Diverse volte abbiamo parlato delle varie tipologie di strutture d’accoglienza presenti a Bologna, dedicate il più delle volte a persone senza dimora, famiglie, ex detenuti, anziani e disabili. C’è però una categoria ben precisa della quale non abbiamo mai parlato ancora: si tratta dell'accoglienza di persone senza dimora che vivono insieme al proprio cane.
 
Proprio per aiutare queste persone ecco che è stato ideato il progetto pilota  “Canile Rifugio”, la struttura di accoglienza perfetta per ospitare chi possiede un cane e non ha una dimora stabile nella quale vivere.
 
Perché nasce “Canile Rifugio” e quali sono gli obiettivi da perseguire
 
Il Rifugio Notturno della Solidarietà di Bologna è una struttura di accoglienza notturna per persone senza dimora che offre non solo 28 posti letto, ma anche un sostegno alla cura personale, i pasti caldi, ascolto e accompagnamento all’inserimento sociale e ai servizi dedicati.
 
Il progetto pilota si inserisce in questo contesto e nasce dall’incontro tra la numerosa disponibilità di cucce e la volontà di offrire alle persone senza dimora, ma anche alla cittadinanza un servizio ad oggi molto richiesto. 
 
Il servizio in questione, infatti, è stato ideato non solo per le persone senza dimora che possiedono un cane, ma dal 1 ottobre 2020, in accordo con ASP Città di Bologna, l’Equipe della struttura ha deciso di avviare il progetto pilota per permettere anche a normali cittadini di poter usufruire delle cucce
 
Tale apertura all’esterno risponderebbe alla necessità della comunità circostante; inoltre la presenza di cittadini esterni potrebbe anche permettere una conoscenza del target di riferimento accolto e consentire la costruzione di relazioni significative e circostanze di cooperazione nella relazione e mantenimento dell’animale.
 
Adiacente alla struttura è presente dunque un’area esterna adibita a canile con 11 box (di metri 3,10 x 2,50), fornite di tettoia, copertura impermeabile e rimovibile per il contenimento delle rigide temperature. All’interno di ogni box sono presenti inoltre cucce in plastica rigida di varia misura per l’accoglienza dei cani, nonché una piccola area verde recintata e cortile adattata allo sgambamento degli animali.
 
Le 11 cucce messe a disposizione dal progetto pilota sono suddivise in questo modo: 
 
- 8 dedicate ad animali di ospiti/persone senza dimora facente parte della rete Grave Emarginazione Adulta (sia interni al dormitorio che esterni
- 3 agli animali dei cittadini che necessitano, per periodi concordati, di appoggio per il loro animale.
 
Una volta al mese l’educatore responsabile del progetto riunisce gli ospiti coinvolti per discutere dell’andamento della turnistica, di eventuali problemi di gestione, di potenziali conflitti verificatesi con i proprietari dei cani, della manutenzione e richieste.
 
Chi coordina e monitora il progetto pilota “Canile Rifugio”
 
L’attività del “Canile Rifugio” viene monitorata dall’Equipe ma è coadiuvata da un’intensa attività di volontariato. La gestione del canile è difatti affiancata da una rete di volontari facente parte dell’associazione Gruppo Idea Animalista, attraverso questa collaborazione è possibile attivare numerosi servizi tra cui:
 
- collaborazione stabile con un veterinario (per le vaccinazioni, gli esami del sangue, la prescrizione di cure e interventi sia a domicilio che in ambulatorio)
- acquisto medicinali a minor prezzo (con contributo previsto dall’ospite); 
- distribuzione gratuita di cibo secco e in scatola. 
 
Oltre ad assistenza veterinaria e distribuzione di prodotti antiparassitari l’associazione adotta un approccio multidimensionale dove il sostegno al proprietario del cane determina migliori condizioni di vita per l’animale e per la persona stessa. Proprio per tali ragioni si rende necessario un costante allineamento e raccordo con Idea Animalista nell’organizzazione di attività di supporto agli ospiti e agli animali.
 
Tra l’altro, oltre alla cura del cane, il progetto prevede un monitoraggio dell’aderenza progettuale da parte del proprietario dell’animale, che deve obbligatoriamente seguire il regolamento comunale di mantenimento degli animali domestici e le direttive AUSL. Infatti, in casi di maltrattamento e/o abbandono la situazione verrà segnalata alle autorità competenti.
 
Nelle prossime settimane entreremo più nel dettaglio di questo progetto pilota, affrontando questa tematica da varie sfaccettature. Non perdete dunque gli aggiornamenti sul sito e sui social di ASP Città di Bologna!
 
Pubblicato lunedì 15 febbraio 2021