su Teletricolore alle 11 e su LepidaTV alle 13 e in replica alle 17. Visita la sezione dedicata al progetto sul sito della AUSL. Ascolta i podcast delle puntate Comunicato stampa a cura di AUSL Bologna

Sottocategorie