Bologna, 11 aprile 2019. La Carta dei diritti responsabili delle persone anziane fragili viene condivisa con gli attori della cura della persona anziana fragile. Al seminario sono presenti anziani e loro caregiver, forme organizzate della società civile, Istituzioni pubbliche,  gestori pubblici e privati dei servizi. La finalità della mattinata è quella di “consegnare” la Carta alla comunità bolognese, come strumento di riflessione per riposizionare il ruolo della persona anziana fragile nella comunità e per sensibilizzare la comunità ad una maggiore attenzione nella cura dell’anziano fragile.

Il programma della mattina di studio ha visto l’apertura dei lavori a cura di: Giuliano Barigazzi, Presidente Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna; Francesca Novaco, Direttore sanitario Azienda USL di Bologna. Barigazzi e Novaco hanno delineato la cornice in cui si stanno sviluppando le politiche rivolte alla popolazione anziana.

L’avvio dei lavori è stato affidato a Costanzo Ranci Ortigosa, professore sociologia dei processi economici e del lavoro presso il Politecnico di Milano. Il suo intervento ha evidenziato direttrici da sviluppare per includere l’età fragile, i rischi e le sfide ad essa connessi.

Piera Ciarrocca, quale portavoce del gruppo di lavoro “Anziani attivi”, ha illustrato il percorso che ha portato alla Carta dei diritti responsabili. Un percorso biennale che ha coinvolto 112 persone e si è svolto in luoghi significativi per la cura dell’anziano in diverse località dell’area metropolitana. Quanto emerso dal percorso di ascolto attivo è sintetizzano nella Carta in edizione commentata.

In chiusura di questa prima parte la proiezione del cortometraggio “Voci dal corridoio. La persona anziana non cerca il Lei, cerca il calore” (guarda il video). Realizzato da due studentesse del Liceo Da Vinci di Casalecchio è incentrato su alcuni articoli della Carta ed ha come protagonisti agli anziani residenti negli alloggi protetti Giovanni XXIII.   

La seconda parte del seminario era dedicata a progettualità già in atto che sviluppano alcuni articoli della Carta. Cristina Malvi, dell’Azienda USL di Bologna, ha illustrato l’evoluzione delle attività di sostegno al caregiver, realizzate negli ultimi anni, verso lo sviluppo di comunità di pratica per l’invecchiamento in salute.

Irene Bruno, dirigente dei servizi anziani e direttrice generale ad interim di ASP Città di Bologna, ha trattato il tema del neglet e di come si possa riconoscere e prevenire questo fenomeno di maltrattamento della persona anziana, con particolare attenzione all’abuso psicologico e alla necessità di acquisire le competenze per riconoscerlo.

La comunità come rete di sostegno alle persone anziane fragili e alle loro famiglie è il tema trattato da Fabio Cavicchi, direttore generale fondazione Santa Clelia Barbieri, e oggetto di un progetto innovativo in corso di realizzazione nel territorio di Porretta Terme.

Molteplici gli interventi nello spazio dedicato al dibattito, la cui è stata svolta da Bruna Zani, presidente Istituzione Gian Franco Minguzzi della Città metropolitana di Bologna.

Le conclusioni sono state tracciate da Francesco Longo, professore associato, dipartimento Scienze sociali e politiche, Università Bocconi di Milano. Nel suo intervento Longo ha esortato ad affrontare i principali nodi critici presenti oggi nella cura della persona anziana fragile e non autosufficiente. Ritenendo che questi siano alla portata di un territorio, qual è quello bolognese, di eccellenza della cura nel panorama nazionale.

Come è composto il gruppo di lavoro che ha predisposto la Carta dei diritti responsbaili delle persone anziane fragili