Salus Space è un progetto che ha vinto il primo bando europeo del Programma U.I.A.(Urban Innovative Actions), scelto con altri 17 tra i 378 proposti. Le tematiche sulle quali si è focalizzato il progetto sono le seguenti: inclusione sociale di migranti e rifugiati, sviluppo di nuovi posti di lavoro, povertà urbana e transizione energetica.
 
Questo progetto è co-finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale tramite l’Iniziativa Azioni Urbane Innovative, che ha destinato un finanziamento di 5 milioni di euro per la sua realizzazione. In questo contesto il Comune di Bologna (Area Quartieri e Nuove cittadinanze, Ufficio Relazioni e Progetti internazionali, Edilizia e Patrimonio) è il coordinatore del progetto, ideato e realizzato insieme a 16 partner tra cui ASP Città di Bologna, che attraverso l’Agenzia per l’abitare dei Servizi abitativi collabora con gli altri partner nella costruzione della comunità degli abitanti.
 
Salus Space: nascita del progetto e rapporto con la comunità circostante
 
L’area e gli immobili dell’ex clinica privata Villa Salus, che versavano in uno stato di degrado e abbandono da anni, sono stati riconvertiti per dare spazio ad un nuovo progetto basato su un modello di integrazione ed accoglienza destinato a fare la storia non solo a Bologna, ma anche su scala nazionale ed internazionale.
 
L’intervento si caratterizza come cantiere per l’innovazione sociale, attraverso un processo di progettazione partecipata ed una forte impronta di Welfare generativo e interculturale. A tal fine si  deciso di recuperare il toponimo originale “Salus” ovvero Salute, nel senso di “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia” come definito direttamente dall’OMS. Il progetto Salus Space si rivolge perciò in generale alla città di Bologna e in particolare ai diversi target di ospiti previsti per la residenzialità temporanea nella struttura.
 
All’interno di Salus Space è previsto che saranno ospitate un numero massimo di circa 80 persone, tra le quali famiglie in transizione abitativa, rifugiati o richiedenti asilo. Ma non è tutto. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di luoghi ricreativi come: bar, laboratori, teatro, centro studi con il fine di ricreare una vera e propria comunità all’interno della città di Bologna.
 
L’intero processo di realizzazione di Salus Space viene valutato e sottoposto ad attività di monitoraggio/valutazione condivisa con tutti gli attori del processo, compresi quindi anche i cittadini. Non a caso il ruolo degli abitanti del territorio rimarrà centrale attraverso forme di organizzazione che saranno oggetto di studio e di verifica, dall’associazione di promozione sociale all’impresa sociale di comunità.
Il progetto, nella sua interezza, è così accompagnato da una forte campagna di comunicazione rivolta alla città: una comunicazione partecipata, che vede coinvolti sia i partner del progetto ma anche la comunità di abitanti del territorio.
 
Gli obiettivi del progetto Salus Space
 
L’obiettivo generale di questo progetto, della durata di 3 anni, è l’inserimento nel contesto locale di un centro di ospitalità, lavoro, welfare interculturale e benessere in senso lato: Salus Space, appunto.
 
L’obiettivo finale è invece quello di creare un polo di servizi di prossimità, che avrà il suo culmine con l’inaugurazione dell’edificio polifunzionale in cui saranno ospitati il ristorante multietnico, i laboratori artistici e artigianali e il teatro. In questa fase saranno raccolti i risultati della sperimentazione e verrà avviata la gestione vera e propria, che si concretizzerà attraverso una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento di servizi. 
 
Il modello Salus Space da replicare su scala nazionale ed europea
 
Il progetto di Salus Space vuole definire un modello innovativo di accoglienza e integrazione che sia replicabile ed esportabile in altre città italiane e contesti europei. Per questo motivo deve affrontare la sfida della sostenibilità economica e della gestione pubblica-privata, con un ruolo attivo degli abitanti del territorio.
In questa fase di sperimentazione verranno avviate le attività nella palazzina storica e all’interno dei fabbricati temporanei, progettati insieme ai partner per ospitare in modo funzionale ed integrato i nuovi servizi. 
 
Sarà proprio durante questa delicata fase che verrà costituito il primo nucleo di abitanti degli appartamenti disponibili nella nuova palazzina e saranno avviate iniziative sociali e culturali insieme ai cittadini per rendere Salus Space un luogo vivo e attrattivo.
Salus Space è destinato a far parlare ancora molto di sé e noi non mancheremo di aggiornarvi attraverso articoli e post sui social con le ultime novità. Non perdetevi dunque le notizie legate a questo progetto nelle prossime settimane
 
Pubblicato il 19 febbraio 2021