Protezioni Internazionali
Come ridurre il rischio di emarginazione dei rifugiati nelle fasi successive a quelle di accoglienza? Prende il via il progetto SIForRef (Social Innovation for Integration of Refugees), promosso dall’Università Ca’ Foscari di Venezia, di cui ASP Città di Bologna è partner, e finanziato dal programma europeo Interreg per promuovere la collaborazione tra Paesi, lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo congiunto tra le regioni. Obiettivo del progetto, di durata triennale, è quello di migliorare le politiche di integrazione dei rifugiati, diverse nei vari Paesi dell'Europa centrale. Le azioni si focalizzano a livello regionale e locale in Austria, Germania, Italia e Slovenia, facendo particolare attenzione al passaggio dalla fase di accoglienza all'autonomia dei migranti e al loro coinvolgimento attivo. Per avviare il progetto, il 9 e 10 maggio a Venezia si è svolto un meeting con i rappresentanti dei diversi partner europei: enti pubblici, università e ong provenienti da Berlino, Vienna e Lubiana, oltre che italiani. Un’occasione per conoscersi e impostare insieme il lavoro dei prossimi mesi. Il Servizio Protezioni Internazionali di ASP Città di Bologna ha presentato i servizi rivolti a richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale attivi sul nostro territorio, e ha condiviso alcuni ragionamenti e buone pratiche in tema di integrazione sociale e lavorativa. A Bologna, SIForRefcomincerà con un’azione pilota di welfare community management in un quartiere in città e in alcuni comuni nell’area metropolitana, dove verranno organizzati community labche coinvolgeranno rifugiati e cittadini italiani insieme: sarà un momento di scambio e di incontro, per prevenire e gestire conflitti e sviluppare nuove reti, relazioni e opportunità. Il percorso sarà accompagnato da una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini. Inoltre ASP ha condiviso le proprie linee progettuali, azioni volte all’analisi e ascolto dei territori attraverso interviste ai diversi attori protagonisti delle politiche di inclusione dei richiedenti asilo e rifugiati, per comprendere lo stato dell’arte di ogni realtà. L’obiettivo è quello di costituire un gruppo stabile di lavoro che veda coinvolti i diversi stakeholder (istituzioni, associazioni, cooperative, cittadini), per arrivare all’elaborazione di linee guida per l’inclusione sociale dei migranti, da condividere a livello europeo. Il prossimo appuntamento sarà in autunno, a Lubiana, dove ci si confronterà sugli strumentidi supporto ai policy makers, ai pratictioners e agli operatori delle ong, per pianificare e implementare misure di integrazione di rifugiati a livello socio-economico, andando sempre nella direzione della creazione congiunta di linee guida con una platea di attori locali impegnati nell’integrazione dei rifugiati. Pubblicato il 30 giugno 2019 Tratto da ASPNEWS 2_2019
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