Illustrazioni e storie, laboratori manuali, valorizzazione delle culture e lingue madri, incontro, pratiche comuni, corpo e gestualità sono alcuni degli strumenti didattici del laboratorio dal titolo ‘La bussola di Nara’, svoltosi dal 4 giugno al 20 luglio. Beneficiari dell’accoglienza inseriti, nel progetto SPRAR di Bologna, hanno imparato le basi dell'italiano attraverso pratiche didattiche attive.
 
Il laboratorio ha preso vita presso la sede del Servizio Protezioni Internazionali, in Via del Pratello 53, sotto la guida di Claudia Selmi, operatrice culturale che ha sviluppato il progetto con la supervisione della scuola sperimentale di italiano Asnada: “Il laboratorio si è svolto tre volte alla settimana per due mesi e si è basato sulla sperimentazione delle pratiche didattiche attive in uso presso la scuola di italiano ‘Asnada’ di Milano. – Racconta Claudia - L’impegno è stato quello di formare un gruppo dove i parlanti apprendessero una lingua significativa, ovvero che avesse un significato per chi la parlava, una lingua ‘viva’”.
 
Tutta la progettualità didattica ha avuto le sue radici nelle reali esigenze dei partecipanti, nei loro interessi e nei loro bisogni di conoscenza. Somalia, Nigeria e Gambia erano solo alcuni dei paesi d’origine delle persone coinvolte nel laboratorio con lingue madri, culture e modalità di apprendimento specifiche.
 
Creare relazioni di familiarità con la lingua attraverso la condivisione autentica è stata una delle sfide principali del laboratorio, così come stimolare l'espressione e la produzione di parola in un ambiente conviviale, prestando attenzione contemporaneamente al singolo e alle dinamiche di gruppo.
 
Il laboratorio si è chiuso con un'uscita in città, una caccia al tesoro in cinque tappe per conoscere insieme Bologna e dove le nostre strade s'incrociano.
 
“La lingua non è solo un insieme di regole, ma è comunicazione, espressione di emozioni, bisogni, è incontro, racconto, è scoperta, è magia.– conclude Claudia– Nonostante qualche assenza per l'attività lavorativa di alcuni partecipanti, è stata un’esperienza molto positiva”.

 

Pubblicato il 2 agosto 2018