A partire dal mese di luglio 2014, il Comune di Bologna, in qualità di ente locale titolare del progetto SPRAR, e ASP Città di Bologna, in qualità di ente gestore (insieme all’ATI - Associazione Temporanea di Impresa fra Consorzio Arcolaio e Associazione Mondo Donna), provvederà ad attivare 30 posti straordinari per rispondere alle numerose richieste di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale. 

L’Azienda sarà impegnata nell’orientamento amministrativo legale, e in alcuni processi di integrazione, come l’attivazione di stage formativi.

L’iniziativa nasce a seguito della comunicazione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che il  13 maggio 2014  ha confermato l’impegno del Governo a “reperire le risorse necessarie fino ad integrale copertura dei costi” per l’attivazione di tutti i posti disponibili all’ interno della rete SPRAR (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati).

A seguito di tale decisione, il Servizio Centrale si è rivolto a tutti gli enti locali titolari di progetti territoriali del Sistema Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati affinché procedessero all’attivazione di tutti i posti aggiuntivi così come indicato all’ interno del progetto SPRAR, nella domanda di contributo presentata alla fine dell'anno 2013.

Il progetto prevede l’accoglienza di 21 utenti uomini e 9 utenti donne in quattro strutture del territorio: il centro di accoglienza il Paleotto, Casa Jacaranda, un appartamento in via di Saliceto (messo a disposizione dei gestori da ASP Città di Bologna) e 3 case prefabbricate presso il Comune di Castenaso.

 

Per il sostentamento degli ospiti il Servizio Centrale erogherà agli enti locali impegnati un contributo fisso giornaliero di € 35,00 ad utente.