Luca Capponi ha prestato servizio come volontario al Centro diurno San Nicolò per diversi anni e fin da subito è stato evidente che aveva sensibilità e un interesse genuino per la persona umana e il patrimonio di conoscenze ed esperienze che porta con sé.
Quando non era impegnato nei trasporti o coinvolto nelle attività programmate trascorreva spontaneamente molto tempo a parlare con gli anziani, a farsi raccontare le loro storie, e questo gli ha permesso in breve tempo di creare un rapporto di simpatia, fiducia ed affetto.
Siccome era uno studente universitario iscritto al Dams, aveva dimestichezza nell’uso di fotocamere, cineprese, programmi per trattare l’immagine digitale e quindi gli ho spesso affidato il compito di documentare non solo eventi saltuari come le feste o la vacanza protetta, ma anche momenti di vita quotidiana, realizzando servizi fotografici e interviste che nel tempo sono diventati un ricco patrimonio di testimonianze del nostro impegno a favore degli anziani. Una di queste interviste aveva per tema la saracca ovvero l’aringa affumicata simbolo di un’epoca in cui per sfamarsi ci si doveva non solo accontentare ma anche ingegnare per farsi bastare quel poco che c’era. Il materiale raccolto gli è servito per realizzare un documentario che parteciperà anche al video contest Storie del “Resto del Carlino”, sul Funerale della saracca, una festa che si svolge tutti gli anni a Oliveto di Monteveglio (BO). È venuto fuori un racconto in cui le immagini dell’antica festa popolare si fondono con le voci narranti degli anziani del nostro centro diurno (disponibile su youtube).
Sono online anche altri video che documentano la quotidianità nel nostro centro, testimonianze di una vivacità che comunemente non si associa agli anziani e che invece viene fuori quando le persone sono incoraggiate a esprimersi.
Due anni fa Luca mi propose di iscrivere il centro diurno al Festival della zuppa di Bologna e così, coinvolgendo utenti del centro diurno e ospiti della residenza protetta, realizzammo una ricetta che chiamammo la Zuppa al… zheimer. Gli ingredienti? Ma li ho appena detti!
Il giorno fatidico, una rappresentanza formata da Luca, un’animatrice, un operatore socio sanitario, un’anziana ospite della residenza è partita alla conquista del premio, armata di pentolone e mestoli. Anche se non abbiamo vinto, la nostra zuppa è stata molto apprezzata dai numerosissimi assaggiatori che hanno vuotato il pentolone nel giro di poco, una bella soddisfazione!
L’estate scorsa Luca ha terminato il suo percorso di studi e quindi anche il rapporto con l’ASP; magari sembra scontato dire che ci manca, ma non è piaggeria, è che le belle persone sono un dono cui non è facile rinunciare. Noi dal canto nostro gli auguriamo tanto successo e felicità.
Tratto dal periodico di informazione di ASP Città di Bologna_Mosaico News nr. 2/2015