
Nel tardo pomeriggio di mercoledì 10 dicembre, ASP Città di Bologna ha partecipato alla presentazione del volume "Tutta la vita in un foglio”, che raccoglie le memorie di alcuni richiedenti asilo transitati in Italia tra il 2011 e il 2014. Le memorie pubblicate sono state raccolte nel territorio bolognese e appartengono a persone accolte nell’ambito dei progetti SPRAR e in altri progetti di accoglienza. L' Assessore comunale ai Servizi Sociali, Amelia Frascaroli, ha presentato l’'esperienza dei profughi nella nostra città, rispondendo alle domande del pubblico sul sistema di accoglienza a Bologna; il Direttore generale di ASP, Elisabetta Scoccati, ha parlato della necessità di evoluzione del sistema cittadino delle protezioni internazionali verso una stabilizzazione degli interventi, oltre a sottolineare l'estrema professionalità degli operatori che ogni giorno accolgono i cittadini richiedenti asilo presso lo sportello ASP di via del Milliario.
Sandra Federici, curatrice del volume, ha presentato il libro in cui sono raccolte 53 storie di migranti richiedenti asilo, le loro tristi esperienze di vita per ottenere un permesso di soggiorno. Molti racconti descrivono le preoccupazioni e i timori che hanno vissuto: la fuga dalla guerra, gli omicidi dei familiari a cui hanno assistito, il difficile e pericoloso viaggio, il timore di essere catturati, ma anche momenti di speranza e felicità.
Il rappresentante dell'Unchr e membro della commissione territoriale di Bologna, Pietro Tesoriero ed il regista Andrea Segre hanno portato riflessioni interessanti sui temi della memoria; memoria pervasa spesso dalla rimozione e che oscilla continuamente tra l'utilità (quella di avere il riconoscimento dello stato di profugo) e la difficoltà di narrare, del dolore e della sofferenza. Memoria di persone che sono scappate dalla sofferenza, dalla guerra e dalle persecuzioni; persone che si rivolgono ai servizi di ASP per accoglienza, ascolto e richiesta di aiuto.
Le relazioni sono state intervallate dalla lettura di alcuni brani. Molto pubblico, la curiosità di alcune domande e, al termine, la proiezione del documentario “Come il peso dell’acqua” di Giuseppe Battiston, Stefano Liberti, Marco Paolini e Andrea Segre.
Sandra Federici, curatrice del volume, ha presentato il libro in cui sono raccolte 53 storie di migranti richiedenti asilo, le loro tristi esperienze di vita per ottenere un permesso di soggiorno. Molti racconti descrivono le preoccupazioni e i timori che hanno vissuto: la fuga dalla guerra, gli omicidi dei familiari a cui hanno assistito, il difficile e pericoloso viaggio, il timore di essere catturati, ma anche momenti di speranza e felicità.
Il rappresentante dell'Unchr e membro della commissione territoriale di Bologna, Pietro Tesoriero ed il regista Andrea Segre hanno portato riflessioni interessanti sui temi della memoria; memoria pervasa spesso dalla rimozione e che oscilla continuamente tra l'utilità (quella di avere il riconoscimento dello stato di profugo) e la difficoltà di narrare, del dolore e della sofferenza. Memoria di persone che sono scappate dalla sofferenza, dalla guerra e dalle persecuzioni; persone che si rivolgono ai servizi di ASP per accoglienza, ascolto e richiesta di aiuto.
Le relazioni sono state intervallate dalla lettura di alcuni brani. Molto pubblico, la curiosità di alcune domande e, al termine, la proiezione del documentario “Come il peso dell’acqua” di Giuseppe Battiston, Stefano Liberti, Marco Paolini e Andrea Segre.
Pubblicato il 15 Dicembre 2014