"La prima festa dell’uva, più di 60 anni fa" del Centro Sociale L'Airone

 

 

Abbiamo chiesto al nostro volontario Ugo Tosarelli di raccontarci come nacque la prima Festa dell'uva di Castenaso, manifestazione che nel 2015 ha compiuto 60 anni. Ecco il suo racconto.

Nel 1954, quando ci fu la prima edizione della Festa dell'Uva, io avevo ventuno anni. La Giunta Comunale, che aveva deciso l'iniziativa, era allora guidata dal Sindaco Pietro Tosarelli, che era mio zio. La motivazione della festa era la raccolta di fondi per sostenere la Casa di Riposo Damiani che a quei tempi era situata vicino alla Stellina.

Ricordo che fin dal primo anno, ed anche per diversi anni dopo, l'anima della festa fu il Segretario Comunale Aldo Turrini che, tra l'altro, coinvolse le Parrocchie e quindi anche quella della frazione in cui abitavo io, cioè Fiesso. Per questo mi prestai per collaborare. Centro della festa era la piazza del Municipio di Castenaso dove venivano collocate le cassette di uva regalate dai contadini. Lì avveniva la vendita diretta al pubblico. In qualche caso poi, noi giovani facevamo anche consegna a domicilio, alle famiglie che avevano fatto l'ordinazione.

La prima edizione fu incentrata sulla vendita dell'uva, non ricordo ci fossero altri intrattenimenti. In una delle prime edizioni successive però si esibì, di pomeriggio, il coro della Parrocchia di Castenaso, sopra un palco provvisorio, costruito per l'occasione.

Il coro era diretto dal Maestro Augusto Zaniboni, a quel tempo personaggio molto noto a Castenaso. Si trattava di un non vedente, molto apprezzato per le sue doti di suonatore di organo che ogni domenica risaltavano durante le celebrazioni in Chiesa.

Io ho partecipato come volontario anche in anni successivi. Col tempo la festa si arricchì di diversi stand gastronomici, pesca di beneficenza e mercatino.

Ricordo che tra i volontari si stabilì una certa suddivisione dei compiti, anche in base ai partiti di appartenenza, in quanto ciascuna area politica aveva le proprie attività specifiche. Col tempo queste divisioni, anche giustamente, sono andate perse. Però anche quando sussistevano, la collaborazione fu sempre buonissima. Nel corso degli anni la Festa dell'Uva si è arricchita di tante iniziative, compreso il mercato degli ambulanti. Ricordo che all'inizio ciò non era molto ben visto e ci furono parecchie discussioni in merito: molti pensavano che la gente, comprando alle bancarelle, non avrebbe poi speso i soldi negli stand dedicati alla beneficienza.

La festa negli ultimi vent'anni è cresciuta a dismisura, anche per merito delle Associazioni ACACUS e successivamente, PROLOCO.

Certo che, visto come era cominciata, chi mai avrebbe pensato che, dopo sessant'anni, la Festa dell'Uva ci sarebbe stata ancora e che avrebbe raggiunto le dimensioni attuali?