Questa è la domanda posta a Richard all'inizio del suo percorso di formazione a Bologna. E dallo studio alla pratica, oggi Richard lavora in un piccolo ristorante.
L'emittente televisiva France 24 ha dedicato un servizio all'accoglienza dei richiedenti asilo in Italia e attraverso la storia di Richard possiamo capire le ragioni che spingono un ragazzo a lasciare all'improvviso il proprio paese e a mettersi in viaggio verso un futuro diverso. L'accoglienza diffusa, l'investimento nella formazione professionale e le tante significative relazioni sono gli elementi chiave del sistema SPRAR metropolitano di Bologna coordinato dal Servizio Protezioni internazionali di ASP.
Una sintesi introduttiva al servizio, realizzato grazie alla collaborazione con ANCI, Comune di Bologna, Csapsa, IT2 coop soc, cooperativa sociale CEIS Formazione e ASP Città di Bologna.
Nel giorno in cui in Francia abbiamo visto il governo presentare il suo controverso disegno di legge sull'asilo e l'immigrazione, vediamo come va in Italia, la porta principale oggi per i migranti in Europa. Il trattamento della richiesta di asilo può richiedere fino a 2 anni e per evitare che i migranti vengano lasciati soli per questo periodo alcuni Comuni hanno deciso di concedere loro l'accesso alla formazione, ma anche all'occupazione. E’ il caso della città di Bologna. Il reportage della nostra corrispondente Natalia Mendoza.
E’ un lungo viaggio quello che ha fatto Richard a soli 17 anni per fuggire dalla violenza in Nigeria. Ha attraversato il Niger e il deserto del Sahara e prima di arrivare in Italia è passato per il sud della Libia. E’ lì che è caduto nelle mani dei trafficanti di migranti. “Gli uomini armati ci hanno torturato, non ci hanno dato da mangiare, ci hanno maltrattato…”.
Richard è riuscito a salire su una barca per raggiungere l'Europa. Passando dal Mediterraneo è approdato in Italia ed è stato accolto a Bologna, nel nord della penisola, una città che prevede per il richiedente asilo un percorso di integrazione personalizzato. Infatti gli vengono poste domande per comprendere quali siano le sue passioni e le sue competenze. “Come ti immagini il tuo futuro professionale?” "Mi piacerebbe diventare un grande chef!”.
Dopo un periodo di formazione, Richard svolge uno stage in un ristorante, dove può apprendere le ricette tradizionali della cucina italiana. Sono ricette molto diverse da quelle che lui conosce, ma passando dalle cose più semplici, per arrivare poi a quelle più difficili, può imparare velocemente. Richard ha beneficiato di una formazione che ha l’obiettivo di offrire la possibilità di una crescita sociale per ogni persona.
Pubblicato il 23 Febbraio 2018