Il nuovo servizio di transizione abitativa comincia a delineare una precisa mission con l’avvio progressivo di esperienze importanti di accoglienza di famiglie in condizione di fragilità abitativa: la struttura di via della Beverara 129, il Galaxy (avviato nell’ottobre 2015 a seguito di sgomberi cittadini, per l’accoglienza di circa 80 famiglie), la strut-tura per l’emergenza abitativa di via Battistelli, la struttura del Piratino, l’ostello San Sisto.
Grazie al finanziamento PON Metro l’Agenzia sociale per l’affitto, che ha come principale obiettivo quello di supportare i nuclei accolti in transizione abitativa o pronta accoglienza, ASP ha sperimentato nuove soluzioni per garantire l’autonomia economica necessaria per la ricerca di un alloggio nel libero mercato. Il lavoro dell’Agenzia attraverso frequenti colloqui con i nuclei pronti all’uscita dal servizio di transizione abitativa, con agenzie immobiliari a Bologna e provincia, con tutti i soggetti che si occupano della questione abitativa a Bologna, ha permesso di mettere in luce una realtà locale molto attiva ma frammentata. Questo lavoroha portato a spostare lo sguardo anche, e soprattutto, verso coloro che hanno un qualsiasi tipo di problema abitativo non ancora conclamato, iniziando così a progettare un servizio innovativo non più solo concentrato o dedicato ai nuclei in transizione abitativa, ma soprattutto orientato ad azioni di prevenzione all’emergenza abitativa.
Per il nuovo disegno dei servizi per gli Adulti fragili, l’andamento dei Servizi di Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta gestiti da ASP Città di Bologna si è caratterizzato per una progettualità ampia e innovativa, resa possibile anche dall’assegnazione ai Servizi di una ulteriore linea di finanziamento denominata “Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale” ripartito sui territori, fra cui la città di Bologna attraverso il “Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà”. Tali misure hanno consentito al sistema della grave emarginazione adulta di potenziare i propri servizi sulle marginalità (dai dormitori all’unità di strada, dall’housing first ai laboratori fino ai centri diurni) e avviare progetti per l’inserimento lavorativo e alla formazione professionale di persone in condizioni di fragilità.
Sempre grazie al finanziamento Pon Metro, è stato possibile potenziare il Servizio di Housing first, consolidando l’accoglienza di 73 ospiti, dando spazio a diversi target di persone (senza dimora, ex detenuti, persone LGBTQ).
Tratto da ASPNEWS 4/2018 - Scarica il pdf ASP NEWS 4 2018