Anna (Antonina) Carati, la “Signora Anna” per i ragazzi del Giardino San Leonardo, fa ancora parlare di sé. E' sempre intenta a creare le sue famose presine, con uncinetto, ago, filo, ritagli di stoffe, paillettes e tanta fantasia. Non c’è presina uguale all’altra, non esistono colori stonati, non si butta via nemmeno un filo nel suo personalissimo atelier. Un giorno è arrivata in reparto una simpatica signora, con le figlie impegnate nel coordinamento di una Associazione operante in Mozambico. Da quella amicizia è nata la promessa di cucire manufatti da fare arrivare in quelle terre lontane, pensati per aiutare persone sconosciute, per regalare un sorriso. In questi giorni In Mozambico sono sbarcate le presine dell’Anna e dal Mozambico sono arrivati in Italia stupore, gioia, riconoscenza e gratitudine.
Anna è un volto noto a Bologna, ha gestito per circa vent’anni il Giardino Belmeloro, meglio conosciuto come Giardino San Leonardo, con l’associazione “La Formica” di cui era Presidente. Un fazzoletto di terra in zona universitaria, esposto alla vivacità della vita studentesca, ma anche al degrado che connota quella parte della città. Chiamarla “gestore” o “custode” però, proprio non le rende il merito che ha. Lei quel giardino lo ha prima di tutto amato, poi curato, ripulito, alimentato con pazienza e determinazione, lo ha reso un luogo magico, accogliente, includente, vivo. Ci ha messo anima, corpo e cuore, ha fatto crescere rigogliose le piante e i suoi frequentatori, studenti che ancora oggi la ricordano e la vengono a trovare, ora che Anna, in seguito ad un’aggressione subita sotto casa, è ospite del Centro Servizi Giovanni XXIII.
Oggi ha quasi 92 anni, è bella come il sole e ha gli occhi vispi di una che nella vita ne ha viste tante, con lo sguardo sempre fiero e un po’ strafottente di chi al mondo ci sa stare.
Dire che l’Anna è ospite in una “casa di riposo” non le si addice affatto: lei non riposa quasi mai. E' sempre sommersa di borse stracolme di materiali variopinti, tra cui si perdono forbici e aghi, avvolta da una confusione allegra e assoluta, dove solo lei perde e trova i suoi preziosi tesori, che solo tra le sue mani esperte diventano vere e proprie opere d’arte. Per avere una presina in dono, bisogna però “entrare nelle sue grazie”: solo quando è “ispirata” crea la presina perfetta, personalizzata e pensata per il destinatario! Dalle sue mani sono nate presine rossoblu per un’accanita tifosa di calcio, di coppia per due novelli sposi, eleganti per le occasioni speciali.
Che magia hai fatto ancora cara Anna! Hai messo cuore, tempo, fatica e dedizione nei tuoi manufatti come hai fatto per tanti anni nel tuo bel giardino… e ciò che raccogli da questa semina è calore, amicizia e infinita stima! Brava Anna, ancora una volta grazie!
Pubblicato il 18 novembre 2019