Servizi Abitativi

E' uscito il primo numero del periodico redatto dai ragazzi che partecipano LabIdea, il laboratorio organizzato all'interno di Beverara129 , il condominio solidale inserito in un complesso residenziale di edilizia popolare in via della Beverara 129 a Bologna. LabIdea è uno spazio dove allenare la mente non i muscoli....uno spazio aperto a tutti i ragazzi che vogliono sperimentare attraverso il gioco tecniche di espressione nuove e creative. Sfoglia il primo numero Leggi anche Dall'emergenza abitativa all'autonomia sociale Beverara129: benessere, solidarietà e condivisione al Navile Pubblicato il 12 Dicembre 2016
Sabato 2 aprile è stato inaugurato Beverara129 , il nuovo centro di aggregazione, condivisione e solidarietà nella zona Lame di Bologna (via della Beverara 129). Sono intervenuti: il Sindaco Virginio Merola, l'Assessore Amelia Frascaroli, il Presidente del Quartiere Navile Daniele Ara, l'Amministratore unico di ASP Gianluca Borghi, il Consigliere del Settore Sociale della Fondazione Carisbo, le Organizzazioni di Volontariato e le Associazioni del Terzo Settore che realizzano i progetti all'interno del centro. Consulta la locandina dell'evento Photo gallery Pubblicato il 22 Marzo 2016
Il Galaxy è un progetto individuato per l’accompagnamento alla transizione abitativa avviato il 15 ottobre 2015 e nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna, ASP e Associazione Piazza Grande. In tre mesi di attività sono stati accolti 71 nuclei familiari: attualmente al Galaxy vivono 274 persone, di cui 146 sono maggiorenni e 128 minori. Si tratta di nuclei familiari prevalentemente di nazionalità straniera in situazione di disagio socio-economico. Seguendo un approccio orientato all’empowerment e al lavoro di comunità, al Galaxy sono state attivate assemblee tra i residenti, laboratori e collaborazioni con le realtà del territorio. Ogni due settimane si tengono delle assemblee con l’obiettivo di sviluppare relazioni positive tra i residenti, individuare le criticità e trovare le soluzioni più idonee, coinvolgendo tutti gli abitanti. Visto che i minori sono molti, all’interno del residence sono stati attivati alcuni laboratori, gestiti e/o supervisionati dall’équipe, tra cui: • un laboratorio di sostegno scolastico per ragazzi e ragazze delle scuole medie e primarie; • un laboratorio ludico ricreativo; • un laboratorio finalizzato all’allestimento di una biblioteca e una ludoteca all’interno dei locali. Nei pomeriggi in cui non sono previsti laboratori, le mamme residenti al Galaxy si sono organizzate in autonomia per la gestione della sala giochi che si trova nella struttura. Nonostante l’iniziale diffidenza, ad oggi non vi sono particolari difficoltà nel rapporto con i cittadini della zona e, anzi, grazie all’ottima accoglienza ricevuta dalle realtà già attive sul territorio, dal Quartiere e dai suoi abitanti, si sono potute attivare collaborazioni e iniziative. Il 18 dicembre 2015, è stata organizzata da Associazioni Riunite, in collaborazione con altre realtà sociali, la Festa del dono e del baratto e il Galaxy ha aperto le porte agli abitanti del quartiere per festeggiare insieme. In particolare è stato allestito un mercato del baratto, un laboratorio di lettura rivolto ai più piccoli e organizzato dalla biblioteca di Quartiere, uno spettacolo di improvvisazione teatrale organizzato da Zoè Teatri. L’evento ha avuto un impatto positivo sia sui residenti del Galaxy, che sugli abitanti del quartiere che hanno partecipato con entusiasmo. Infine, con la partecipazione delle Librerie Coop, Coop Adriatica e Centro Lame è stata organizzata nel periodo natalizio la campagna “Una montagna di libri”; una raccolta di libri e giochi destinati alla struttura. Il risultato è stato ottimo: moltissime sono state le persone che hanno risposto all’appello. La campagna è terminata con una festa aperta a tutti gli abitanti del territorio al Centro Lame il 30 gennaio. Tratto dal periodico di informazione di ASP Città di Bologna_Mosaico News nr. 1/2016
Il 5 ottobre 2015 il Comune di Bologna ci ha consegnato la struttura di Via Fantin 15, ex Residence Galaxy, per avviare un progetto di accoglienza per famiglie bolognesi in emergenza abitativa. La struttura è stata data in affitto da INAIL al Comune di Bologna, nell’ambito di una concertazione tra Prefettura e Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per affrontare concretamente questa emergenza sociale. In 10 giorni, come ASP, abbiamo riavviato gli impianti, pulito la struttura, effettuato le manutenzioni necessarie, ripristinato la funzionalità di camere ed attrezzature: un palazzo di 5 piani, 97 camere (di cui 85 ammobiliate con bagno e angolo cottura), diversi locali di servizio, tra cui una lavanderia, una palestra (con annessi spogliatoi) e sotterranei da adibire a garage o magazzini. Il 15 ottobre sono entrate le prime famiglie, individuate dall’équipe casa del Comune di Bologna, che valuta le situazioni di emergenza abitativa ed indica un ordine di priorità per l’ingresso nelle strutture individuate. Le famiglie accolte aderiscono ad un progetto che le vede protagoniste di percorsi di integrazione sociale, verso la progressiva autonomizzazione dalla condizione di disagio che li ha portati nell’emergenza abitativa, determinata spesso da sfratti o dalla necessità di lasciare alloggi in condizioni igieniche precarie. Firmano un patto di collaborazione con il Comune e con ASP impegnandosi a corrispondere una cifra pari a 200 euro mensili, quale quota di contribuzione ai costi del servizio. Il progetto prevede azioni finalizzate alla ricerca di situazioni abitative più stabili nel tempo (quello massimo è di 18 mesi), il recupero di una dimensione di socializzazione e di integrazione nel contesto cittadino, nella scuola e nel quartiere. Per questo operatori sociali professionali di ASP e Piazza Grande, operano nella struttura tutti i giorni della settimana: dialogano con le famiglie, parlano dei problemi dei nuclei per individuare insieme ai diretti interessati soluzioni idonee e si occupano dei percorsi di inserimento scolastico dei bambini. Per un primo periodo la struttura è dotata di un portierato sociale, attivo sia il giorno che la notte: operatori socio-sanitari che lavorano nei reparti delle strutture di ASP per gli anziani da molti anni, selezionati per tenere costantemente monitorati gli accessi, garantire azioni per la vivibilità e la convivenza, supportare i nuclei nelle prime fasi della vita comunitaria, accompagnare all’uso degli appartamenti, alla loro manutenzione, alla gestione di una vita che prevede momenti di socializzazione in locali appositamente attrezzati. La presenza di questi nuclei non è stata vissuta bene nel quartiere in un primo periodo; si teme che un accentramento di famiglie in condizioni di disagio possa portare problemi di sicurezza, episodi di degrado e quindi svalutazione dei prezzi degli appartamenti. Abbiamo incontrato le persone che pensano questo ed aperto un dialogo per costruire condizioni di “buon vicinato”. Lavoriamo al fine di integrare nella città questo condominio, fatto di persone che hanno avuto un problema di emergenza abitativa, aiutati da attività di volontariato, associazionismo, parrocchie in uno scambio di opportunità, per gli adulti che devono poter trovare un lavoro, per i bambini che devono poter frequentare le strutture scolastiche e ricreative, per gli abitanti del quartiere, che devono poter vivere bene l’arrivo di tante famiglie. Tratto dal periodico di informazione di ASP Città di Bologna_Mosaico News nr.3/2015
Martedì 1 dicembre alle ore 11.30 si è tenuta una conferenza stampa in via Beverara 129 presso l'ex studentato Battiferro sul tema: Progetto emergenza abitativa con annesso progetto valorizzazione sociale degli spazi comuni denominato Beverara 129 . Erano presenti: Gianluca Borghi, Amministratore unico ASP città di Bologna Amelia Frascaroli, Assessore ai Servizi Sociali Daniele Ara, Presidente Quartiere Navile Rassegna stampa Comune di Bologna Ag.Dire ER Corriere Bologna online Repubblica Bologna online Radio Città Fujiko.it Corriere Bologna Il Resto del Carlino Bologna Pubblicato il 30 Novembre 2015
Il 14 gennaio Gianluca Borghi Amministratore unico, Elisabetta Scoccati Direttore Generale, la responsabile del Sevizio Inclusione Sociale Simona Cavallini, con alcuni operatori dello stesso servizio (Erika Barducci, Raffaele Marchesini, Stefania Aspari), il Presidente del Quartiere Navile Daniele Ara con il responsabile del Servizio sociale, Domenico Pennizzotto e alcune Associazione del Coordinamento Volontariato Lame, hanno incontrato le famiglie che oggi risiedono nella struttura di via della Beverara 129b (ex studentato Battiferro). La struttura nei giorni a ridosso del Natale 2014 era stata occupata da alcune famiglie; l’ASP aveva provveduto allo sgombero per poi poter procedere ad assegnare gli appartamenti a favore di nuclei familiari in condizione di disagio abitativo segnalati dai servizi sociali cittadini. Durante l’incontro sono stati affrontati diversi temi: la sinergia con le Associazioni del territorio per la realizzazione di progetti ed iniziative per le famiglie residenti nel complesso e per il quartiere; la gestione della struttura e la collaborazione tra i nuclei familiari, l’integrazione dei bambini nel mondo della scuola. Il buon clima instaurato, la volontà di collaborazione fra le famiglie, le Associazioni, il Quartiere e l’ASP, sono aspetti positivi che vanno al di la della mera risposta all’emergenza abitativa, ma intendono dare opportunità di relazione, al fine del raggiungimento dell’autonomia sociale. Leggi l'articolo sul progetto Battiferro Pubblicato il 16 Gennaio 2015
Il Comune di Bologna ha recentemente consegnato all’ASP l’ex studentato Battiferro, per la creazione di alloggi dedicati all’emergenza abitativa. A due mesi di distanza sei alloggi sono già pronti per essere abitati. L’ex studentato “Battiferro”è costituito da un condominio di 24 appartamenti, inserito in un complesso residenziale di edilizia popolare, ubicato in via della Beverara 129, per una ricettività complessiva virtualmente pari a oltre 100 posti letto. La struttura, di proprietà del Comune di Bologna, è stata in gestione all’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori [ER.GO.] e abitata da studenti fino allo scorso luglio. Risalgono alla fine di agosto i primi incontri con le componenti politiche e tecniche del Comune di Bologna, nell’ambito dei quali è stata formulata all’ASP la richiesta di gestione della struttura, con il proposito di riconvertirla a favore di nuclei familiari in condizione di emergenza abitativa. A metà settembre sono seguiti i primi sopralluoghi da parte dei tecnici dell’ASP, mentre è dell’inizio di ottobre la redazione del progetto di gestione “Ipotesi di gestione della struttura di via della Beverara n. 129 (ex Studentato Battiferro)”, corredato dal relativo piano economico finanziario per lo start-up e la gestione a regime e infine, il 16 ottobre, la formale consegna dell’immobile all’ASP. Tale rapida sequenza ha consentito l’inserimento della struttura nel sistema cittadino di servizi relativi alle politiche abitative, all’interno della Deliberazione di Giunta comunale del 21/10/2014, “Indirizzi per gli interventi di emergenza abitativa. Modalità organizzative” che definisce, tra l’altro, il target di riferimento, i criteri di eleggibilità, il sistema di accesso e la durata massima della permanenza all’interno degli alloggi dedicati all’emergenza abitativa. Nella Deliberazione stessa si conferisce mandato, alle diverse articolazioni funzionali del Comune, impegnate sul fronte delle politiche abitative - Istituzione per l'inclusione sociale e comunitaria, Settore Servizi Sociali e Settore Servizi per l'Abitare, in accordo con il Dipartimento Benessere di Comunità - di definire in collaborazione con l'ASP Città di Bologna il progetto di gestione complessiva e di monitoraggio dell'ex studentato “Battiferro”. L’ASP ha quindi sviluppato le ipotesi progettuali precedentemente delineate e predisposto l’intera documentazione, relativa tanto agli aspetti progettuali riferiti ai nuclei da inserire, quanto agli elementi regolamentari e amministrativi. Parallelamente la Direzione dell’ASP, in accordo e collaborazione con il Presidente del Quartiere Navile, ha avviato gli opportuni contatti con l’associazionismo locale, indirizzato a valutare possibili contributi a favore di progettualità congiunte, da realizzarsi anche attraverso la presenza delle Associazioni all’interno degli ampi spazi posti al piano seminterrato. Il Settore patrimonio dell’ASP ha nel frattempo proceduto alla volturazione delle utenze e all’avvio del cantiere per i necessari lavori di ripristino e messa a norma della struttura, conseguendo l’obiettivo di consegnare le prima unità individuate, pari a sei alloggi, pronte per essere abitate a partire dal 15 novembre, a un mese esatto dalla consegna dell’immobile. A stretto giro, per tranches successive, saranno completati i restanti alloggi. Le politiche abitative rivolte ai cittadini bolognesi in condizione di emergenza abitativa potranno quindi contare su un relativo incremento della capacità di offerta, anche grazie a questo intervento, che consentirà concretamente nuove risposte abitative non appena saranno concordati con il Comune gli aspetti formali e operativi delineati nella progettualità elaborata dall’ASP. Pubblicato il 22 Dicembre 2014
L'ASP Città di Bologna ha sottoscritto un protocollo d'intesa con la Prefettura, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Azienda Usl, Acer e ASP IRIDeS, per l'attuazione di azioni tese alla mitigazione dell'emergenza abitativa. L'impegno è di mettere a disposizione alloggi destinati a singoli o a nuclei familiari in condizioni di estremo disagio, che non utilizzano ancora strumenti di sostegno dell'abitare. Nel 2012 gli sfratti per morosità nella provincia di Bologna sono stati 1.540 di cui in particolare 10.29 nel solo Comune di Bologna, pari a 15 famiglie ogni 1.000. Nel 2013 permane alto il numero dei procedimenti di sfratto avviati e di quelli già definiti con convalida e anche nel 2014 si registrano numeri allarmanti. Nell'attuale contesto di crisi economica, formule e metodi che possano essere d'ausilio ai singoli e alle famiglie, vanno nella direzione di poter far superare la fase critica legata all'emergenza abitativa e dare una risposta alla sempre più forte domanda sociale. La durata del protocollo è di un anno, rinnovabile. per informazioni Segreteria di Direzione - 051 6201492-493 Pubblicato il 7 Novembre 2014
Si chiama AID - Azioni di integrazione e dialogo ed è un progetto realizzato grazie a un fondo europeo destinato al supporto abitativo e lavorativo di richiedenti asilo e profughi. Aid si inserisce in un'ottica a lungo termine, con l'obiettivo di favorire l'integrazione socio-economica di questi migranti. Sono 150 le persone coinvolte sul territorio bolognese: nella maggior parte dei casi si tratta di profughi accolti nell'ambito dell'emergenza Nord Africa. A tutti è assicurata attività di consulenza, informazione e orientamento ai servizi del territorio; a 20 persone selezionate secondo specifici criteri viene dato supporto verso l'autonomia abitativa; a 30 è garantito un aiuto nell'inserimento nel mondo del lavoro. Per approfondimenti vai alla pagina della Regione ER Sociale Pubblicato il 13 Gennaio 2014