Il viaggio di Arte Cultura e Territoro prosegue e giunge alla quarta fermata, quella dedicata alla "ricerca-azione" di Unibo, dove i protagonisti sono i minori stranieri non accompgnati e il loro impervio viaggio lungo la "strada dell'asino".

Una via estremamente pericolosa per superare confini e difficoltà attraverso Paesi diversi, "una strada che intraprende solo chi non ha un'altra scelta", come recita un detto pakistano.

Bologna è una tappa importante in questo viaggio al punto che la permanenza dei minori stranieri non accompagnati sul territorio bolognese è divenuta oggetto di uno studio da parte dell'Università di Bologna, all'interno del Progetto ACT. 

Nell'articolo una fotografia dei processi di flusso, a partire dalle informazioni confluite all'interno del Servizio Protezioni Internazionali di ASP Città di Bologna che hanno permesso, sulla base di specifici indicatori, una schematizzazione di gruppi nazionali e alla declinazione delle dinamiche che caratterizzano le dinamiche dei gruppi in movimento.

Emerge e si spprofondisce il tema delle abitudini culturali, di cui questi ragazzi sono portatori, divenendo uno dei tasselli fondamentali in questo "viaggio" che possono portare alla formazione di barriere sociali e tradursi in tensioni razziali se non si passa , come dice la Professoressa Stefania Lorenzini, titolare della Cattedra di Pedagogia interculturale, " da un approccio disciplinare che parte dal riconoscimento delle esigenze culturali e dalla possibilità delle persone di crescere in un nuovo contesto sociale e culturale senza vivere uno sradicamento disorientante rispetto alle esperienze pregresse."

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